Venezia: la Fondazione Sandretto aprirà uno spazio sull’isola di San Giacomo per la Biennale

Durante la Biennale Arte 2022, la fondazione torinese guidata da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo apre “uno spazio per progetti artistici e installazioni site-specific, per il teatro, la musica, il cinema, l'architettura, la ricerca, lo studio e la performance”

Dal prossimo aprile, in contemporanea all’opening della 59ª edizione dell’Esposizione Internazionale di Venezia, San Giacomo diventerà il nostro avamposto dei sogni: uno spazio per progetti artistici e installazioni site-specific, per il teatro, la musica, il cinema, l’architettura, la ricerca, lo studio e la performance”. Con queste parole un’entusiasta Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente dell’omonima fondazione torinese, annuncia un 2022 pieno di iniziative e novità dislocate in Italia e anche oltre i confini nazionali. La prima è l’apertura di un nuovo spazio collocato nell’isola di San Giacomo a Venezia, che inaugurerà in occasione della 59. Biennale Arte (che nel frattempo ha annunciato al mondo come sarà il progetto della direttrice Cecilia Alemani e del Padiglione Italia). La mostra di inaugurazione del nuovo avamposto veneziano della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo vedrà una personale dell’artista brasiliano Jota Mombaça (Natal, 1991), curata da Hans Ulrich Obrist. L’apertura è al momento fissata in aprile, ma verranno fornite prossimamente indicazioni più specifiche riguardo alla data.

IL NUOVO SPAZIO DELLA FONDAZIONE SANDRETTO SULL’ISOLA DI SAN GIACOMO A VENEZIA

A quanto si evince, quello sull’isola di San Giacomo sarà molto più di un semplice spazio espositivo: teatro, cinema, musica, architettura e ricerca fanno pensare a una realtà interdisciplinare e aperta alla contaminazione delle arti e anche del paesaggio. Si parla poi di “sogni”, che si prevede sarà la parola ricorrente nel programma culturale dei prossimi mesi in Laguna, forse attingendo proprio dal tema della Biennale,. “L’isola, circondata dallo straordinario, delicato e prezioso ecosistema della laguna, sarà il terreno nel quale praticare e concretizzare un’idea di ambiente e di futuro orientata dai principi della sostenibilità, della circolarità delle risorse e della transizione energetica”, prosegue Patrizia Sandretto. “Natura, arte contemporanea, storia. Amo pensare e ricordare che il primo insediamento nell’isola, risalente secondo le fonti più antiche alla metà del 1100, si chiamasse Hospitale Sancti Jacobi: un luogo destinato all’accoglienza di viandanti e pellegrini. Avamposto dei sogni e dell’ambiente, l’isola di San Giacomo, dopo essere stata casa di viaggiatori, poi monastero e infine presidio militare, tornerà a essere un luogo ospitale, aperto al pubblico e ai tragitti dell’arte e della cultura del presente”. Un progetto nato in famiglia, in collaborazione stretta tra Patrizia Sandretto e il marito Re Rebaudengo impegnato nella sua attività imprenditoriale dedita a tematiche ambientali: “lui si occupa di sostenibilità, io di arte” spiega Patrizia “due mondi che stanno convergendo”. L’apertura durante la Biennale sarà una preview, successivamente partiranno lunghi cantieri per recuperare i tanti edifici diroccati su questa isola a metà strada tra Venezia e Burano. Non mancherà una strettissima collaborazione con Comune e Sovrintendenza ma gli obbiettivi finali non sono ancora definiti: residenze per artisti, per curatori, spazi espositivi? Si vedrà, con la certezza che le norme vietano di proporre spazi commerciali e di ricettività alberghiera.

