Best of di Artribune. Ecco tutto il meglio che è accaduto nel mondo dell’arte nel 2022

Artisti, curatori, collezionisti, galleristi, fatti, iniziative, mostre, città, progetti e tanto altro: ecco tutto il meglio accaduto quest’anno secondo la redazione di Artribune

È stato un anno intenso, il primo di effettiva ripresa dopo lo stop imposto dalla pandemia, e a dimostrarlo sono i tanti artisti, curatori, collezionisti, galleristi, fatti, iniziative, mostre, città e progetti che hanno animato il mondo dell’arte in questo 2022 oramai agli sgoccioli. Come ogni anno, e dopo avervi raccontato il meglio di architettura, teatro e cinema, noi di Artribune abbiamo scandagliato tutto quello che è accaduto negli ultimi 12 mesi, stilando così il nostro attesissimo e imitatissimo Best of: ecco tutto il meglio che è accaduto nel mondo dell’arte nel 2022.

IL BEST OF DI ARTRIBUNE DEL 2021
IL BEST OF DI ARTRIBUNE DEL 2020
IL BEST OF DI ARTRIBUNE DEL 2019
IL BEST OF DI ARTRIBUNE DEL 2018
IL BEST OF DI ARTRIBUNE DEL 2017

MIGLIOR ARTISTA INTERNAZIONALE ‒ REFIK ANADOL

Refik Anadol, Machine Hallucinations - Renaissance Dreams (2022) a Palazzo Strozzi

Refik Anadol, Machine Hallucinations – Renaissance Dreams (2022) a Palazzo Strozzi

La sua poderosa installazione site specific nel cortile di Palazzo Strozzi era il biglietto da visita della mostra Let’s Get Digital!, che ha portato nella sede fiorentina le punte di diamante della progettazione creativa in ambito digitale e nella sfera NFT. Stiamo parlando di Refik Anadol (Istanbul, 1985), artista capace di muoversi con destrezza sul terreno, ancora molto scivoloso, dei Non Fungible Token, grazie a una totale padronanza del linguaggio digitale e a una fascinazione nei confronti della machine intelligence e delle sue ricadute sul piano percettivo. La sostanza della sua poetica, che sfrutta gli strumenti tecnologici più attuali senza sganciarli dalla dimensione fisica che li accoglie, è racchiusa in Unsupervised, l’opera in mostra fino al 5 marzo 2023 al MoMA di New York: una rilettura della sconfinata raccolta del museo d’oltreoceano attraverso la “lente” dell’intelligenza artificiale.

MIGLIOR ARTISTA ITALIANO – VALERIO BERRUTI

Valerio Berruti by Lea Anouchinsky

Valerio Berruti by Lea Anouchinsky

A giugno 2022 la sua opera scultorea Liberi tutti entra a far parte del progetto ArteParco all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Il 29 settembre è stata inaugurata la sua opera monumentale Alba, una scultura in acciaio inox bronzato alta oltre 12 metri, un dono della famiglia Ferrero alla Città di Alba, posizionata nella centrale piazza Michele Ferrero, dedicata all’imprenditore albese. Pochi giorni fa è uscito in libreria il suo nuovo pop-up luminoso La giostra di Nina (Gallucci editore) in attesa che il suo grande carosello voli oltre oceano. Attualmente sta lavorando a un nuovo corto animato, Cercare silenzio, un progetto cinematografico di circa 10 minuti coprodotto da Sky Arte, musicato da Samuel Romano e realizzato per sostenere Open Arms. E non è nemmeno tutto quel che ha fatto Valerio Berruti (Alba, 1977) in questo 2022 che sta per concludersi, con un occhio sempre attento rivolto al di là dell’asfittico mondo dell’arte.

MIGLIOR GIOVANE ARTISTA ITALIANO – GIULIA CENCI

Giulia Cenci, lento violento, 2020. Installation view at MAXXI, Roma 2020. Photo Giorgio Benni

Giulia Cenci, lento violento, 2020. Installation view at MAXXI, Roma 2020. Photo Giorgio Benni

Giulia Cenci (Cortona, 1988), vive e lavora tra Amsterdam e la Toscana, si è laureata all’Accademia di Belle Arti di Bologna e ha conseguito un Master of Fine Arts presso la St.Joost Academy, Den Bosch-Breda.  L’artista toscana che lavora con materiali di recupero e si focalizza su elementi, che siano dettagli irrilevanti di oggetti industriali o particolari del nostro ambiente si è fatta conoscere negli ultimi anni, dalla sua partecipazione a “Il latte dei sogni” alla 59 Biennale di Venezia curata da Cecilia Alemani, ma anche come vincitrice al Baloise Art Prize ad Art Basel nel 2019, come artista selezionata per il MAXXI BVLGARI PRIZE del 2020 e come vincitrice del primo premio all’ultima edizione del Premio Cairo.

MIGLIOR CURATORE – CECILIA ALEMANI

Cecilia Alemani. Photo Andrea Avezzù. Courtesy La Biennale di Venezia

Cecilia Alemani. Photo Andrea Avezzù. Courtesy La Biennale di Venezia

A lei è spettato il compito di traghettare la Biennale Arte di Venezia verso il post pandemia, costruendo l’edizione 2022 della kermesse lagunare sullo sfondo di uno degli eventi più destabilizzanti della storia umana recente e alle soglie di uno scontro bellico altrettanto tragico, la guerra in Ucraina. Eppure Cecilia Alemani (Milano, 1977) ha trasformato questi limiti per molti insormontabili in una miniera di possibilità, dando vita a Il latte dei sogni, una Biennale che ha sfidato la visione antropocentrica rinascimentale e dinamiche endemicamente patriarcali dando spazio a un postumano denso di concretezza, significato, aderenza al reale. Ci auguriamo che il direttore della Biennale Arte 2024, Adriano Pedrosa, scriva un nuovo capitolo di una storia avviata con grande determinazione e intelligenza.

MIGLIOR GIOVANE CURATORE – LUCREZIA CALABRÒ VISCONTI

Lucrezia Visconti Calabrò

Lucrezia Visconti Calabrò

Dopo una solida esperienza anche internazionale, da Amsterdam a Mosca passando per New York, e dopo passaggi in fiere e riviste che ne hanno irrobustito il curriculum, la curatrice classe 1990 continua a crescere con una posizione di tutto rilievo come capo del Dipartimento Mostre nella nuova organizzazione della Pinacoteca Agnelli di Torino ridisegnata da Sarah Cosulich.

