Futuro Antico. Intervista alla storica dell’arte Francesca Cappelletti

Esperta di Caravaggio e direttrice della Galleria Borghese, Francesca Cappelletti è una sostenitrice dello studio e della ricerca per comprendere il mondo. Insieme al valore della generosità

Nata a Roma nel 1964, Francesca Cappelletti è storica dell’arte moderna. Esperta di Caravaggio, è professoressa ordinaria all’Università di Ferrara e direttrice scientifica della Fondazione Ermitage Italia. Dal 2020 è direttrice della Galleria Borghese.

Intervista a Francesca Cappelletti

Quali sono i tuoi riferimenti ispirazionali nell’arte?
Ho sempre insegnato all’università e, da due anni, dirigo un museo. I miei riferimenti sono sempre a chi ho ascoltato, a scuola e all’università, dalla maestra delle elementari, la signora Maria Cutini, che mi ha insegnato a scrivere, in poi. Ho pensato a loro quando ho messo a fuoco i miei punti di riferimento per la direzione della Galleria Borghese: ricerca, conversazione, generosità. Mai smettere di studiare, di ascoltare gli altri, di impegnarsi in una relazione attiva con le persone e le istituzioni.

Qual è il progetto che ti rappresenta di più? Puoi raccontarci la sua genesi?
Anche se ho molti progetti in corso ai quali tengo moltissimo – dalle prossime mostre, che hanno sempre alla base un approfondito progetto di ricerca, alla pubblicazione dei cataloghi generali della Galleria, davvero un’impresa, anche per il modello impegnativo con cui ci confronteremo, il catalogo di Paola della Pergola, che resiste dal 1959 – quello che considero più significativo è Les bas-fonds du baroque – I bassifondi del barocco. È nato nel 2013-2014, da una rilettura della Roma post caravaggesca e ha portato a un’interpretazione nuova della presenza a Roma di tanti giovani artisti stranieri. È stato un lavoro condiviso fin dall’inizio e in tutte le sue fasi con Annick Lemoine, collega e amica. C’è tutto in questo progetto: studiare, rinnovare, condividere. E anche ridere.

Che importanza ha per te il Genius Loci all’interno del tuo lavoro?
È il punto di partenza, ineludibile. Senza Roma, come si fa? Ad avere idee, a realizzarle, a capire. Tutte le mostre della Galleria Borghese, per esempio, partono dalle collezioni. Meraviglia senza tempo, sulla pittura su pietra, ha fatto conoscere a un pubblico vasto ed entusiasta oggetti quasi dimenticati. Anche questo è stato un progetto corale, di tutto il museo, curato insieme a Patrizia Cavazzini, altra collega e amica.

Meraviglia senza tempo, installation view Ph. A. Novelli © Galleria Borghese
Meraviglia senza tempo, installation view Ph. A. Novelli © Galleria Borghese

Passato e futuro secondo Francesca Cappelletti

Quanto è importante il passato per immaginare e costruire il futuro?
Credi che il futuro possa avere un cuore antico? Conservare la memoria, almeno nell’ambito del museo, che ha questa vocazione, è una necessità, ma bisogna dare alla tradizione una funzione attiva, come ha scritto Baxandall, rivedendo il concetto di “influenza” del passato.  Come studiosa il mio oggetto è il passato, ma come guida di un’istituzione non faccio altro che progettare e pensare a domani, a come portare in maniera comprensibile e vitale il patrimonio culturale nel futuro.

Quali consigli daresti a un giovane che voglia intraprendere la vostra strada?
Studiare.

In un’epoca definita della post-verità, ha ancora importanza e forza il concetto di sacro?
Posso dire che è una domanda un po’ inutile? Il sacro è connesso alla condizione umana, indipendentemente dai tempi. Quando ci sembra che stia sparendo forse sta solo cambiando oppure è un problema di geografia invece che di storia. Da qualche parte c’è il nostro concetto di sacro (il mio sta davanti alla Deposizione di Raffaello alla Galleria Borghese), altrove se ne crea un altro. Vuoi un po’ di bibliografia?

Come immagini il futuro? Sapresti darci tre idee che secondo te guideranno i prossimi anni?
Questa risposta la so! Sono proprio tre: la ricerca, la conversazione e la generosità.

Ludovico Pratesi

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Ludovico Pratesi

Ludovico Pratesi

Curatore e critico d'arte. Dal 2001 al 2017 è stato Direttore artistico del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro Direttore della Fondazione Guastalla per l'arte contemporanea. Direttore artistico dell’associazione Giovani Collezionisti. Professore di Didattica dell’arte all’Università IULM di Milano Direttore…

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