I dimenticati dell’arte. Corrado Feroci, scultore osannato in Thailandia

Nato a Firenze, lo scultore Corrado Feroci trovò la fama in Thailandia, cambiando nome e diventando Silpa Bhirasri. A lui si deve la fondazione della prima Accademia di Belle Arti nel Paese asiatico

La sua fortuna è stata di vincere un concorso bandito dal regno del Siam nel 1922 per artisti capaci di disegnare monete e medaglie. Allora Corrado Feroci (Firenze, 1892 ‒ Bangkok, 1962), nato a Firenze dall’anarchico Arturo Feroci, che gestiva una mescita di vino, e da Santa Papini, aveva trent’anni e una vita davanti a sé, quindi decise di partire per l’Oriente, inorgoglito dal fatto di essere stato scelto tra 200 partecipanti e consapevole che il suo stile sarebbe dovuto cambiare per adattarsi a un nuovo contesto. Cosa aveva alle spalle? L’insegnamento di scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove si era diplomato nel 1914, e alcune opere di una certa rilevanza, tra le quali spicca il Monumento ai Caduti a Portoferraio (1922).

Corrado Feroci, Monumento funebre a stele, Cimitero delle Porte Sante, Firenze. Courtesy Catalogo generale dei Beni Culturali, CC BY 4.0

Corrado Feroci, Monumento funebre a stele, Cimitero delle Porte Sante, Firenze. Courtesy Catalogo generale dei Beni Culturali, CC BY 4.0

CORRADO FEROCI E LA THAILANDIA

Poco tempo dopo essere giunto a Bangkok, arrivò la prima commissione: il busto del sovrano Rama VI Vajiravudh, che fu un insuccesso, probabilmente perché basato solo su fotografie. La carriera di Feroci sembrava essere partita con il piede sbagliato, ma l’artista venne salvato grazie all’intercessione del principe Naris, storico dell’arte, artista e zio del re, che s’interessò a Corrado e gli chiese a sua volta un ritratto dal vivo. Corrado non sbagliò e il busto in gesso di Naris fu molto ammirato e servì a convincere il re a farsi ritrarre. Nel 1929 arrivò un’altra commissione: la statua del Re Rama I, leader del Siam tra il 1782 e il 1809, per commemorare il 1500esimo anniversario della fondazione di Bangkok. L’opera era stata disegnata da Naris ma Feroci fu incaricato della sua esecuzione: dopo aver realizzato il bozzetto decise di farla fondere in bronzo in Italia. Una scelta vincente: portata a termine nel 1930 e alta quasi 5 metri, l’opera venne collocata all’ingresso del primo grande ponte di Bangkok, il Memorial Bridge.

Corrado Feroci, Democracy Monument, Bangkok, 1939

Corrado Feroci, Democracy Monument, Bangkok, 1939

IL SUCCESSO DI SILPA BHIRASRI

Il successo ottenuto permise a Feroci di avere il rinnovo del suo contratto con il governo siamese senza limiti temporali. Così Corrado cominciò a insegnare ai giovani artisti locali teoria e tecnica della scultura occidentale nel dipartimento di belle arti del regno. Nel 1932, con un colpo di Stato, terminava la monarchia assoluta nel Siam; a partire dall’anno seguente Feroci iniziò a organizzare il corso di studi della scuola di belle arti, dedicato alla storia dell’arte occidentale e thailandese, secondo fondamenti teorici espressi nell’articolo Modern sculpture and painting in Siam, pubblicato nel Silpakorn Journal nel 1938. Da quel momento Feroci divenne un punto di riferimento per l’arte del Paese: l’anno seguente il primo ministro Luang Pibul Songgram, che aveva cambiato il nome del Siam in Thailandia, gli commissionò il Monumento alla Democrazia, nella Rajadamnern Avenue, per celebrare la vittoria sulla monarchia assoluta. Nel 1943 Feroci fu arrestato dai giapponesi, che avevano occupato la Thailandia, ma dopo aver preso il nome Silpa Bhirasri, venne rilasciato e l’anno seguente divenne cittadino thai. Nel frattempo la scuola di belle arti era stata trasformata in università con il nome di Silpakorn University, dove Bhirasri era considerato una sorta di divinità in quanto padre dell’arte moderna thailandese e fautore di una grande quantità di mostre nazionali dedicate ai giovani artisti. “Per questa forma di ‘liberazione’, che per la cultura fiorentina di Feroci era assolutamente naturale, il mondo artistico di qui gli è estremamente grato e ha fatto di Silpa Bhirasri il nume tutelare dell’arte moderna thailandese”, scriveva Tiziano Terzani. Oggi nel cortile dell’università, una delle più importanti della Thailandia, gli studenti si inginocchiano e lasciano offerte davanti alla sua statua, mentre nel giorno del suo compleanno, il 15 settembre, in mezzo alle corone di fiori compaiono anche alcuni piatti di spaghetti, per ricordare le origini italiane di Silpa Bhirasri.

Ludovico Pratesi

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Ludovico Pratesi

Ludovico Pratesi

Curatore e critico d'arte. Dal 2001 al 2017 è stato Direttore artistico del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro Direttore della Fondazione Guastalla per l'arte contemporanea. Direttore artistico dell’associazione Giovani Collezionisti. Professore di Didattica dell’arte all’Università IULM di Milano Direttore…

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