I dimenticati dell’arte. Storia di Angelo Biancini da Castel Bolognese al mondo

I Musei Vaticani hanno dedicato alle sue opere un’intera sala, e le sue sculture sono presenti in diverse città italiane ed estere, da Roma a Chicago, da Verona a Buenos Aires. Angelo Biancini (1911-1988), chiamato dagli amici Anzulè, aveva dimostrato fin da bambino la passione per la scultura, tanto che il padre lo iscrisse al corso al corso di […]

Musei Vaticani hanno dedicato alle sue opere un’intera sala, e le sue sculture sono presenti in diverse città italiane ed estere, da Roma a Chicago, da Verona a Buenos Aires. Angelo Biancini (1911-1988), chiamato dagli amici Anzulè, aveva dimostrato fin da bambino la passione per la scultura, tanto che il padre lo iscrisse al corso al corso di ebanisti e intagliatori alla Regia Scuola di arti e mestieri ad Imola, vicino al paese natale di Angelo, Castel Bolognese. È in questo luogo che, nel 1999, sarà istituito, in collaborazione con la famiglia Biancini, un museo all’aperto con molte opere del Maestro; nel 2021, nel 110° anniversario della sua nascita, il museo all’aperto è stato rinnovato, mappato ed è stato denominato MaAB (Museo all’aperto Angelo Biancini). Oggi conta oltre 30 opere sul territorio, in locali interni o in esterna, tutti con didascalie che permettono di poter fruire delle informazioni sull’opera, attraverso un’app scaricabile gratuitamente.
A diciotto anni, Mancini si trasferì a Firenze dove si iscrisse al Regio Istituto d’Arte e frequentò lo studio dell’artista Libero Andreotti, che suggeriva ai suoi allievi di ispirarsi alla natura. 

L’arte di Angelo Biancini

Dotato di notevole talento, Biancini trasformò un ex convento nel suo primo atelier, dove cominciò a lavorare prima con la maiolica e poi con la creta, prima di passare alla scultura vera e propria: tra le sue prime opere un intenso ritratto della moglie Dina e la scultura La Luzcha, presentata alla Biennale di Venezia nel 1934, l’anno del suo diploma in Accademia, mentre l’anno seguente realizzò la scultura in marmo Atleta vittorioso, oggi esposta allo Stadio dei Marmi nella capitale. Nel 1937 andò a vivere a Laveno, per rilanciare la Società Ceramica Italiana, collaborando col direttore artistico Guido Andlovitz: tre anni dopo l’azienda vinse il premio per le Ceramiche Artistiche alla Triennale di Milano. Sempre più vicino a soggetti religiosi, Biancini eseguì una serie di opere di rilievo, come il pannello in ceramica, smaltato da Anselmo Bucci, intitolato Annunciazione, con il quale vinse il Premio “Faenza” nel 1946, o il bassorilievo Gesù tra i dottori, premiato nel 1957. Molte le opere monumentali, frutto di commissioni prestigiose, come i rilievi per la nuova Basilica di Nazareth (1959) , il baldacchino del Tempio dei Martiri Canadesi a Roma (1961) e le sculture per l’Ospedale Maggiore di Milano (1964), senza dimenticare le sculture eseguite per la chiesa dell’Autostrada del Sole allo svincolo di Firenze, per l’Hospitium di Camaldoli e per la sede della FAO a Roma. 

Angelo Biancini, Storie di San Paolo, Musei Vaticani
Angelo Biancini, Storie di San Paolo, Musei Vaticani

La sala ai Musei Vaticani

Nel 1973 gli fu dedicata una sala personale nella Collezione d’Arte Moderna Religiosa dei Musei Vaticani, che riunisce 21 sculture, in ceramica e bronzo. Ma nonostante queste importanti committenze, l’artista rimase sempre legato a Castel Bolognese, che gli ha dedicato un museo all’aperto, inaugurato nel 1995, che documenta il suo intero percorso, dagli anni ’30 fino alla morte. “Hai guardato, toccato e vissuto il tuo amato paese e lo hai vestito con le tue opere di una luminosa quiete. La tua vita e la tua interiorità, traboccanti di figure agili, immagini vive, pensieri pensanti, sguardi profondi, ascolto sincero, dura fatica, ti hanno accompagnato nella realizzazione di opere straordinarie”, ha scritto Oreste Diversi. La sua memoria è custodita dall’Archivio Biancini, consultabile dal sito.

Ludovico Pratesi 

www.angelobiancini.com 

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Ludovico Pratesi

Ludovico Pratesi

Curatore e critico d'arte. Dal 2001 al 2017 è stato Direttore artistico del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro Direttore della Fondazione Guastalla per l'arte contemporanea. Direttore artistico dell’associazione Giovani Collezionisti. Professore di Didattica dell’arte all’Università IULM di Milano Direttore…

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