MIGLIOR DIRETTORE DI MUSEO – CHRISTIAN GRECO

Christian Greco foto di Nicola Dell'Aquila

Christian Greco foto di Nicola Dell’Aquila

Valorizzare il patrimonio antico e renderlo accessibile anche e soprattutto ai più giovani è una sfida ardua, ma non impossibile, e mettendo in pratica idee e iniziative che si servono di strumenti e linguaggi contemporanei, si ottengono ottimi risultati. A riuscirci è stato Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, istituzione che custodisce una delle più importanti collezioni egizie al mondo e che si prepara a celebrare – nel 2024 – i 200 anni dalla nascita lanciando un bando per il rinnovamento della sua coorte interna, continuando così il complesso progetto di ampliamento dei suoi spazi. “Luogo vivo, in continuo divenire, che muta e si evolve in virtù dei risultati della ricerca e del suo essere parte attiva della comunità”, è questa la missione del Museo Egizio secondo la visione di Greco, un organismo votato non solo alla ricerca, ma anche alla divulgazione delle conoscenze e punto di riferimento per la comunità. Comunicare un patrimonio così importante e impegnativo è possibile, come dimostrato dalle iniziative realizzate ottenendo grande successo: tra tutte, il concerto esperienziale degli Eugenio in Via Di Gioia all’interno del Museo, il tour virtuale e il videogioco didattico pensato per i bambini, una visita guidata a tema “supereroi della Marvel”.

MIGLIOR FOTOGRAFO INTERNAZIONALE – OMAR VICTOR DIOP

Omar Victor Diop (5 Continents Editions, Milano 2021)

Omar Victor Diop (5 Continents Editions, Milano 2021)

Nato a Dakar nel 1980, Omar Victor Diop si è affermato come uno dei più grandi autori della fotografia internazionale, a partire da una sua particolare rielaborazione della posa in studio della cultura tradizionale africana. Ma definirlo un fotografo è decisamente riduttivo. Mescolare le forme artistiche, contaminando il linguaggio con una attenzione per la moda, il textile design e la scrittura, è la sua cifra specifica, definita negli anni come autodidatta. Con le sue opere, attraversate da un messaggio densamente politico, costruisce una narrazione alternativa della storia africana e dà luce a vicende e figure trascurate, per uscire dalle caselle fissate dagli stereotipi occidentali. Alla fine del 2021, esce la prima importante monografia dedicata al suo lavoro: Omar Victor Diop, edita da 5 Continents in collaborazione con la Galleria MAGNIN-A di Parigi.

MIGLIOR FOTOGRAFO ITALIANO – ALESSANDRO IMBRIACO

Alessandro Imbriaco, Sydney Metro City and SouthWest Crows Nest–Waterloo Section, 2020. Courtesy Ghella

Alessandro Imbriaco, Sydney Metro City and SouthWest Crows Nest–Waterloo Section, 2020. Courtesy Ghella

Nel 2022, Alessandro Imbriaco si conferma come uno degli autori più interessanti della fotografia italiana, con lavori di grande rilievo per la ricerca contemporanea. Un artista capace di spaziare tra la pratica della fotografia e la curatela, con una specifica tendenza ad approfondire i temi in progetti di lungo corso. Le mostre a cui partecipa come fotografo sono numerose, tra le quali citiamo la collettiva Di roccia, fuochi e avventure sotterranee al MAXXI L’Aquila, C’è tempo per le nespole. Nuove narrazioni dalla Grande Guerra, promossa da L’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione e il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, il progetto decennale Corpi di Reato, condotto con Tommaso Bonaventura e Fabio Severo, ora in mostra alla Castiglia di Saluzzo e promosso dalla Fondazione Garuzzo e il MUFOCO. Come direttore artistico di Archivio Atena è vincitore dell’avviso pubblico “Attrattività dei borghi”, nell’ambito del PNRR M1C3, che ha come obiettivo la costruzione di un archivio di comunità finalizzato a censire e promuovere il patrimonio culturale del paese Atena Lucana. Sul magazine attuale di Artribune, alcune sue fotografie tratte da un grande progetto indipendente dedicato a Roma, offrono una visione personale e originale della capitale come pochi negli ultimi anni.

MOSTRA DELL’ANNO – MARLENE DUMAS A PALAZZO GRASSI

Marlene Dumas. Open End. Exhibition view at Palazzo Grassi, Venezia 2022

Marlene Dumas. Open End. Exhibition view at Palazzo Grassi, Venezia 2022

È stato un anno di grandi e memorabili mostre, si pensi a quella sul Realismo Magico a Milano, quella su Donatello a Firenze o quella sul Barocco tra Genova e Roma. Nessuna però ha superato per completezza e profondità quella di Palazzo Grassi a Venezia che ha presentato quarant’anni di carriera della grande artista Marlene Dumas. Cento opere ordinate da Caroline Bourgeois in collaborazione con l’artista stessa e la Pinault Collection ha provveduto anche a produrre una serie podcast per accompagnare il grande evento.

MIGLIOR EVENTO ARTISTICO – DOCUMENTA

Documenta 15 Dan Perjovschi al Fridericianum

Documenta 15 Dan Perjovschi al Fridericianum

Nell’anno delle biennali di Venezia, Lione e Istanbul – restando in ambito europeo – il premio come miglior evento va alla 15esima edizione della documenta di Kassel. La direzione artistica è stata affidata al collettivo tailandese ruangrupa, e questo è bastato per scatenare gli animi dei più conservatori. Quando poi è stato chiaro che si sarebbe trattata di una mostra di rottura, innanzitutto per la modalità collaborativa e processuale in cui si sarebbe svolta e preparata, apriti cielo. In merito si è letto di tutto: le opere non ci sono, ci sono ma sono brutte, non è arte ma impegno sociopolitico… Per non parlare delle accuse di antisemitismo e gli attacchi islamofobici e anti-queer.  Erano anni che una proposta artistica non finiva agli onori delle cronache generaliste in maniera così continuativa e divisiva. E non può che essere una buona notizia per l’arte.

MIGLIOR MUSEO ITALIANO – GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA

Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria, nuovo allestimento; foto di Marco Giugliarelli

Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria, nuovo allestimento; foto di Marco Giugliarelli

Un nuovo percorso espositivo a misura di turismo lento, una serie di progetti speciali e un occhio rivolto alla sostenibilità ambientale: così la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia guadagna il primo posto come Miglior Museo Italiano del 2022. Tornata accessibile lo scorso luglio dopo un anno di lavori, la storica istituzione ospitata all’interno di Palazzo dei Priori ha riportato in primo piano la propria straordinaria collezione permanente – che include il maggior numero di opere del Perugino al mondo, accanto a lavori di Gentile da Fabriano, Beato Angelico e Piero della Francesca – aprendosi anche al contemporaneo con opere di Gerardo Dottori, Alberto Burri e Leoncillo. Il tutto, con una serie di nuove acquisizioni, una biblioteca aperta alla città, una serie di adattamenti ecologici e delle innovative basi per le opere che ne facilitano osservazione e manutenzione.

