Miart 2022. I migliori stand della fiera di Milano secondo Artribune

Una selezione dei migliori espositori della 26esima edizione della fiera d’arte contemporanea fiore all’occhiello dell’Art Week milanese da vedere nel weekend

Si apre la 26esima edizione di miart – fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, che dal 1 al 3 aprile 2022 occupa gli spazi di Fiera MilanoCity. Ecco i dieci stand (più uno), tra i 150 presenti, che per Artribune devono essere visti.

– Giulia Giaume

GALLERIA MAGAZZINO A MIART

miart 2022, galleria Magazzino, ph irene fanizza

miart 2022, galleria Magazzino, ph irene fanizza

La romana Magazzino porta a miart una grande collezione di artisti che, attraverso diversi media e prospettive, concretizzano la consapevolezza del presente mentre si fa storia: ci sono le fotografie di Antonio Biasiucci – scatti drammatici di tronchi d’albero spezzati che evocano città fantasma -, le sculture di sapone d’Aleppo dell’artista Mircea Cantor – che riporta la tradizione dell’intreccio tipica del suo Paese d’origine, la Romania, in sculture che rimandano alla distruzione della capitale siriana (e in particolare di una fabbrica di sapone) -, Namsal Siedlecki – tra le monete ripescate dalla Fontana di Trevi e la replica di una macchina per creare rubini artificiali – il metallo “fragile” di Francesca Leone e un grande tappeto di Elisabetta Benassi.

GALLERIA M+B A MIART

miart 2022, galleria M+B, ph irene fanizza

miart 2022, galleria M+B, ph irene fanizza

La galleria di Los Angeles M+B ci apre uno spaccato sull’opera di Eva Beresin, artista nativa di Budapest classe 1955, la cui opera è stata particolarmente influenzata dall’esperienza traumatica dei genitori ad Auschwitz. Tutte le opere in mostra sono state realizzate nel 2022 e pensate appositamente per la fiera, in correlazione con gli eventi globali, prima di tutti la guerra in corso alle porte dell’Europa: come non riconoscere nello sfondo del trittico centrale la Guernica di Picasso, proprio dietro i personaggi festaioli e caotici che sembrano non farci caso? La società viene ripresa in questi dipinti nelle sue spinte opposte: la volontà di pace e lo schierarsi dalla parte dei deboli, e allo stesso tempo la tentazione di godere della vita e dimenticare. Beresin, a metà tra il cinismo e il divertimento, congela questa contraddizione ponendo un suo autoritratto nella schiera dei goduriosi.

SCHIAVO ZOPPELLI A MIART

miart 2022, Schiavo Zoppelli, ph irene fanizza

miart 2022, Schiavo Zoppelli, ph irene fanizza

Da Schiavo Zoppelli una grande personale dell’artista catanese Salvatore Arancio, che dalla ceramica (come quelli esposti alla Biennale di Venezia del 2017) passa qui a opere dal taglio più pittorico. Selezionando, tagliando e rimontando insieme delle illustrazioni naturali tratte da vecchi manuali di geografia – di cui restano ancora le numerazioni – Arancio ricalca i nuovi paesaggi scaturiti dal suo intervento con colori accesissimi, dandogli una nuova forma. Le opere che ne scaturiscono, tutte inedite del 2022, sono creazioni immaginifiche, che rimodellano il reale con pennellate di pura vitalità. Accompagnano le nuove opere una ceramica lucente dalla sua produzione passata, una collezione di minerali rinati grazie all’acrilico e tre opere di Andrea Sala dalla personale attualmente in galleria Pulisci i piedi e lavati le mani.

LELONG & CO A MIART

miart 2022, Galerie Lelong e Co., ph irene fanizza

miart 2022, Galerie Lelong e Co., ph irene fanizza

Spiccano alla Galerie Lelong e Co. le coloratissime opere di Etel Adnan, famosa artista e poetessa libanese-americana scomparsa pochi mesi fa, di cui sono esposti un lavoro “a fisarmonica”, frequente nella sua pratica artistica, e un grande Tramonto. Accanto al raro e gigantesco Senza titolo su carta di Jannis Kounellis – a cui molte gallerie hanno quest’anno dedicato spazio -, poi, vi sono tre opere di Kiki Smith, tra cui il ritratto Neighbour Woman With Pure mai esposto prima. Chicca, sulla parete esterna, le prime fotografie mai pubblicate di David Hockney.

GIÒ MARCONI  A MIART

miart 2022, Giò Marconi, ph irene fanizza 27

miart 2022, Giò Marconi, ph irene fanizza 27

Una grande Broken Home quella ricostruita da Giò Marconi, in uno stand che mostra una straordinaria coesione espositiva. L’ambiente domestico è ricreato e disintegrato grazie alle opere di Louise Nevelson – che smonta delle sedie e le ricompone, sconvolte, su fondo nero – in dialogo con quelle del celebre Enrico Baj, co-fondatore della Pittura Nucleare, che nei suoi collage di specchi infranti rompe all’infinito le immagini riflesse e scompone il reale fino alla sua completa irriconoscibilità.

