Contrada Rapello, nuova galleria d’arte con ristorante nella Valle dell’Aniene nel Lazio

Una giovane coppia nella vita e sul lavoro – lui cuoco, lei art manager – ha di recente inaugurato il progetto che unisce arte e gastronomia a Subiaco, provincia romana al confine con l’Abruzzo. In cucina gli insegnamenti di Niko Romito, sulle pareti l’arte dei talenti del territorio

Subiaco è una cittadina della provincia romana – nella Valle dell’Aniene – cresciuta attorno al borgo di origini medievali che ha battezzato il monachesimo benedettino. Sotto il profilo turistico, è proprio il rifugio di un giovanissimo San Benedetto da Norcia, che sul Monte Taleo visse da eremita prima di radunare attorno a sé una comunità di adepti, a rappresentare l’attrattiva principale della zona. Visitare il Sacro Speco, con il sorprendente monastero scavato nella roccia, vale il viaggio. E poi qualora nevicasse ci sono le piste da sci del Monte Livata.

Contrada Rapello a Subiaco. Il progetto

Ma certo sembra una sfida che esula dall’offerta locale – tanto gastronomica, quanto culturale – quella intrapresa da Paolo Angelucci e Clarissa Civilini: cuoco lui, art manager lei. Insieme, coppia nella vita e ora anche sul lavoro, i due giovani hanno da poco avviato il progetto Contrada Rapello, agricucina e galleria d’arte che punta ad accendere i riflettori su un territorio di confine tra Lazio e Abruzzo, sull’orizzonte dell’Appennino Centrale, fuori dalle rotte più battute. Tecnica e territorio è il binomio su cui si fonda la cucina di Angeloni (molte delle materie prime arrivano dalla fattoria di proprietà), già allievo dell’Accademia Niko Romito e in brigata con lo chef al Reale e presso Spazio, prima di intraprendere il suo percorso solista, votato a interpretare “la cucina italiana contemporanea”. Civilini, laureata in filologia moderna e scienze storico-artistiche, insegnante di Arte e Moda nella scuola secondaria e da anni impegnata nel settore della divulgazione storico-artistica, si occupa di curare la Galleria di Contrada Rapello, con l’obiettivo di valorizzare i talenti emergenti del territorio.

Un piatto della cucina di Contrada Rapello
Un piatto della cucina di Contrada Rapello

Cucina agricola e galleria d’arte insieme

Lo spazio espositivo, che accoglie mostre temporanee, coincide con la sala del ristorante, affacciate sulla campagna sublacense attraverso ampie vetrate, in una struttura di recente costruzione, progettata per dialogare con la natura circostante, appena fuori dal centro abitato. Il principio all’origine dell’accostamento tutt’altro che inedito tra arte e cucina (si vedano, a tal proposito le proposte di ristorazione con galleria d’arte di Vettor a Bari o del neonato Etra a Genova) è riassunto da una semplice dichiarazione d’intenti: “Abbiamo la ferma volontà di proporre qualcosa di bello insieme a qualcosa di buono”. Contrada Rapello ha inaugurato a dicembre 2023, e ospita, nei primi mesi di apertura, una mostra ‘fondativa’, intitolata a “mio nonno Nicola”. Giuseppe Civilini, pittore sublacense morto nel 1998 (e nonno paterno di Clarissa) intrecciò a più riprese la sua attività con quella di Benedetto Tozzi, vicino agli artisti della Scuola Romana e assiduo frequentatore del cenacolo di Anticoli Corrado. Ai suoi lavori è dedicata la prima esposizione della galleria, che poi si orienterà sulla valorizzazione dall’arte contemporanea.

Livia Montagnoli

www.contradarapello.it/

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