MIGLIOR NUOVO MUSEO ITALIANO – GALLERIE D’ITALIA INTESA SAN PAOLO NAPOLI E TORINO

Gallerie d'Italia Torino 16 maggio 2022

Gallerie d’Italia Torino 16 maggio 2022

Due nuovi grandi progetti museali, muscolari e con una grande collezione italiana, hanno rappresentato al meglio il 2022 di Intesa San Paolo. Due grandi doni alle città di Napoli e Torino: il primo ha inaugurato lo scorso maggio nell’ex sede del Banco di Napoli realizzato da Marcello Piacentini nel 1940, 10.000 metri quadri, il secondo nell’ edificio storico di Palazzo Turinetti, in piazza San Carlo su una superficie di 9mila metri quadrati, entrambi riprogettati da Michele De Lucchi – AMDL Circle.

MIGLIOR MUSEO ITALIANO OUTLOOK 2022 – CAPODIMONTE

Salone delle Feste Museo e Real Bosco di Capodimonte

Salone delle Feste Museo e Real Bosco di Capodimonte

Tra grandi donazioni e progetti ambiziosi, il Museo e Real Bosco di Capodimonte si è distinto durante tutto l’anno per visione e attitudine cooperativa a livello nazionale e internazionale. L’ampio progetto di ristrutturazione e ampliamento del complesso museale lascia intuire una progettualità di lungo periodo che porti Capodimonte nel Gotha delle grandi istituzioni culturali italiane ed europee. Durante questo periodo, lungi dal restare con le mani in mano, il museo ha avviato dei restauri, lo studio e l’allestimento dell’enorme corpus di arte contemporanea italiana donato da Lia Rumma, ma soprattutto l’allestimento di oltre sessanta capolavori da giugno a dicembre 2023 al Museo del Louvre. Una alleanza mai vista prima, questa, tra due delle collezioni d’arte italiana più importanti al mondo e tra due regge reali, che porta a Parigi opere straordinarie come il Ritratto di giovane donna (o Antea) del Parmigianino, la Crocifissione di Masaccio, la Trasfigurazione di Giovanni Bellini, la Danae di Tiziano e la Flagellazione di Caravaggio mostrando le meraviglie del complesso partenopeo al mondo.

MIGLIOR MUSEO INTERNAZIONALE – GUGGENHEIM BILBAO

Jean Dubuffet, La Mésentente, 12 marzo 1978, acrilico su carta montato su tela, 139,4 x 241,9 cm. Solomon R. Guggenheim Museum, New York © Jean Dubuffet, VEGAP, Bilbao, 2022

Jean Dubuffet, La Mésentente, 12 marzo 1978, acrilico su carta montato su tela, 139,4 x 241,9 cm. Solomon R. Guggenheim Museum, New York © Jean Dubuffet, VEGAP, Bilbao, 2022

Anche sulla scia delle celebrazioni per il suo venticinquesimo anniversario, questo è l’anno giusto per riconoscere al Guggenheim Museum di Bilbao lo straordinario lavoro svolto nella trasformazione della città basca in un polo di attrazione internazionale. Tra grandissimi progetti espositivi – che spaziano dall’arte delle automobili, creata nientemeno che da Norman Foster, alla retrospettiva su Jean Dubuffet e all’esposizione celebrativa dei 25 anni – il Guggenheim ha infatti confermato di essere la punta di diamante di un modo europeo di fare cultura, in grado di usare la bellezza come lente di promozione e valorizzazione di un territorio post-industriale fino a farlo diventare esemplare.

MIGLIOR RISTORANTE DI MUSEO – RISTORANTE TORRE

Ristorante Torre Fondazione Prada, Milano Foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti Courtesy Fondazione Prada

Ristorante Torre
Fondazione Prada, Milano
Foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti Courtesy Fondazione Prada

Un ristorante comunicato poco, troppo poco. Spesso chi gira per la Fondazione Prada neppure se ne accorge. Eppure il Ristorante Torre, che sta ai piani alti della torre progettata da Rem Koolhaas dove trova spazio la collezione della signora Miuccia, è il miglior ristorante di museo dell’anno. Terrazza panoramica, cocktail bar impeccabile, ristorante, eventi gastronomici di alto profilo. Tutto è bellissimo, pieno di design e di magnifiche opere d’arte. Ma non è quello il punto. Il punto è che grazie allo chef arrivato da un paio d’anni, Lorenzo Lunghi, trentaseienne, si mangia benissimo e si assaggia una cucina che non ha molti termini di paragone in città, assai personale e autoriale. E al bancone del bar si beve straordinariamente grazie all’intelligenza di un team di bartender capitanati da Pietro De Feudis.

GALLERIA ITALIANA DELL’ANNO – GALLERIA CONTINUA

Mitico, il progetto di Galleria Continua e Belmond

Mitico, il progetto di Galleria Continua e Belmond

I rapporti con praticamente tutti i musei più importanti del mondo, l’arte contemporanea portata nei grandi alberghi di lusso, le sedi sparse su tre o quattro continenti con il nuovo spazio in centro a Parigi che per certi versi rappresenta il paradigma di come potrebbe (e dovrebbe) essere una galleria d’arte negli anni. La capacità di misurarsi sull’infinitamente internazionale e l’infinitamente locale, che nessuno ha come loro. Galleria Continua ha consolidato nel 2022 il suo ruolo di autentica multinazionale italiana dell’arte nel pianeta. Un orgoglio e una storia imprenditoriale gloriosa. Ecco perché per noi è la galleria privata dell’anno. Unico suggerimento? Concentrarsi di più sugli stand durante le fiere, ormai da troppi anni eccessivamente commerciali e privi di ricerca allestitiva.

