A Taranto la mostra sugli ideatori delle copertine dei Pink Floyd

In occasione del festival pugliese Medimex 2022, il museo MArTA di Taranto ospita la mostra dedicata a Studio Hipgnosis, artefice delle copertine che hanno contribuito al successo planetario dei Pink Floyd

La missione di alcune immagini è quella di solcare un punto profondo nello scorrere del tempo e piantare uno stop dinanzi al quale è obbligatorio fermarsi per comprendere appieno la loro importanza. In questo modo le immagini diventano opere d’arte, scolpite non in un materiale solido, ma negli occhi di chi le guarda. Un destino riservato solo ad alcune di esse, poche, pochissime, una élite.
Nel campo musicale, molte delle immagini che impongono uno stop provengono dalla mente geniale dello studio Hipgnosis, fondato alla fine degli Anni Sessanta da Storm Thorgerson e Aubrey Powell, passato alla storia, tra le altre cose, per aver plasmato l’universo visuale dei Pink Floyd, attraverso l’ideazione di copertine ineguagliabili. Il flusso creativo di Hipgnosis e il suo rapporto con la musica dei Pink Floyd è al centro della mostra Hipgnosis Studio: Pink Floyd and Beyond, in corso al museo MArTA di Taranto fino al 17 luglio 2022.

Hipgnosis Studio. Pink Floyd and Beyond. Exhibition view at MArTA, Taranto 2022

Hipgnosis Studio. Pink Floyd and Beyond. Exhibition view at MArTA, Taranto 2022

LA GENESI DELLO STUDIO HIPGNOSIS E DEI PINK FLOYD

È il 1966 quando un gruppo di amici decide di lasciare Cambridge per trasferirsi a Londra, cuore pulsante degli Swinging Sixties. Tra loro Storm Thorgherson, arrivato al Royal College of Art per studiare cinema, e Aubrey Powell, ingaggiato dal Daily Telegraph come artista scenico. Oltre ai due fondatori di Hipgnosis, si spostano sulle sponde del Tamigi anche Roger Waters, iscritto al Politecnico per studiare architettura, e Syd Barrett, studente della Camberwell Art School. In quel brulicante contesto appaiono sulla scena anche Nick Mason, compagno di corso di Waters, e Richard Wright, mentre David Gilmour farà il suo ingresso in seguito. Sono strade che si intrecciano sin dai primi passi quelle di questi giovani studenti, la cui miccia creativa e musicale è accesa proprio dal contesto estremamente stimolante della Londra degli Anni Sessanta.
Thorgherson e Powell iniziano a collaborare con i Pink Floyd nel 1968 per la realizzazione della copertina del loro secondo album, A Saucerful of Secrets, e da quel momento il rapporto con la band diventa indissolubile, un nodo stretto in cui immagine e suono costituiscono una galassia complessa, eterea, unica.

Hipgnosis Studio. Pink Floyd and Beyond. Exhibition view at MArTA, Taranto 2022

Hipgnosis Studio. Pink Floyd and Beyond. Exhibition view at MArTA, Taranto 2022

LA MOSTRA AL MARTA DI TARANTO

La mostra, curata dalla Galleria bolognese ONO Arte Contemporanea, è ospitata dal MArTA, il ricco museo di archeologia dedicato alla gloriosa storia della città di Taranto. Il percorso espositivo va dalla preistoria alla conquista romana, passando per i numerosissimi reperti della Taranto colonia spartana, l’unica della Magna Grecia. Nello scenario suggestivo delle sale del museo si collocano le cinquantacinque opere dello studio Hipgnosis, quasi tutte relative all’epopea floydiana. Si parte dalla sala 1, situata all’ultimo piano, che accoglie un focus su uno dei dischi più significativi della storia della musica, The Dark Side of the Moon. Proseguendo, tra reperti preistorici e preziosi vasi della Chora tarantina, si stagliano le immagini, di ispirazione surrealista, di Wish You Where Here, i cui rimandi conducono a Magritte e Man Ray. E poi Animals, un omaggio alla Fattoria degli animali di George Orwell, con tanto di illustrazioni grafiche, frutto della collaborazione tra Hipgnosis e l’illustratore Bus Hollyhead. Non mancano, poi, le collaborazioni più recenti, infatti pur senza Storm Thorgerson, scomparso nel 2013, Powell ha continuato a collaborare con i Pink Floyd, come dimostrato dalle fotografie realizzate per il disco Live at Knebworth 1990, pubblicato postumo nel 2021. Si scende al piano terra dove si conclude la mostra con le raffigurazioni di Meddle e di A Saucerful of Secrets e dove si può ammirare anche uno splendido ritratto di Syd Barrett, il “diamante pazzo” da cui tutto è partito.

LA MOSTRA SU STUDIO HIPGNOSIS

Il dialogo tra l’archeologia tarantina e le creazioni visuali di Powell e Thorgerson è armonico, quasi sinfonico. Trasuda da entrambi i lati il voler esprimere una narrazione corale di scopo ereditario e valore antropologico. Del resto, questo intreccio tra archeologia, musica e arte visuale si traduce nell’intenzione di proteggere le radici, intese quali radicamenti, quale essenza dell’esistenza. Da dove veniamo? Dove andiamo? Quali sono le nostre radici? Le risposte scorrono nella storia delle sale del museo, nella sua affascinante aura sbiadita, ma nonostante tutto potente. Le risposte ribollono nei testi della band di Cambridge, che a quelle radici si era avvicinata con l’archeologia musicale dell’irripetibile live a Pompei. Le risposte emergono vividamente dalle immagini create da Hipgnosis, ormai simboli brillanti di una precisa epoca storica, a conferma di un passaggio che rimarrà indelebile nel tempo.

Antonio Mirabelli

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Antonio Mirabelli

Antonio Mirabelli

Antonio Mirabelli si è laureato in giurisprudenza presso la Luiss Guido Carli di Roma e nello stesso ateneo ha frequentato la Scuola di Specializzazione per un biennio. Avvocato e appassionato di arte, matura esperienza nel campo del Wealth management come…

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