Correva l’anno 1839: la nascita della fotografia, il monumento a Leonardo, il Neoimpressionismo

Nuovo episodio di “Correva l’anno”, la rubrica settimanale di Artribune che racconta i fatti dell’arte del passato senza pretese di esaustività storica. Con un occhio all’attualità. Questa volta parliamo del 1839

Nel 2019 ricorrono i 180 anni dalla scoperta della fotografia: sarà lo scienziato François Arago a presentare l’invenzione di Louis Daguerre il 7 gennaio 1839 all’Accademia di Scienze di Parigi. Per l’occasione Alinari rende omaggio – con una mostra in corso fino al 16 gennaio nel suo museo di Trieste – a Nino Migliori e ai suoi settant’anni di attività nella fotografia: l’autore che meglio di ogni altro rappresenta la storia della fotografia nel congiungere la tradizione dei fotografi delle origini con le sperimentazioni artistiche moderniste. Un grande innovatore fortemente legato allo studio delle tecniche dei pionieri della fotografia. Ma cos’altro è successo di preponderante nell’arte in quello scorcio di inizio ‘800? Dalla realizzazione dell’unico monumento dedicato a Leonardo da Vinci a Firenze, alla ricerca scientifica sui colori che pone le basi per la nascita del Neoimpressionismo, ecco una selezione di fatti d’arte da ricordare…

– Claudia Giraud

Le puntate precedenti di Correva l’anno:
19882008196819181938/1943192819581978199819651969194819471963 – 1969

LA NASCITA DELLA FOTOGRAFIA

Nino Migliori, Portatore di pane, 1956 © Fondazione Nino Migliori

Nino Migliori, Portatore di pane, 1956 © Fondazione Nino Migliori

Nel 1839, presso l’Académie des Sciences di Parigi, lo scienziato François Arago rende ufficialmente pubblica la tecnica del “dagherrotipo”, messa a punto dall’artista, chimico e fisico francese Louis Daguerre sulla base degli studi compiuti con Joseph Nicéphore Niépce qualche anno prima.

IL MONUMENTO A LEONARDO DA VINCI AGLI UFFIZI

Firenze, Loggiato degli Uffizi, Statue degli Illustri Toscani, Statua di Leonardo da Vinci di Luigi Pampaloni, ph JoJan fonte Wikimedia

Firenze, Loggiato degli Uffizi, Statue degli Illustri Toscani, Statua di Leonardo da Vinci di Luigi Pampaloni, ph JoJan fonte Wikimedia

Nell’anno del cinquecentenario dalla morte di Leonardo da Vinci, non può mancare il ricordo di una statua a lui dedicata. Il maestro rinascimentale, pur essendo nato in provincia di Firenze, non ha avuto molta fortuna quanto a monumenti celebrativi in Toscana. La scultura più significativa si trova nel Loggiato degli Uffizi, a opera di Luigi Pampaloni (1791-1847) che la realizzò proprio intorno al 1839 e fa parte del progetto decorativo con le statue degli Uomini Illustri per le nicchie del loggiato della Galleria degli Uffizi. Pampaloni si era ispirato alla citazione vasariana “splendor dell’aria sua che bellissima era” e la sua scultura raffigura Leonardo mentre tiene in mano il disegno per la testa di Cristo nel Cenacolo.

GLI ALBORI DEL NEOIMPRESSIONISMO

Georges Seurat, fonte Wikipedia

Georges Seurat, fonte Wikipedia

Nel 1839 il chimico francese Michel Eugène Chevreul pubblica De la loi du contraste simultané des coleurs ed de l’assortiment des objets coloré (Trattato sulla legge del contrasto simultaneo dei colori), in cui scrive dei contrasti simultanei e propone il “cerchio cromatico”. L’opera eserciterà notevole influenza sul lavoro di Georges Seurat e sulla nascita del Neoimpressionismo che si basava, appunto, sulla teoria scientifica della giustapposizione dei colori.

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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