MIGLIOR SPAZIO IBRIDO – THE DRAWING HALL

Gian Maria Tosatti, Progetto per il Padiglione Italia, Exhibition view at The Drawing Hall, Grassobbio, Bergamo

Gian Maria Tosatti, Progetto per il Padiglione Italia, Exhibition view at The Drawing Hall, Grassobbio, Bergamo

Pratica alla base della progettazione artistica fin dalle epoche più lontane, il disegno resta inspiegabilmente un linguaggio “di nicchia”. A rilanciarne l’importanza è The Drawing Hall, lo spazio inaugurato a Grassobbio, alle porte di Bergamo, alla fine del 2021, grazie allo sforzo congiunto di Andrea Mastrovito, l’artista bergamasco oggi di stanza a New York, del visual designer e fotografo Walter Carrera e del regista Marco Marcassoli. L’obiettivo di questa realtà indipendente è fare da cornice a una riflessione sul ruolo del disegno nella ricerca artistica contemporanea, accendendo i riflettori su figure che ne hanno compreso e sviluppato le potenzialità. Ogni rassegna ospitata da The Drawing Hall è accompagnata da un Quaderno editoriale che ne approfondisce le caratteristiche, rendendo ancora più ibrida e transdisciplinare l’attività dello spazio bergamasco.

MIGLIOR FONDAZIONE – FONDAZIONE IN BETWEEN ART FILM

Masbedo, Pantelleria, 2022 in “Penumbra”, Fondazione In Between Art Film, Complesso dell’Ospedaletto, Venezia, 2022. Courtesy gli artisti e Fondazione In Between Art Film. Ph: Andrea Rossetti

Masbedo, Pantelleria, 2022 in “Penumbra”, Fondazione In Between Art Film, Complesso dell’Ospedaletto, Venezia, 2022. Courtesy gli artisti e Fondazione In Between Art Film. Ph Andrea Rossetti

Avviata come estensione della casa di produzione In Between Art Film, l’omonima Fondazione ideata e presieduta da Beatrice Bulgari è attualmente l’interlocutore principale per la promozione, diffusione e produzione dei media time-based: film, video, performance e installazione. Oltre alle numerose produzioni supportate, la Fondazione diretta da Alessandro Rabottini con la curatela di Leonardi Bigazzi e Paola Ugolini si impegna in progetti di commissione, programmi di acquisizione e collaborazioni istituzionali. Per arrivare, in occasione della Biennale Arte 2022, alla sua prima mostra istituzionale, Penumbra: 8 nuove video installazioni commissionate e prodotte da Karimah Ashadu, Jonathas de Andrade, Aziz Hazara, He Xiangyu, Masbedo, James Richards, Emilija Škarnulytė, Ana Vaz, per un momento praticamente perfetto al Complesso dell’Ospedaletto di Venezia.

MIGLIOR PROGETTO DEL 2023 – BRERA MODERN

il cortile foto maurizio montanga, palazzo citterio, milano

Milano, Palazzo Citterio, il cortile foto maurizio montanga

L’acquisto da parte dello Stato. Poi decenni di inutilizzo. Poi i lavori con oltre 20 milioni di euro di esborso. Poi il direttore del museo che contesta i lavori perché “non tengono conto della funzione espositiva” del palazzo. E ora tanti, troppi mesi di silenzio per una riapertura che dovrebbe essere imminente. Ce lo vogliamo dunque augurare, posizionandolo nella casella del progetto più atteso del 2023, che Palazzo Citterio apra davvero al pubblico. Speriamo che sia il regalo per il Natale dell’anno che arriva e il suggello al termine del mandato di James Bradburne. Nei 6500 mq del settecentesco palazzo milanese (e nel suo giardino) dovrebbero trovare posto le collezioni della Pinacoteca di Brera dedicate al Novecento. Un’autentica Brera Modern attesa davvero da troppo tempo.

METROPOLI DELL’ANNO – MILANO

© Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano

© Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano

Perché abbiamo deciso di premiare Milano come grande città culturale più significativa del 2022? Per i musei? Per le mostre? Per le fondazioni? Per i teatri? No. Milano in tutto questo non è andata male, ma neppure si è particolarmente distinta rispetto al solito. Quello che la pone sul piedistallo dell’anno che si conclude è la sua capacità attrattiva verso le gallerie d’arte internazionali. Da Gregor Staiger a Ciaccia Levi, da Peres Project a Cadogan sono tante le importanti gallerie europee che stanno scegliendo Milano come seconda casa. Una tendenza che porta dietro con se artisti, curatori, critici e collezionisti internazionali

CITTÀ ITALIANA DELL’ANNO – PIACENZA

Piacenza

Piacenza

Grandi progetti diffusi e rinnovamenti in ottica contemporaneista, senza mai dimenticare la propria dimensione territoriale: questi gli elementi che rendono Piacenza una città da tenere d’occhio, soprattutto dopo l’anno passato. A spiccare è in primis XNL Aperto, manifestazione annuale e diffusa di arte contemporanea che ha portato i visitatori a sperimentare una nuova fruizione del territorio non solo urbano ma anche rurale attraverso l’arte, ampliando pubblico e accessibilità. L’itinerario si è snodato tra il piacentino e il centro storico della città, tra spazi culturali nuovi – come il centro culturale XNL Piacenza Contemporanea, l’ex struttura industriale da cui la manifestazione è gemmata, o la chiesa sconsacrata e recuperata che oggi ospita gli spazi di Volumnia – e vecchi, come la grande Galleria Ricci Oddi. Proprio quest’ultima sta andando sempre più ad arricchire l’offerta culturale cittadina, motivo per cui ha chiamato a raccolta figure giovani e preparate per occupare nuove posizioni nel CdA, presidenza inclusa, e alla direzione, orientandosi verso un universo museale sempre più aggiornato, moderno e didattico.

CITTÀ ITALIANA OUTLOOK 2023 – GENOVA

Genova, via Unsplash

Genova, via Unsplash

Forse è stata la città più sacrificata dell’ultimo quarto di secolo. Anzi, togliamo il forse. Eppure qualcosa si muove. Sarà stato lo shock del Ponte Morandi, sarà il cantiere dell’alta velocità del Terzo Valico che potrebbe avvicinare considerevolmente la città a Milano e all’Europa. Sarà un piccolo nuovo fermento immobiliare e urbanistico, saranno i grandi progetti sul porto (la diga foranea) e sul waterfront. Insomma ancora non si parla granché di spazi per la cultura (l’unico museo d’arte contemporanea è chiuso!) ma Genova sembra svegliarsi e tutti ce lo auguriamo. Ci auguriamo che sia la città-sorpresa del 2023.

