Intervista a Maurizio Cattelan sul futuro (con consigli per giovani artisti)

“Il futuro? È da chiedere ai Simpson”. Cattelan a tutto campo per la rubrica Futuro Antico che fa domande sul domani ai grandi personaggi della cultura e della creatività

Si parte con i riferimenti ispirazionali, passando dal genius loci, fino a pronosticare tre idee per il futuro. A parlare è l’artista Maurizio Cattelan. Nato a Padova nel 1960, è uno degli artisti più apprezzati e controversi nel mondo dell’arte. Le sue opere, che prendono forma da oggetti e persone del mondo reale, costituiscono il frutto di una operazione dissacrante nei confronti di arte e istituzioni. Ecco cosa ci ha raccontato, tra un Bloody Mary, un Martini e una banana con un po’ di scotch.

Toiletpapers, Immersive Exhibition, indian design
Toiletpapers, Immersive Exhibition, indian design

Quali sono i tuoi riferimenti ispirazionali nell’arte?
A Omero le sue muse, a noi tutto il resto.
Olio extravergine colato su bruschetta. 
Collant otto denari abbracciano caviglie di donna. 
Turists II (Duane Hanson) e turisti veri alla fontana di Trevi.
 Le gemelle dell’Overlook Hotel.
Le mani di Yubaba nella città incantata di Miyazaki
Bourdin, Araki, Newton e foto di famiglia. 
Scale di Tallon, Pedus di Oelke. 
Tovaglie Sangallo, velluto verde, boxer Natalizi. 
Poster in stile art Deco, copertine di Playboy, lettere e francobolli. 
Ciuffetti di sedano nel Bloody Mary, tre olive nel Martini. 
“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”, (Dante).
Libri da tavolino, di cucina, grandi classici e Topolino
Cole e Sinatra. La radio in macchina, CD e giradischi. 
Tutto il teatro, anche i musical. 
Paralumi in stile liberty e pavimenti a scacchi.
La scuola di Atene (Raffaello).
Segni dell’abbronzatura, Spaghetti, Scatole di sardine Comur. 
La Medusa di Rubens, Caravaggio e Versace. 
Palazzi di Hong-Kong, luci di Manhattan, prato di casa. 
Studio54. Dolce Vita, Vita Lenta e Vita. 
Una banana, dello scotch e molto altro.

Maurizio Cattelan
Maurizio Cattelan

Qual è il progetto che ti rappresenta di più? Puoi raccontarci la sua genesi?
Alla stampa Achille non avrebbe mai raccontato del suo tallone. Togliendomi dall’impiccio della risposta, fortuna vuole che l’ultima mostra di TOILETPAPER al Nita Mukesh Ambani Cultural Center a Mumbai, racconti con spirito più di un decennio di progetti ai quali sono legato. La loro genesi? Ineffabile e nascosta nell’insieme d’ispirazioni latenti e in continuo divenire che trovano realizzazione per allineamento di stelle.

Che importanza ha il Genius Loci all’interno del tuo lavoro?
Il Genius Loci rompe il ghiaccio ad un primo appuntamento tra spettatore e opera. La sua presenza non è scontata ma quando c’è, il chiacchiericcio al tavolo di quei due andrà avanti fino a notte fonda.

Quanto è importante il passato per immaginare e costruire il futuro? 
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma ci dice la fisica. Saremo allora anche un po’ ciò che siamo stati e per questo mi curo di più di ciò che sono ora. 

Toiletpapers, Immersive Exhibition, indian design
Toiletpapers, Immersive Exhibition, indian design

Quali consigli daresti ad un giovane che voglia intraprendere la tua strada?
Studio, grinta, passione, ingegno, voglia di fare, tenacia, curiosità e un po’ di fortuna, sono indicazioni uguali per tutti. Peccato che per le strade di vita Google maps ancora non funzioni; non ci resta che ricalcolare il percorso a modo nostro. 

In un’epoca definita della post-verità, ha ancora importanza e forza il concetto di sacro? 
Socrate gongolando ti chiederebbe cos’è la verità. Ogni epoca sembra essere quella in cui è vero non ciò che è vero ma ciò che si dice. Basterà ascoltare con giudizio per non tornare a credere che la terra sia piatta al primo tweet virale. In questo contesto il concetto di sacro come forza interiore della propria fede, convinzioni o principi è un tappo che filtra, assieme al buonsenso, i rumori esterni. 

Come immagini il futuro? Sapresti darci tre idee che secondo te guideranno i 

prossimi anni?
Il futuro è solo da chiedere ai Simpson, le mie sono semplici speranze.

Marco Bassan

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Marco Bassan

Marco Bassan

Curatore d’arte contemporanea, fondatore di Spazio Taverna. Ha curato progetti per istituzioni quali il MAECI, Fondazione CDP, CONAI, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Parco Archeologico dell’Appia. Nel 2023 ha consegnato la tesi di dottorato presso Roma Tre…

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