I 30 ANNI DELLA COLLEZIONE SANDRETTO

Un altro importante traguardo, che la Sandretto festeggerà nella primavera del 2022, è il compimento dei 30 anni dall’inizio della collezione: “ho iniziato a collezionare nel 1992, durante un viaggio nella Londra degli Young British Artists. Le opere che da allora ho scelto, seguendo e approfondendo le scene artistiche di tutto il mondo, formano una costellazione, una mappa multiforme e composita”, spiega Patrizia Sandretto. “In questo anniversario importante, mi prefiggo di osservare la Collezione da più prospettive: innanzitutto dal presente e poi attraverso lo sguardo, le competenze e le sensibilità di altre istituzioni, di storici e storiche del contemporaneo, di giovani studiose e curatori. Fin dall’inizio ho dato alla Collezione un’impronta aperta, pubblica, decidendo di metterla in dialogo con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo”. La storia della collezione verrà quindi celebrata per tutto il corso dell’anno con progetti legati a mostre, scrittura, ricerca e confronto a più voci. L’attività espositiva inizierà a giugno in Spagna, con due grandi mostre al CAAC – Centro Andaluz de Arte Contemporaneo di Siviglia e al Museo Patio Herreriano de Arte Contemporaneo di Valladolid. In novembre invece, nella sede di Torino, insieme alle personali di Lawrence Abu Hamdan e di Victor Man, la mostra della Collezione farà da cornice alla presentazione di un volume con 400 delle sue opere.

FONDAZIONE SANDRETTO: LE ALTRE NOVITÀ DEL 2022

Ricerca, scoperta e sperimentazione saranno al centro di tutto il programma espositivo della fondazione, che prosegue le attività anche a Madrid – in cui si è insediata stabilmente già nel 2020 – con la Fundación Sandretto Re Rebaudengo. Fino al 1 marzo resta visitabile la prima personale in Spagna di Michael Armitage alla Calcografía Nacional della Real Academia de Bellas Artes de San Fernando in dialogo con i lavori di Francisco de Goya (1746 – 1828), anche questa a cura di Hans Ulrich Obrist. A giugno, la mostra cederà il posto alla mostra finale del Young Curators Residency Programme Madrid giunto alla terza edizione, in cui saranno esposti i lavori di giovani artiste e artisti spagnoli. Di seguito, il programma delle attività del 2022 in tutte le sedi della fondazione.

PROGRAMMA 2022

Fino al 1 marzo
Micheal Armitage, a cura di Hans Ulrich Obrist
Calcografía Nacional – Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, Madrid

Fino al 27 febbraio
Safe House, a cura di Irene Calderoni e Bernardo Follini
Stretching the Body
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Fino al 30 marzo
Martine Syms. Neural Swamp, a cura di Irene Calderoni e Amanda Sroka
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

17 marzo – 12 giugno
Qualcosa nell’aria, a cura di Irene Calderoni e Bernardo Follini
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

7 aprile – luglio
Sayre Gomez
Daniela Ortiz
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Aprile
Jota Mombaça, performance, a cura di Hans Ulrich Obrist
Isola di San Giacomo, Venezia

14 maggio – settembre
Mostra conclusiva di Young Curators Residency Programme Torino
Palazzo Re Rebaudengo, Guarene

14 maggio
Inaugurazione delle sculture di Stefano Arienti e Stefano Boeri
Parco d’arte Sandretto Re Rebaudengo, Collina di San Licerio, Guarene

Giugno
Mostra conclusiva del Young Curators Residency Programme Madrid

Madrid

28 giugno – settembre
Jonas Staal. We Demand a Million Years
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

8 giugno – dicembre
Extraño. Colección Sandretto Re Rebaudengo, a cura di Juan Antonio Alvarez Reyes
CAAC – Centro Andaluz de Arte Contemporaneo, Siviglia

10 giugno – dicembre
Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo, a cura di Javier Hontoria
Museo Patio Herreriano de Arte Contemporaneo, Valladolid

Settembre
Inaugurazione della scultura site-specific di Katja Novitskova
Parco d’Arte Sandretto Re Rebaudengo, Collina di San Licerio, Guarene

4 novembre – marzo 2023
Lawrence Abu Hamdan, a cura di Irene Calderoni e Amanda Sroka
Victor Man, a cura di Eugenio Re Rebaudengo
Diana Policarpo, Illy Present Future Prize
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

-Giulia Ronchi

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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