MIGLIOR PICCOLA CITTÀ – GERACE

Gerace - cattedrale

Gerace – cattedrale

La qualità artistica e curatoriale del festival d’arte contemporanea “Art Rizoma” può migliorare. Ma ad una prima edizione si perdona tutto. Gli si perdona tutto soprattutto perché questa rassegna ci ha fatto scoprire Gerace, borgo dalla bellezza assoluta e spiazzante nella Calabria Ionica. Auguriamoci che la Fondazione Rocco Guglielmo, organizzatrice dell’evento, sappia continuare nella sua opera di coinvolgimento degli enti locali con l’obbiettivo di far conoscere al resto d’Italia un territorio così straordinario.

MIGLIORE CITTÀ STRANIERA – TIRANA

Piazza Skanderbeg, Tirana. Photo Marco Carlone

Piazza Skanderbeg, Tirana. Photo Marco Carlone

La capitale dell’Albania si aggiudica il titolo di “migliore città straniera” per la sua vivacità culturale e coraggio architettonico, che vede nell’arte contemporanea uno strumento per reinventare e riflettere sulla propria storia e i propri spazi urbani. In tal senso, sono tante le iniziative promosse nell’ultimo anno, come quelle nell’ambito di Public Art, progetto voluto dall’associazione non profit Harabel – fondata dalla promotrice culturale Ajola Xoxa assieme all’artista Driant Zeneli – che porta l’arte contemporanea nello spazio pubblico di Tirana, rendendola così fruibile e accessibile a tutti i cittadini, dagli spazi abitati alle piazze periferiche fino al centro storico e i parchi, portando in città opere di artisti  quali Adrian Paci e Sislej Xhafa, aprendo la riflessione a temi inerenti la politica, l’umanità, la storia, l’ambiente. Questi progetti trovano un background già fertile, contraddistinto dalla presenza di non pochi spazi culturali, musei e gallerie, tra cui Destil, la GAT (Galleria d’Arte di Tirana) voluta dal Comune, FAB (lo spazio espositivo dell’Accademia di Belle Arti), COD nell’edificio del Primo Ministro, in larga parte trasformato in centro d’arte, e poi il progetto Bunk’Art, la Casa delle Foglie, Bazement e Zeta Contemporary.

MIGLIOR NAZIONE DELL’ANNO – FRANCIA

Pont Mirabeau, Parigi, Francia

Pont Mirabeau, Parigi, Francia

Complice anche un presidente – ovvero Emmanuel Macron – particolarmente attento alle dinamiche culturali del Paese (con la nomina, lo scorso maggio, della consulente culturale e mediatica di Macron Rima Abdul Malak a Ministra della Cultura), la Francia è la migliore nazionale del 2023, soprattutto per la sempre dinamica ed effervescente Parigi, il cui ruolo di Capitale dell’arte quest’anno è stato rafforzato anche dal punto di vista del mercato con l’arrivo in città della prima edizione di Paris+, organizzata dal colosso fieristico Art Basel. Una tessera che va ad aggiungersi a un mosaico già strutturato con importanti fondazioni, musei, e gallerie d’arte internazionali che a Parigi scelgono di aprire nuovi avamposti, come Hauser&Wirth. Un’atmosfera, questa, che si irradia anche verso altri centri, come la già conclamata Marsiglia, giusto per fare un esempio, o la più “piccola” Villeurbanne, vicino Lione, la prima Capitale francese della Cultura.

MIGLIORE FIERA ITALIANA – FLASHBACK

Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee

Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee

Tante lo dicono, nessuna riesce a farlo. Tante fiere dicono che stare ‘aperte’ solo per tre o quattro giorni all’anno è un problema, che limita le possibilità di interazione e di relazione col pubblico. E allora bisogna inventarsi qualcosa per incontrarlo più di frequente, questo pubblico. Beh, Flashback lo ha fatto davvero. La fiera torinese non solo ha trovato una sede fissa che utilizzerà anche lontano dai periodi tradizionali della rassegna a novembre, ma nel farlo ha anche rigenerato un edificio sottoutilizzato, collocato in un parco tutto da riscoprire.

MIGLIOR CASA D’ASTE ITALIANA – CAMBI CASA D’ASTE

Pablo Picasso, Homme a la tranche de pastèque, 1967. Courtesy Cambi Casa d'Aste

Pablo Picasso, Homme a la tranche de pastèque, 1967. Courtesy Cambi Casa d’Aste

Attiva dal 1998 con sedi a Genova e Milano, torna a posizionarsi in vetta per fatturato Cambi, con un turnover per il 2022 oltre i 42 milioni di euro, il più alto mai raggiunto dalla casa. Alle prime posizioni tra i top lot un bracciale Boucheron aggiudicato per un valore sorprendente di 496.000€, una gouache di Pablo Picasso, Homme a la tranche de pastèque del 1967, aggiudicata a 310.000 €, insieme a un solitario (244.000 €) e a una coppia di cassettoni di Piero Fornasetti degli anni ’50 venduti a 225.000 €. A conferma della crescita significativa della maison nella categoria dei beni di lusso, con il dipartimento di Orologi da polso e da tasca che ha duplicato il suo fatturato e quello di Gioielli e Preziosi in incremento del +43%. E più ampiamente di un presidio efficace, ed efficacemente comunicato, nei settori di arte antica (dipartimento trainante per la maison) – soprattutto nelle House Sale come quella di Villa Maser – ma anche di design e di arte moderna e contemporanea, oltre che della numismatica.

MIGLIOR COLLEZIONISTA MECENATE – GIOVANNA FORLANELLI ROVATI

Giovanna Forlanelli Rovati, collezionista d'arte e presidente della Fondazione Luigi Rovati. Ph. Giovanni De Sandre

Giovanna Forlanelli Rovati, collezionista d’arte e presidente della Fondazione Luigi Rovati. Ph. Giovanni De Sandre

Era attesa da molto l’apertura a Milano del museo di arte etrusca e contemporanea voluto per la città dalla Fondazione Rovati e in questo 2022 il progetto è stato inaugurato e aperto al pubblico nell’ottocentesco Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro in Corso Venezia. Oltre 3.000 mq re-immaginati da Mario Cucinella per un luogo pensato da Giovanna Forlanelli Rovati, presidente della Fondazione, non solo per la fruizione di opere d’arte, ma destinato anche al pensiero, allo studio, alla sperimentazione, in una strettissima relazione con il tessuto culturale della città. Nel solco di una coerente continuità con i principi di utilità sociale che hanno ispirato la genesi dell’istituzione intitolata al medico, ricercatore e imprenditore farmaceutico Luigi Rovati.

