20 anni di 5 Continents Editions, casa editrice d’arte italiana

Fondata dal belga Eric Ghysels è tra le più raffinate case editrici d’arte attive in Italia. Nell’intervista la storia, la nascita, gli aneddoti. E il futuro di questa realtà

Originario di Bruxelles, ma di stanza a Milano da oltre due decenni, la “mente” di 5 Continents Editions, Eric Ghysels, ne ripercorre la storia a vent’anni dalla sua fondazione a Milano. Fra titoli immancabili e sogni nel cassetto.

Raccontami com’è nata la casa editrice. Immagino fosse una tua passione sin da ragazzo, anche per le tue frequentazioni con il mondo dell’arte avvenute grazie a tuo papà Jean-Pierre, scultore.
Immagini bene, crescere a fianco di un padre scultore, allievo di Ossip Zadkine all’Académie de la Grande-Chaumière (Parigi) ‒ dove sono passati artisti rinomati come Alberto Giacometti, Alexander Calder, Isamu Noguchi, Germaine Richier, Louise Bourgeois e pittori come Fernand Léger, Joan Miró, Balthus, Amedeo Modigliani, Zao Wou-ki e altri ‒ ha orientato la mia passione e il mio interesse per l’Arte con una “A” maiuscola. In effetti, sia mio padre che mia madre – armena di madre, dal cognome Ipekian, ovvero “figlia di seta”, grande specialista e appassionata di tessuti antichi –, lei grande collezionista di gioielli etnici provenienti dall’Africa, dall’Asia, dall’Oceania e dalle Americhe, mi hanno aperto gli occhi al nostro pianeta Terra, alla nostra madre natura ‒ la più bella forma di arte! ‒ e all’arte in generale sotto tutte le sue forme e attraverso le latitudini dei cinque continenti.

Tutto questo ti ha spinto a fondare anzitutto una galleria d’arte.
Dopo una moltitudine di viaggi nel mondo, una laurea in storia dell’arte e archeologia con specializzazione in arte extraeuropea, ho aperto nel 1990, nella mia città natale Bruxelles, una galleria del nome di Ethnographie des 5 Continents. Non lo sapevo, ma è stato il primo passo verso la futura casa editrice.
Sul finire del 1995, un incontro del tutto casuale a Bruxelles con la mamma dei miei due figli mi ha spinto a chiudere la galleria, a studiare la lingua di Dante in tre settimane, a migrare a Milano e a cercare lavoro presso la Franco Maria Ricci Editore come grafico, senza aver mai tenuto una matita in mano o studiato minimamente la grafica, la tipografia o le arti grafiche. Purtroppo o fortunatamente, mi propose una funzione più “commerciale” che editoriale.

Com’è andata la collaborazione con Franco Maria Ricci? Come si è poi sviluppato il tuo lavoro?
Dopo sei mesi di collaborazione intensa, professionalmente e umanamente straordinaria, ricevetti un’offerta da Skira di diventare responsabile dell’ufficio storico ginevrino e del dipartimento commerciale estero. Una funzione, questa, che mi permise di entrare in contatto con artisti, collezionisti e istituzioni museali pubbliche e private di tutto il mondo. La mia esperienza con il gruppo durò sei anni, con loro “imparai il mestiere” al punto che, vent’anni fa, mi sentii forte al punto di aprire la mia casa editrice. Esattamente il 5 febbraio 2002 nasceva a Milano, in via Savona 55, la 5 Continents Editions.

Bronzi di Riace (5 Continents Edition, Milano 2022)

Bronzi di Riace (5 Continents Edition, Milano 2022)

LA STORIA DI 5 CONTINENTS EDITIONS

Quali erano i punti nevralgici del tuo progetto?
Volevo una casa editrice di libri d’arte internazionale per trasmettere l’arte e la bellezza, fondata su un’altra parola chiave, oggi quasi in via di estinzione: l’etica. La vita dell’editore d’arte, per me, rappresenta la “missione” di trasmettere!
Già dopo pochi anni di attività, mi ero reso conto di quanto il mestiere dell’editore d’arte fosse simile a quello del fotografo, dell’architetto d’interni, dello scultore o del gallerista. Per creare un progetto è necessario, infatti, predisporre nello spazio (pagina, pellicola, stanza, studio, galleria) un “elemento” o più elementi (titoli, saggi, didascalie, immagini ecc.) cercando l’armonia, l’equilibrio, affinché nei libri poi, titoli, testi, tipografia, immagini trovino nella forma bidimensionale della carta la possibilità di narrare una storia. Accade anche che la composizione di tutti questi elementi, in progetti editoriali di grande qualità e ricerca, diventi una musica quasi perfetta!

Quanti libri sono nati in questi primi due decenni?
Abbiamo pubblicato circa 600 titoli e 950 edizioni in diverse lingue con la grande professionalità, la passione e l’entusiasmo dei nostri collaboratori e fornitori… i nostri migliori clienti!

