Arte e musica. Intervista a Thurston Moore dei Sonic Youth

Ritratto del chitarrista statunitense Thurston Moore, co-fondatore della band Sonic Youth, uno dei gruppi più amati di sempre. Moore risponde alle domande sulla musica certo, ma anche sull’arte

Thurston Moore (Coral Gables, 1958) è un chitarrista, cantante, produttore discografico, poeta e scrittore statunitense, co-fondatore e frontman del gruppo alternative/noise rock Sonic Youth. La band, attiva dal 1981 al 2011, formata insieme alla bassista, cantante e chitarrista Kim Gordon, in seguito divenuta sua moglie sino al divorzio nel 2011, al chitarrista Lee Ranaldo e al batterista Steve Shelley, è considerata una vera icona della sperimentazione del rock’n’roll mondiale, e ispirazione per numerose band come gli allora nascenti Nirvana, padri del grunge.
Nel 2006, l’album Daydream Nation è stato inserito nel National Recording Registry, l’elenco delle registrazioni sonore considerate culturalmente importanti per la storia degli Stati Uniti, all’interno della Biblioteca del Congresso, di fatto la più grande biblioteca al mondo.
Thurston Moore, autore della maggior parte delle canzoni dei Sonic Youth, e incluso nelle classifiche dei migliori chitarristi rock al mondo, vanta numerose collaborazioni internazionali importanti, incluse quelle con Yoko Ono, con i compositori newyorkesi John Zorn e David Toop e con il pianista Cecil Taylor, considerato uno degli inventori del free jazz, con la poetessa e cantante statunitense Lydia Lunch, e ancora con il musicista statunitense drone/doom metal Stephen O’Malley della band Sunn O))), e con il compositore tedesco Irmin Schmidt della band krautrock CAN, questi ultimi incontrati durante la sua residenza al Louvre di Parigi.

Thurston Moore. Photo Vera Marmelo

Thurston Moore. Photo Vera Marmelo

THURSTON MOORE E LA MUSICA

Nel 2018 ha presentato al Barbican Centre di Londra una sinfonia di dodici chitarre ricoprendo il triplice ruolo di compositore, strumentista e direttore d’orchestra. Moore affianca la sua attività musicale ‒ è anche insegnante di musica al The Rhythmic Music Conservatory di Copenhagen ‒ a quella di poeta e scrittore, e insegna scrittura alla The Jack Kerouac School of Disembodied Poetics presso la Naropa University in Colorado. Dal 1995 pubblica album anche come solista, o con il suo gruppo The Thurston Moore Band. Nel febbraio 2022 è uscito il suo nuovo album interamente strumentale intitolato Screen Time e pubblicato con l’etichetta statunitense Southern Lord. Moore è attualmente in tour in Italia, dopo le date a Prato e Bologna, sarà a Galzignano Terme (Padova) il 20 luglio e a Genova il 21 luglio.

INTERVISTA A THURSTON MOORE

La tua definizione di arte.
L’arte è la nostra riflessione sulla natura: l’architettura, la musica, i colori e la celebrazione della Terra e dei cieli.

La tua definizione di musica.
La musica è l’anima in gioco, che fa vibrare il colore in eventi spontanei da catturare e poi liberare.

Ti definisci un “artista”?
Mi definisco un musicista.

L’opera di arte visiva che più ami.
I tre musici, 1921, di Pablo Picasso (Museum of Modern Art di New York, N.d.R.).

La canzone che più ami.
Lonely Woman, 1959, di Ornette Coleman (sassofonista e compositore americano, considerato il padre del movimento free jazz, N.d.R.).

I tuoi recenti progetti.
Sto componendo la musica con la mia partner Eva per la serie HBO Irma Vep: The Serial del regista Olivier Assayas. Inoltre sto scrivendo il mio libro di memorie Sonic Life che sarà pubblicato nel 2023.

Un ricordo della tua vita.
Sono andato da solo ad ascoltare Sun Ra suonare in un piccolo club di New York e mentre ballava tra il pubblico con la sua band Arkestra mi ha messo le mani sulle spalle e mi ha cantato nell’orecchio: “Sing the Cosmo’s Song…“.

Samantha Stella

https://www.thurstonmoore.com

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Samantha Stella

Samantha Stella

Samantha Stella, nata a Genova, vive a Milano. Artista visiva, performer, set & costume designer, regista, musicista, cantante. Sviluppa principalmente progetti focalizzati sul corpo e pratiche di discipline live utilizzando differenti linguaggi, installazioni con elementi strutturali e corporei, fotografia, video,…

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