MIGLIOR CASA D’ASTE INTERNAZIONALE – CHRISTIE’S

Visionary: The Paul G. Allen Collection - Christie's Evening Sale 11.09.2022

Visionary: The Paul G. Allen Collection – Christie’s Evening Sale 11.09.2022

Grandi collezioni private, capolavori di arte moderna e contemporanea, presidio e innovazione digitale, collezionabili di lusso: una combinazione vincente per le case d’asta globali che non possono lamentarsi dell’anno che si chiude con fatturati da record, a quanto pare. Oltre 8.4 miliardi di dollari di vendite globali per Christie’s nel 2022, il più alto totale annuo per la casa e nella storia del mercato. Con l’eleganza e la padronanza del mestiere dei player più potenti, la casa inglese porta a casa un anno da ricordare per l’arte, il lusso, i collezionabili. Ed entra nella storia per aver conquistato quest’anno la più costosa collezione mai aggiudicata in asta con la Paul G. Allen Collection ($1.62 miliardi), la più costosa opera del XX secolo in asta con Shot Sage Blue Marilyn di Andy Warhol ($195 milioni) e la più preziosa fotografia mai aggiudicata, Violon d’Ingres di Man Ray ($12.4 milioni).

MIGLIOR ACCADEMIA – IED

Simone Donati, Eco-esistenze, IED, Firenze. Photo Federica Fioravanti

Simone Donati, Eco-esistenze, IED, Firenze. Photo Federica Fioravanti

Il rilancio dell’Accademia Galli di Como con i nuovi master. La dinamicità della sede di Torino. I grandiosi progetti di Milano che vedranno la nascita di un campus importantissimo nel nuovo quartiere chiamato ARIA che sorgerà grazie alla profonda rigenerazione dell’ex macello. L’accademia più vivace del 2022 secondo noi è stato lo IED, l’Istituto Europeo di Design, che ha durante quest’anno pianificato decine di milioni di investimenti per gli anni a venire.

MIGLIOR FUNZIONARIO – GIANFRANCO MARANIELLO

Gianfranco Maraniello - credits Mart, Jacopo Salvi

Gianfranco Maraniello – credits Mart, Jacopo Salvi

Si distingue quest’anno Gianfranco Maraniello (Napoli, 1971), nuovo direttore del nuovo Polo Museale del Moderno e Contemporaneo di Milano di cui fanno parte Museo del Novecento, Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Morando, Casa Museo Boschi Di Stefano e Studio Museo Francesco Messina. Già direttore del MART di Trento e Rovereto, e ancor prima del MAMBo di Bologna (istituzioni dove ha affinato le sue capacità gestionali e di mediazione), Maraniello ha già dato una fortissima (e necessaria) impronta identitaria ad alcune delle più prestigiose istituzioni civiche milanesi, pur essendo in carica solo dallo scorso maggio. Ne è esempio lo spostamento del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo (dopo il prestito fiorentino) al palazzo reale della GAM, che sta ora raggiungendo una più piena identità moderna, o ancora il nuovo e più ordinato volto del Museo del Novecento che – in attesa di raddoppiarsi nel secondo Arengario di piazza Duomo – si è arricchito grazie al comodato di lungo termine della prestigiosa Collezione Mattioli, diventando così la più importante collezione di opere futuriste al mondo.

MIGLIOR ASSESSORE ALLA CULTURA – MAURO FELICORI

Mauro Felicori. Photo © Andrea Ranzi

Mauro Felicori. Photo © Andrea Ranzi

Dalla musica ai musei, dalle start-up innovative al turismo culturale, dai teatri ai cimiteri, sì, perché anche loro sono monumenti e sono parte del patrimonio artistico e architettonico. Mauro Felicori – che tutti ricorderete come vulcanico direttore della Reggia di Caserta – è l’assessore alla cultura dell’anno. Senza lesinare un grammo di energia, a tutto campo da Ravenna a Piacenza, da Rimini a Reggio.

MIGLIOR PRESIDENTE – GIOVANNA MELANDRI

MAXXI, Giovanna Melandri foto Daniel Richard Passafiume

MAXXI, Giovanna Melandri foto Daniel Richard Passafiume

Ha chiuso i suoi 10 anni al Maxxi, succeduta dal giornalista Alessandro Giuli, Giovanna Melandri. Il best of non è solo un riconoscimento ai risultati conseguiti nel 2022, ma un plauso all’intero decennale che ha portato la fondazione romana a guidare il più importante museo di arte contemporanea e architettura in Italia. Tra i suoi fiori all’occhiello, l’apertura e il funzionamento del Maxxi L’Aquila, ma anche i numeri. Dal 2010 a oggi, infatti, il polo per l’arte contemporanea romano ha accolto 3,5 milioni di visitatori, incassando 16 milioni di euro solo con i biglietti; e proprio il 2022 ha fatto registrare il dato più alto in termini di biglietti venduti (219.551 al 31 ottobre), confermando la capacità di superare le difficoltà della pandemia (con una crescita di oltre il 30% rispetto al 2019), anche grazie alla qualità dei contenuti digitali sviluppati nel lungo periodo di chiusura.

GIORNALISTA CULTURALE DELL’ANNO – GIULIA CAVALIERE

Giulia Cavaliere via ilpiacenza.it

Giulia Cavaliere via ilpiacenza.it

Capacissima a maneggiare costume, società, soprattutto musica ma anche cultura in generale. E talvolta anche l’arte. Giulia Cavaliere ci piace perché riesce a misurarsi su più piani, come deve fare un giornalista contemporaneo: la carta, il web, la radio, i podcast, i social. 37 anni e già 20 di carriera, è una delle penne che più volentieri abbiamo seguito in questo 2022.

NOTIZIA DELL’ANNO – LE PROTESTE PER IL CLIMA

Attivisti di Ultima Generazione alla Pinacoteca di Bologna

Attivisti di Ultima Generazione alla Pinacoteca di Bologna

In questo caso parlare di “singola” notizia è difficile, dato che nel corso di quest’anno si sono succedute, in tutto il mondo, numerosissime azioni di protesta da parte di esponenti di movimenti ecologisti per denunciare le conseguenze dell’emergenza climatica. Tutte proteste, queste, svoltesi all’interno dei più importanti musei, prendendo di mira – senza che ne subissero danni – i capolavori più noti della storia dell’arte, versandogli addosso vernici, zuppe e liquidi di ogni sorta. Tra tutti a essere il più attivo, anche in Italia, è stato il movimento “Ultima Generazione”, con proteste che hanno avuto come oggetto l’emergenza energetica e le trivellazioni per la ricerca ed estrazione di nuove fonti di energia. Morte e vita di Gustav Klimt, La strage degli innocenti di Guido Reni, le Maja di Goya, La ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer, e poi ancora le opere di van Gogh e Warhol e molte altre: i musei sono diventati così senza volerlo luoghi di riflessione sulle problematiche più scottanti della contemporaneità.

