20 anni e non sentirli: a Torino si festeggia il C2C Festival

Tutto pronto per la celebrazione del ventennale di C2C festival (un tempo Club To Club), l’ormai storica rassegna di musica avant-pop che dal 2002 anima la città di Torino. La nuova edizione va ben oltre i confini musicali. Già sold out, il festival si svolgerà dal 3 al 6 novembre in tre luoghi emblematici della città

Ebbene sì, anche se non li dimostra, C2C Festival compie vent’anni: un traguardo importante che la manifestazione torinese, collettivamente riconosciuta come una delle più apprezzate realtà europee dedicate alla musica elettronica ed avant-pop, è riuscita a raggiungere nonostante le numerose difficoltà di questi ultimi due anni. Fondato nel 2002 dapprima come Club To Club, con l’intenzione di creare una vera e propria rete sociale basata sulla diffusione della cosiddetta clubculture, C2C è oramai diventato un indiscutibile punto di riferimento culturale non solo per la città di Torino ma anche e soprattutto per quegli estimatori di musica contemporanea – nazionali e non – sempre alla ricerca di nuove sonorità da esplorare. 

Un lungo percorso che ha portato nel capoluogo piemontese grandi sperimentatori internazionali della musica contemporanea quali Thom Yorke, Aphex Twin, Kraftwerk, Jeff Mills, Swans e Flying Lotus, giusto per citarne alcuni.   

Presentata il 18 ottobre nella sala azzurra del Padiglione 3 di Lingotto Fiere, e introdotta dal conduttore radiofonico Carlo Pastore in dialogo con l’ideatore del festival Sergio Ricciardone, la nuova edizione della rassegna continua a guardare al futuro volgendo inevitabilmente anche qualche sguardo al suo passato.

C2C: UN FESTIVAL SENZA GENERE

Ad annunciare il nuovo ritorno di C2C è la sua stessa identità grafica, a opera di Studio Grand Hotel, sintetizzata perfettamente attraverso il simbolo di una figura alata che, dalle parole dello stesso Ricciardone: “Rappresenta per noi l’urgenza di rimettere al centro il futuro del corpo, la sua libertà, la necessità di aggregarsi, la danza e l’educazione all’ascolto”. Un’immagine fluida in grado di suggerire anche uno sconfinamento di generi e territori in quanto portavoce di un progetto che non guarda né esclusivamente a un unico filone musicale né tantomeno a una sola disciplina artistica. Oltre alla consueta collaborazione con OGR, e ai rinnovati appuntamenti con la Fondazione Sandretto, quest’anno C2C ha in serbo numerose sorprese che fungono da veri e propri contatti con l’arte contemporanea. Una contaminazione sempre più presente che coinvolgerà non solo gli spazi interni di Lingotto (come testimonieranno gli allestimenti all’avanguardia dei rispettivi stage, l’installazione del collettivo milanese Anonima/Luci all’interno della Sala Rossa e una suggestiva coreografia di laser che dal boulevard collegherà virtualmente il padiglione 1 con il padiglione 3) ma anche quelli esterni come ad esempio la Pista della Pinacoteca Agnelli il cui accesso gratuito sarà consentito a tutti i possessori di biglietto del festival.

LE SEDI E IL PROGRAMMA DI C2C

Con un’affluenza di 35mila persone provenienti da 40 paesi di tutto il mondo (che, fatta eccezione per gli appuntamenti conclusivi di domenica 6 novembre, hanno di fatto reso il festival già sold out), C2C aprirà le danze giovedì 3 novembre con le performance di Arca, Aya e Lyra Pramuk per poi concludersi la domenica successiva nella stessa location. Un tour de force che vedrà alternarsi sui palchi 35 artisti di 14 nazionalità diverse – di cui 10 invitati nuovamente al festival in quanto emblematici rappresentatori della musica del futuro – con un totale complessivo di 31 show dei quali 13 debutti e 12 esclusive italiane: un evento prorompente che vedrà la partecipazione di DJ, producer e interpreti del calibro di Autechre, Caterina Barbieri, Caribou, Elena Colombi, Kode9, Nu Genea e Jamie xx.

“Ospiti d’eccezione”, di questa edizione così ricca e speciale, i compianti Franco Battiato e Sophie (invitati rispettivamente nel 2014 e nel 2019) la cui presenza riecheggerà per tutta la durata del festival.

Valerio Veneruso

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Valerio Veneruso

Valerio Veneruso

Esploratore visivo nato a Napoli nel 1984. Si occupa, sia come artista che come curatore indipendente, dell’impatto delle immagini nella società contemporanea e di tutto ciò che è legato alla sperimentazione audiovideo. Tra le mostre recenti: la personale RUBEDODOOM –…

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