MOSKOWITZ BAYSE A MIART

miart 2022, Moskowitz Bayse, ph irene fanizza

miart 2022, Moskowitz Bayse, ph irene fanizza

È Alexa Guariglia la protagonista dello stand dei californiani di Moskowitz Bayse, le cui delicate e ricchissime opere configurano con segni e griglie un mondo immaginifico e luminoso. L’acquerello, contrapposto alla gouache, sembra rilucere sulla carta – soprattutto nell’accostamento con i tratti cartacei lasciati bianchi, che corrispondono alle figure umane involontariamente autobiografiche -, contribuendo a rendere le composizioni degli elaborati mondi miniati. Stando al gallerista Adam Moskowitz, il metodo di Guariglia si compie nella raccolta e trasformazione di piccoli elementi del quotidiano in forme colorate e geometriche, che finiscono per filtrare la realtà e proporre una visione tanto ordinata quanto creativa.

GALLERIA CLIMA A MIART

miart 2022, Clima, ph irene fanizza

miart 2022, Clima, ph irene fanizza

La galleria Clima porta a miart una doppia esposizione scultorea di Nicola Martini Matteo Nasini. I Dream Portraits di Nasini, che ricostruiscono in forma di colonne bianche i sogni raccolti da un gruppo di persone – le cui trascrizioni in encefalogrammi sono state riprodotte fisicamente con una stampante 3D – dialogano con le sculture quasi in due dimensioni di Martini. Le sue opere apparentemente bidimensionali sono realizzate colando della polvere di grafite e lacca in uno spazio costretto da un tessuto particolare detto Dyneema: la polvere, indirizzata solo parzialmente, si solidifica in autonomia e all’artista non resta che osservare il risultato.

GALLERIA VISTAMARE A MIART

miart 2022, Vistamare, ph irene fanizza

miart 2022, galleria Vistamare, ph irene fanizza

Un doppio booth quello di Vistamare, che ha appena aperto i nuovi spazi di Milano: da una parte l’anima più tradizionale e pittorica della galleria e dall’altra – con una soluzione di continuità rappresentato da una grande tela azzurra di Ettore Spalletti, per la galleria “l’elemento cardine di tutto” – più concettuale e mista, con installazioni e fotografie. Tra le stampe ai sali d’argento di Linda Fregni Nagler, la citazione di Ovidio al neon di Joseph Kosuth e l’installazione che mima la pioggia di Joana Escoval campeggia lo spartifila dell’artista napoletano Lorenzo Scotto di Luzio, che rende lo stand più informale e imprevedibile.

GALLERIA SPAZIOA A MIART

miart 2022, galleria SpazioA, ph irene fanizza 53

miart 2022, galleria SpazioA, ph irene fanizza

Tanti i nomi di alto livello da SpazioA: il visitatore passa dalle fotografie di Daniel Gustav Cramer – che nelle sue Tales studia il passare del tempo e il filtro della percezione del fotografo – alle sculture in cera, polveri e materiali di recupero di Giulia Cenci, presentate alla Biennale di Lione del 2019 e (come sempre nella sua pratica) incentrate sul conflitto e su un mondo post-apocalittico. E poi ancora spiccano le sculture in grès smaltato ricoperte di ceneri vegetali di Chiara Camoni, come l’ispirata Grande Sorella e la grande tavolata dei suoi vasi-farfalla, e le tele di Luca Bertolo, primo tra tutti il grande No che campeggia nel cuore dello stand.

GALLERIA CLEARING A MIART

miart 2022, galleria Clearing,  ph irene fanizza

miart 2022, galleria Clearing, ph irene fanizza

Magicamente floreale lo stand della galleria di Bruxelles Clearing: alle pareti si stagliano le begonie di Calvin Marcus – simbolo della resilienza della sua famiglia, che le ha portate con sé dall’Europa all’America al tempo dell’immigrazione -, che rilucono grazie a una giustapposizione di acquerelli e pittura a olio. Incorniciate dalle tele, ecco in mezzo allo stand le pregiate opere del duo belga composto da Daniel Dewar e Gregory Gicquel: ogni cosa nelle quattro panchine presenti a miart, dal legno ricoperto di chiocciole al tessuto dei cuscini decorati, è reperita localmente e persino le specie di animali e piante ritratte dai due artisti appartengono tutte dell’area europea.

EVERYDAY GALLERY A MIART

miart 2022, Everyday gallery, ph irene fanizza

miart 2022, Everyday gallery, ph irene fanizza

La Everyday Gallery di Anversa, nata appena tre anni fa, presenta una mini personale di Tom Volkaert all’interno di uno stand completamente personalizzato dall’artista con tante piccole lumache. Volkaert, belga, porta in fiera una combinazione di dipinti e sculture in ceramica e con inserti di resina epossidica, come il gigantesco orologio all’interno del quale trova spazio una scultura dai tratti organici. Le opere, che appaiono astratte, costituiscono una raccolta di spunti e pensieri dalla mente dell’artista, incluse delle reminiscenze di grandi nomi dell’arte contemporanea: le superfici trasparenti e le cavità delle sculture sono infatti un omaggio di Richard Serra, di cui l’artista vuole mimare l’invito a entrare nell’opera.

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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