MIGLIOR NOVITÀ DIGITALE – L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

MEET Centro di Cultura Digitale, Milano

MEET Centro di Cultura Digitale, Milano

Se lo scorso anno l’attenzione è stata tutta per gli NFT e per il Metaverso, la primavera del 2022 ha spostato il baricentro con decisione sul tema dell’Intelligenza Artificiale. Il rilascio di una serie di nuovi programmi per la generazione automatica di testi e immagini ha infatti riacceso i riflettori sui progressi nel campo del machine learning, un settore che sta vivendo un momento di enorme fioritura, suscitando grandi entusiasmi e legittime preoccupazioni. Applicazioni come Dall-E, Midjourney, Stable Diffusion, Lensa e ChatGPT hanno dimostrato di poter produrre immagini e testi originali di stupefacente qualità, costringendo l’intero settore artistico a ripensare il presente e il futuro dei mestieri creativi.

MIGLIOR CATALOGO – USELESS BODY DI ELMGREEN & DRAGSET

Elmgreen & Dragset. Useless Bodies_ Exhibition view at Fondazione Prada, Milano 2022. Photo Andrea Rossetti. Courtesy Fondazione Prada

Elmgreen & Dragset. Useless Bodies_ Exhibition view at Fondazione Prada, Milano 2022. Photo Andrea Rossetti. Courtesy Fondazione Prada

Questa volta davvero non si tratta del mero catalogo della mostra. Il libro che ha accompagnato il solo show di Elmgreen & Dragset alla Fondazione Prada di Milano, Useless bodies?, è un tomone di oltre cinquecento pagine pubblicato dal Progetto Prada Arte. Apparato iconografico impeccabile, ma soprattutto una infilata di saggi che lo rendono un critical reader fondamentale per chiunque si occupi del tema del corpo nella contemporaneità, con saggi di autori come Christian Marazzi, David Le Breton, Claudia Bianchi, Kate Crawford e Rosi Braidotti. E alcuni di essi possono anche essere ascoltati su Spotify.

MIGLIOR SAGGIO – ARTIVISMO DI VINCENZO TRIONE E L’ARTE ROTTA DI CHRISTIAN CALIANDRO

Christian Caliandro – L'arte rotta (Castelvecchi, Roma 2022)

Christian Caliandro – L’arte rotta (Castelvecchi, Roma 2022)

Che l’arte non possa bastare a se stessa è un dato che ciclicamente torna a presentarsi alle porte di quel walled garden che è l’artworld. Questa consapevolezza è tornata a farsi sentire potentemente negli anni di pandemia e ancora in questo periodo, con la guerra tuttora in corso alle porte dell’Europa e il climate change che mostra sempre più la sua urgenza. Anche a livello editoriale, dunque, le cose si muovono, e lo dimostrano almeno due libri: Artivismo di Vincenzo Trione(Einaudi) e L’arte rotta di Christian Caliandro (Castelvecchi).

MIGLIOR CASA EDITRICE – TLON

ANDREA COLAMEDICI CON MAURA GANCITANO

ANDREA COLAMEDICI CON MAURA GANCITANO

Realtà romana con un piede a Milano, Tlon è molto di più che una casa editrice: Andrea Colamedici e Maura Gancitano hanno infatti innanzitutto fondato una scuola di filosofia, che è anche una libreria-teatro, una iniziativa di divulgazione e, per l’appunto, un editore. In quest’ultimo ruolo, pubblicano saggi e cataloghi che non abbandonano mai la curiositasfilosofica e che, quando intersecano le questioni artistiche, le mettono in proficuo dialogo con temi e problemi della nostra contemporaneità. Qualche esempio? Dal catalogo della mostra Ultraqueer. Espressioni artistiche metagender alla collaborazione con La Galleria Nazionale di Roma (ad esempio con il libro che accompagna la mostra dedicata a Mirella Bentivoglio), dal Mito della bellezza di Naomi Wolf alla riflessione sul tema dell’astrazione offerta da Reza Negarestani.

MIGLIOR ILLUSTRATORE – ANDREA SERIO

Un ritratto di Andrea Serio

Un ritratto di Andrea Serio

Recentemente protagonista della personale Psicogiardini presso la galleria Ceravento di Pescara – meta del prossimo itinerario di Artribune Travel –, Andrea Serio ha fatto del 2022 il suo anno di svolta (esiste sempre, nella carriera di un artista, quel momento in cui si mette la quinta e si tira dritto fino al domani!). Insieme alla mostra, Serio a messo a segno una staffetta di ulteriori collaborazioni “doc”: dalle copertine per le nuove edizioni dei romanzi di Beppe Fenoglio a quelle per Linus (epico l’omaggio al vate del fumetto Stan Lee). E poi ancora la collettiva The Traveler a Bruxelles, la partecipazione al festival Illustri di Vicenza, il master a Torino insieme a Riccardo Falcinelli e la mega illustrazione outdoor per il progetto Europa della Fondazione Torino Musei.

MIGLIOR FUMETTISTA – MANUELE FIOR

Un ritratto di Manuele Fior

Un ritratto di Manuele Fior

Manuele Fior è uno degli autori più apprezzati e amati nel nostro Paese e all’estero, ed è tra i pochi fumettisti italiani ad aver vinto il prestigioso premio Fauve d’Or del Festival internazionale di Angoulême. L’artista di Cesena (classe 1975) è tornato quest’anno carico di idee e ambizioni, condensate nel nuovo fumetto Hypericon: un’intensa storia d’amore ambientata nella fredda Berlino degli anni Novanta. Ma c’è di più. Nel corso degli ultimi dodici mesi Fior è stato protagonista di ulteriori uscite editoriali ed eventi di prestigio: dalle illustrazioni per il capolavoro di Charles DickensCanto di Natale alla splendida copertina per il nuovo numero di La Revue Dessinée, dalle cover per Einaudi e Feltrinelli alla trasposizione teatrale del suo precedente fumetto Celestia. Sicuramente dimentichiamo altro, ma a noi basta così per destinargli il titolo di miglior fumettista dell’anno.

