Apre a Genova Etra, ristorante e galleria d’arte che sembra una wunderkammer

L’artista biellese, impegnato a dialogare con i maestri del passato, inaugura l’insolito spazio ideato da BF Gallery, con la cucina di Davide Cannavino. La mostra si articolerà tra il ristorante al debutto e la Basilica della Santissima Annunziata del Vastato, gioiello barocco di Genova

Non è nuovo a confrontarsi con i grandi maestri dell’arte antica, Lorenzo Puglisi (Biella, 1971). Nel 2019, l’artista piemontese espose il suo Grande Sacrificio accanto all’Ultima Cena di Leonardo, per un confronto inedito tra l’affresco vinciano e l’arte contemporanea; due anni più tardi, nel 2021, terreno del confronto tra il sentire rinascimentale e l’interpretazione artistica di una religiosità contemporanea – fulcro della ricerca di Puglisi – fu la mostra fiorentina Davanti a Michelangelo, dove la Crocifissione dell’artista dialogava con il Crocifisso di Santo Spirito del Buonarroti. 

Lorenzo Puglisi, Il Grande sacrificio, 2018
Lorenzo Puglisi, Il Grande sacrificio, 2018

La mostra di Lorenzo Puglisi a Genova

Ed è ora Genova ad accogliere, in uno dei luoghi più rappresentativi del Barocco nella città della Lanterna, questo percorso di relazione che Puglisi ha intrapreso con i capolavori del passato. Dal 9 novembre al 18 dicembre 2023, sarà infatti la Basilica della Santissima Annunziata del Vastato a esporre tra stucchi dorati, volte affrescate e una sovrabbondanza di dipinti e statue che celebrano lo sfarzo dell’arte seicentesca, la Crocifissione e il Grande Sacrificio dell’artista. Nella grande chiesa di Prè, tra opere di Bernardo Strozzi, Domenico Piola, Domenico Fiasella e gran parte dei protagonisti genovesi della stagione barocca, la Crocifissione di Puglisi sarà collocata in maniera prospettica rispetto all’altare, per goderne direttamente dall’ingresso; attraversando la navata e voltandosi, l’occhio cadrà invece sul Grande Sacrificio, in dialogo con l’Ultima Cena di Giulio Cesare Procaccini, capolavoro esteso per 40 metri quadri e collocato in controfacciata, vero gioiello custodito dalla Basilica, insieme alla cupola dipinta da Andrea Ansaldo nel 1635. Ma a Genova Puglisi arriva per intercessione della BF Gallery, che in collaborazione con l’amministrazione cittadina ha ideato quest’originale omaggio alla città, riservandosi un ulteriore coup de theatre. L’esposizione a cura di Willy Montini, infatti, prosegue negli spazi del ristorante Etra, che nasconde nell’anagramma del nome (Etra/Arte) la sua duplice natura: non solo luogo di ospitalità incentrato sulla qualità di un’offerta gastronomica d’autore, ma anche galleria d’arte, o meglio spazio adibito al dialogo tra le due discipline. Proprio in concomitanza con l’inaugurazione della mostra di Puglisi, Etra si presenta per la prima volta al pubblico, nel locale disegnato all’interno di Palazzo Doria-De Fornari, al civico 4 di piazza de Ferrari. 

Lorenzo Puglisi, Crocifissione, 2022
Lorenzo Puglisi, Crocifissione, 2022

Etra. Il nuovo ristorante-galleria d’arte di Genova

Etra è (sarà) certamente un ristorante fine dining, perché affidato alla gestione di un bravo chef, nome noto alle cronache gastronomiche cittadine (e nazionali): Davide Cannavino. E sarà pure galleria, con l’idea di dare spazio all’arte. Eppure non vuole attribuirsi né l’una, né l’altra etichetta. Però l’obiettivo dichiarato è ambizioso: “Offrire un’esperienza innovativa a un pubblico in cerca di bellezza, creando un sinestesia sensoriale in cui l’arte culinaria si unisce alla contemplazione delle opere esposte”, spiega la nota di presentazione ufficiale del progetto, promosso proprio da BF Gallery, che unisce un imprenditore da sempre attivo in campo socioculturale e artistico e un esperto di paleontologia e storia naturale, Alessandro Ferrada e Iacopo Briano. I due soci non sono nuovi a concretizzare idee insolite, come la Wunderkammer battezzata a Bruxelles nel 2017, celebre per aver messo a punto la vendita di alcuni scheletri di dinosauro, prima di trasferirsi, nel 2020, a Genova, con un nuovo nome (STUPENDO), ma attitudine a sorprendere invariata. In città, Ferrada e Briano sono anche ideatori e titolari del ristorante Tamashi, modulato sull’esempio di una tipica izakaia giapponese. E forse per la vicinanza con i due mondi – arte e cucina – ora il progetto Stupendo si evolve in Etra.
In cucina, la scelta è caduta su Cannavino proprio per la sua capacità di ragionare fuori dagli schemi. Il cuoco genovese, classe 1984, vanta trascorsi celebrati perché sempre forieri di novità (come l’ultimo RolliPop Bistrot); da Etra l’intenzione è ancora una volta quella di mettere al centro il processo creativo, senza la necessità di seguire mode e tendenze. E di lavorare sull’ingrediente offrendone sfaccettature diverse, accostando ai piatti principali delle proposte satellite. Di certo si è lavorato sull’ambiente per esaltarne le potenzialità espositive, con l’illuminazione di ViaBizzuno, le grandi tende Heikō di Velaria, disegnate dall’architetto Marco Ciarlo, il parquet progettato dall’azienda genovese MDV. Mentre per gli arredi si è collaborato con lo store genovese di Kartell.

Livia Montagnoli

Etra
Genova
Piazza de Ferrari, 4
www.etra.art 

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