Omar Victor Diop (5 Continents Editions, Milano 2021)

Omar Victor Diop (5 Continents Editions, Milano 2021)

L’EDITORIA ITALIANA SECONDO ERIC GHYSELS

Parlami dell’attuale panorama editoriale italiano. È complesso lavorare qui? Le istituzioni sostengono il vostro lavoro?
I libri raccontano storie per prendersi cura degli altri, Jonathan Safran Foer lo fa scrivendo romanzi, noi con i nostri libri d’arte curiamo l’anima dei nostri lettori nutrendola di bellezza, di luoghi, oggetti e culture sconosciuti.
Ora, per risponderti, siamo una casa editrice internazionale con sede a Milano, distribuiamo i nostri libri in tutto il mondo e i nostri lettori ci leggono in edizioni in lingue diverse. Certamente, per via della mia origine belga ed essendo nato da genitori che già nel 1959 circumnavigavano la terra su una Due Cavalli, come editore vengo riconosciuto soprattutto all’estero, ma da qualche anno raccolgo molte soddisfazioni, insieme alla mia piccola casa editrice indipendente, nel vostro Paese, che mi ha accolto più di venticinque anni fa.

Ma qual è nel concreto la situazione dell’editoria a queste latitudini?
Come sappiamo il libro è un buon “compagno”, anche se in l’Italia non è che se ne vendessero molti. Con il Covid le vendite di libri hanno iniziato a salire, la quarantena ci ha regalato più tempo per noi e quindi anche per i libri. Purtroppo il post Covid, i rincari causati dalla guerra in Ucraina e la carta che ha toccato prezzi stellari hanno provocato una flessione rispetto al boom dello scorso anno.
La mia casa editrice a oggi ha pubblicato in vent’anni oltre seicento libri d’arte e cataloghi di mostre, collaborando con più di cento istituzioni italiane e internazionali, dal Musée du Louvre di Parigi al MoMA di New York, dal MAXXI di Roma fino al Guggenheim di Abu Dhabi.
Direi che in Italia siamo presenti con un 25% delle nostre pubblicazioni, accanto ai libri dedicati alle arti extraeuropee, sono sempre più numerose le presenze che spaziano dall’arte antica a quella moderna e contemporanea, in particolare alla fotografia, passando attraverso l’Art Brut e l’archeologia, le arti decorative fino al mondo della moda, del design, e questo ci sta facendo conoscere e apprezzare anche nazionalmente. A settembre è in uscita il catalogo dei nostri primi vent’anni, dove sono orgoglioso di presentare altri importanti anniversari culturali e relative pubblicazioni anche italiane, come i cinquant’anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, che conferma la collaborazione con un grande fotografo come Luigi Spina e ne inizia una con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Con Spina collaboriamo da tempo sui progetti di fotografia per il Museo Archeologico di Napoli e il Museo Gypsotheca Antonio Canova.
5 Continents Editions pubblicherà, in autunno, i tre volumi su Pier Paolo Pasolini che accompagneranno il grande progetto espositivo Pier Paolo Pasolini. Tutto è santo con le mostre previste a Roma al MAXXI, a Palazzo Barberini e al Palazzo delle Esposizioni, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario pasoliniano.
Tra le pubblicazioni più recenti, vorrei anche ricordare il volume di Micol Forti Maria Lai. Ricucire il dolore. Tessere la speranza, realizzato in collaborazione con la Fondazione e l’Archivio Maria Lai, che si aggiunge ad altre tre pubblicazioni dedicate all’artista.

Qual è il libro che vorresti fare e non hai ancora fatto? Insomma, il tuo sogno nel cassetto.
Molto difficile rispondere a questa domanda, per me un libro è come la nascita di un “bambino”, tanti dei nostri libri vedono la loro genesi da un incontro casuale tra “esseri umani”; diciamo che sono in “attesa” ogni mattina di essere colpito da meteore celesti che annunciano il prossimo “figliolo”! Nel campo dell’arte, uno dei temi che mi emoziona tanto è l’Arte come Natura.
L’Arte della Natura è fonte di ispirazione per tanti artisti, un nostro libro intitolato Blossfeldt. Les Essentielles ha in questo senso suscitato tanta attenzione. Il lavoro di Karl Blossfeldt rimane per me uno dei miei straordinari colpi di fulmine. Sogno di creare una collana a partire da due titoli che ho già pubblicato, Graines e Coquillages di Paul Starosta, titoli esauriti e che vedranno la ristampa presto.
Citerei un paio di pubblicazioni che non ho avuto ancora modo di realizzare e di cui aspetto l’occasione, un grande libro sull’arte romanica e uno sulla scultura egizia. Per entrambi i progetti chiederei la partecipazione del mio compagno di strada e grande fotografo, Luigi Spina, nominato da Artribune come miglior fotografo dell’anno 2020 e tra i tredici finalisti del 73esimo Premio Michetti. Vi svelo invece una novità assoluta, il sogno di una vita che sta nascendo: lanceremo per l’autunno del 2023 il volume Interno Pompeiano, risultato di una campagna fotografica enciclopedica di Luigi Spina, realizzato in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei.

Lorenzo Madaro

https://www.fivecontinentseditions.com/

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Lorenzo Madaro

Lorenzo Madaro

Lorenzo Madaro è curatore d’arte contemporanea e, dal 2 novembre 2022, docente di ruolo di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia delle belle arti di Brera a Milano. Dopo la laurea magistrale in Storia dell’arte all’Università del Salento ha conseguito il master…

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