MIGLIOR GRAFICO – STUDIO AUGE DESIGN

Auge Design

Auge Design

Attivo dal 2017, lo studio Auge Design – divisione di Auge Headquarter focalizzata su branding e packaging – ha collezionato in questi cinque anni di attività collaborazioni di assoluto prestigio, distinguendosi per il suo approccio visivo caratterizzato da tinte accese e forti contrasti. Una soluzione visiva che ha garantito all’agenzia fiorentina una crescente fama, e l’attenzione di autorevoli firme del mercato. Tra i lavori realizzati negli ultimi mesi, gli esplosivi rebranding dei biscotti PiCK UP! e Leibniz. Un anno dolcissimo, dunque, che noi premiamo con un dieci e lode!

MIGLIOR SERIE TV – SEVERANCE

SEVERANCE

SEVERANCE

La serie TV creata da Dan Erickson e diretta da Ben Stiller e Aoife McArdle, disponibile su Apple TV + e visibile anche su Sky Q e tramite l’app su Now Smart Stick, è un serial statunitense di genere thriller che si avvale di un cast eccezionale. Tra gli interpreti ci sono Adam Scott, Zach Cherry, Britt Lower, Tramell Tillman, Jen Tullock, Dichen Lachman, Michael Chernus, John Turturro, Christopher Walken e Patricia Arquette. Severance, in italiano Scissione, riflette su un grande interrogativo dei nostri tempi: è possibile separare la vita lavorativa da quella privata? Il protagonista, un dipendente della Lumon Industries, è sottoposto ad un programma molto particolare, quasi una separazione chirurgica tra la vita privata e quella personale. Un racconto che chiaramente si pone come critica sociale, in chiave distopica. La serie, considerata da molti un vero capolavoro, è una piccola opera d’arte già dalla sigla di testa in cui è mostrata la tensione fra le due esistenze del protagonista, un uomo che come tutti noi è alla disperata ricerca di un equilibrio. A firmare la creatività dei titoli di testa è il 3D artist berlinese Extraweg, al secolo Oliver Latta, specializzato nella modellazione di corpi ‘gommosi’ in CGI e la cui opera Human Paste non molto tempo fa ha fatto parecchio discutere sui social.

MIGLIOR PROGRAMMA TV – ARTBOX – LA7

ArtBox La7

ArtBox La7

Un magazine dedicato all’arte e alla cultura tra mostre e luoghi da scoprire, in seconda serata, con cadenza settimanale, su La7, che ha ereditato il format già consolidato da Sky Arte. L’ultima stagione del programma – in palinsesto fino a luglio 2023 – curato dalla milanese 3D Produzioni ha puntato sul rinnovamento senza perdere la cifra stilistica che dall’inizio ha determinato il buon esito di una comunicazione in equilibrio tra divulgazione e approfondimento, tra interviste ad artisti e curatori, visite ai musei, recensioni, dietro le quinte del mondo dell’arte. E così si è rivelata efficace la decisione di scommettere su Roberto Celestri, giovane videomaker e content creator d’arte seguito da oltre 300mila followers, qui titolare della rubrica InstART, che conduce alla scoperta di luoghi poco conosciuti d’Italia con l’approccio immediato dell’art influencer. Ma si è scelto di dare spazio, meritoriamente, anche all’editoria, protagonista della rubrica Arte vita in libreria, con la parentesi dedicata alle novità editoriali legate all’arte, raccontate dalla viva voce dei loro stessi autori. Un modo intelligente di portare l’arte in tv, senza intellettualismi ingombranti, centrando l’attenzione su grandi mostre ed eventi internazionali – come Documenta 15 a Kassel – ma esplorando al contempo i risvolti meno illuminati del settore.

MIGLIOR PODCAST – FRIGO

Podcast Frigo

Podcast Frigo

Voci, suoni, musiche, atmosfere dei favolosi anni ’80 (ma anche dei turbolenti anni ’70). C’è tutto questo e molto di più in Frigo, la nuova serie di podcast prodotta da CHORA, la podcast company italiana, fondata nel 2020 da Guido Maria Brera, Mario Gianani, Roberto Zanco e Mario Calabresi che la dirige con un taglio narrativo nuovo: al suo attivo ha più di 90 serie pubblicate con ascolti medi mensili che si attestano oltre i 2,2 milioni. Nel 2021 è stata fondata la Chora Academy, scuola per diventare podcaster. Tornando a Frigo, protagonista del podcast è Frigidaire, “la più creativa, esplosiva e imprevedibile delle riviste italiane che nasce il 28 ottobre 1980 ed esce in edicola al prezzo di duemila lire”, recita la voce narrante Nicolò Porcelluzzi, autore delle 6 puntate che ne raccontano il dietro le quinte pieno di aneddoti curiosi. Come la poco ortodossa “performance” di uno dei suoi fondatori, il fumettista Andrea Pazienza, sul palco di Lucca Comics durante la presentazione del primo numero. Un amarcord da scoprire.

MIGLIOR UFFICIO STAMPA – LARA FACCO

Lara Facco

Lara Facco

Miglior ufficio stampa 2022 e anche “asso pigliatutto” per la quantità di eventi, istituzioni, progetti al suo arco, Lara Facco si distingue non solo per la qualità della comunicazione ma anche per la capacità di accompagnare i progetti culturali nel loro svolgimento. E anche di crearne di propri: tra questi, nei tempi trascorsi di pandemia, la newsletter Telescope, o la partecipazione al progetto Radio GAMeC su Clubhouse, favorendo la circolazione di contenuti e idee.

MIGLIORE AZIENDA – MARAZZI

Joan Fontcuberta, Curiosa Meravigliosa, opera d’arte pubblica permanente, Reggio Emilia

Joan Fontcuberta, Curiosa Meravigliosa, opera d’arte pubblica permanente, Reggio Emilia

L’Emilia-Romagna si segnala come sempre per la qualità della committenza e del sostegno all’arte e la cultura contemporanea. Tra le aziende che maggiormente si sono distinte nel 2022 c’è Marazzi, marchio leader nel settore della ceramica, che ha prestato materiali, skills, competenze e risorse alla realizzazione dell’opera Curiosa Meravigliosa di Joan Fontcuberta, a Reggio Emilia e del pavimento della mostra Metamorfuoco alle Gallerie Estensi di Modena, persona le di Simon Starling. Ha inoltre sostenuto il film Infinito. L’Universo di Luigi Ghirri, docufilm di Matteo Parisini dedicato al noto maestro della fotografia, che a partire da Reggio Emilia ha girato le sale cinematografiche italiane. Menzione anche a Mutina, azienda ceramica di Fiorano Modenese, per il progetto speciale di Nathalie du Pasquier nella metropolitana di Brescia.

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Redazione

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