Weekend a Monza. Cosa fare e vedere in città e nei dintorni

In occasione dell’esposizione degli Artisti d’Italia, alla Villa Reale, un itinerario alla scoperta di Monza e del territorio della Brianza, tra storia, arte contemporanea e design

Inaugura il primo giugno e si protrae fino al 18 del mese l’esposizione Artisti d’Italia, presso l’Orangerie della Villa Reale di Monza. L’iniziativa, a cura di Vittorio Sgarbi, riunisce per la seconda edizione oltre 120 opere di artisti contemporanei, pittori, scultori e fotografi che rappresentano il nostro tempo. Il contesto è quello di uno dei più estesi e rigogliosi parchi urbani d’Europa, punto di partenza ideale per muovere alla scoperta di Monza e dei suoi dintorni. Per ripercorrere la storia della città – la Modicia romana, già all’epoca strettamente connessa a Mediolanum, da cui dista poche decine di chilometri, poi importante corte longobarda – e apprezzare l’apertura al contemporaneo del territorio. I nostri consigli.

Livia Montagnoli

L’ITINERARIO NEL CENTRO DI MONZA

Può iniziare dalla visita al Duomo, nella piazza centrale della città che accoglie anche l’Arengario (antico Palazzo Comunale edificato nel Medioevo, oggi sede di eventi e mostre), la scoperta di Monza. L’ultimo restauro dell’edificio si è concluso nel 2020, valorizzando la complessità architettonica, decorativa e iconografica della basilica, caratterizzata da una facciata “a vento” con il rosone di Matteo da Campione e formelle traforate di grande pregio. Di fondazione longobarda – la sua costruzione, alla fine del VI secolo, si deve alla regina Teodolinda –, l’edificio fu ricostruito nel Trecento e dedicato a San Giovanni Battista; custodisce, nella Cappella intitolata proprio a Teodolinda dipinta dai Fratelli Zavattari, la Corona Ferrea, simbolo che attribuisce un fondamento sacro al potere regale (incoronò, tra gli altri, Carlo Magno e Napoleone). Il Museo e Tesoro del Duomo ripercorre le vicende della basilica, conservando il ricchissimo patrimonio artistico e religioso della chiesa. Altri edifici religiosi da visitare in città sono il convento di Santa Margherita, legato alle vicende della manzoniana Monaca di Monza, segnalato dalla facciata in cotto della chiesa settecentesca, e il Santuario di Santa Maria delle Grazie, lungo il corso del Lambro. La Cappella Espiatoria sorge nel punto in cui, il 29 luglio 1900, l’anarchico Gaetano Bresci uccise il re Umberto I di Savoia al termine di una manifestazione sportiva. L’erede e successore Vittorio Emanuele III incaricò l’architetto Giuseppe Sacconi, autore dell’Altare della Patria a Roma, di progettare un edificio commemorativo ricco di elementi simbolici, inaugurato nel 1910. Per scoprire il patrimonio architettonico moderno diffuso sul territorio, invece, si possono rintracciare via smartphone le targhe con riconoscimento digitale che segnalano edifici significativi realizzati nel XX secolo, dal Palazzo Oxford di Luigi Caccia Dominioni alla chiesa parrocchiale del quartiere di San Giuseppe a opera di Justus Dahinden, ai progetti sviluppati da Piero Portaluppi in città.
Del 1933 è l’ex Casa del Balilla realizzata da Aldo Putelli, restaurata e inaugurata nel 2005 come Teatro Binario 7, per la prossimità con la stazione ferroviaria: oggi il centro culturale ospita anche mostre temporanee, come quella dedicata all’arte degli Anni Settanta (70!, fino al 9 luglio), con più di quaranta opere provenienti dalla raccolta del Museo della Permanente di Milano, dalla Casa dell’Arte Spagna Bellora, da archivi d’artista e da collezioni private.

Duomo di Monza

Duomo di Monza

IL PARCO E LA VILLA REALE DI MONZA

È uno dei parchi recintati più grandi d’Europa quello che circonda la Villa Reale di Monza, per oltre 700 ettari di estensione. Realizzato per volontà di Napoleone nei primi anni dell’Ottocento, con l’idea di farne una tenuta agricola e una tenuta di caccia esemplare, inglobò al suo interno i Giardini Reali, area verde estesa per 40 ettari, sistemata alla fine del Settecento, sul modello di un giardino all’inglese, solo apparentemente affidato alla spontaneità della natura, in realtà progettato dall’architetto Giuseppe Piermarini. Il giardino si visita percorrendo i sentieri che lo attraversano, raggiungendo il tempietto classico che fa da quinta al laghetto e la grotta di Nettuno, l’Antro di Polifemo e la Torretta neogotica, il giardino “roccioso” e il grande prato centrale, gli alberi ultrasecolari presenti nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia. Il Roseto nato nel 1964 per volontà di Niso Fumagalli conserva quattrocento varietà di rose (tra cui la Bella di Monza), le Serre ospitano una collezione di agrumi catalogata nella prima metà dell’Ottocento. Ampliando l’orizzonte, nel Parco, attraversato da percorsi ciclabili e dal fiume Lambro (che qui corre per più di tre chilometri), si incontrano cascine, mulini (come il Mulino San Giorgio, inglobato in un’azienda agricola ancora in attività, o gli ottocenteschi Mulini Asciutti), rogge e chiuse, architetture antiche e moderne, installazioni artistiche (The Gate di Sam Havadtoy, Lo scrittore di Giancarlo Neri), l’Autodromo di Formula 1. Diversi sono i percorsi tematici per scoprire il Parco. Il tour della Reggia può concludersi all’interno della Villa Reale. Costruita per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria tra il 1777 e il 1780 come residenza estiva per il figlio Ferdinando, fu progettata dal Piermarini sul modello delle ville lombarde, però in stile neoclassico. All’indomani del regicidio di Umberto I di Savoia, avvenuto di fronte all’attuale Cappella Espiatoria il 29 luglio del 1900, la Villa cadde però in oblio e gran parte del suo patrimonio artistico, di arti decorative e applicate confluì nel Palazzo del Quirinale. A dieci anni fa risale il restauro che ha recuperato gli ambienti storici, le sale di rappresentanza, gli appartamenti reali e privati, aperti alle visite, come pure la Cappella Reale e l’Orangerie, sede di mostre temporanee. Qui saranno esposte fino al 18 giugno le opere degli Artisti d’Italia.

https://reggiadimonza.it/

Villa Reale Monza

Villa Reale Monza

I MUSEI CIVICI DI MONZA

Nel 2014, la Casa degli Umiliati ha riunito in un unico spazio – un complesso medievale ampiamente rimaneggiato, che diede ospitalità agli affiliati laici dell’Ordine degli Umiliati, fino allo scioglimento da parte di San Carlo Borromeo, nel 1571 – 140 opere dalle ben più nutrite collezioni civiche di Monza. Il percorso si articola in ordine cronologico, dai reperti dell’antichità classica all’arte del XXI secolo, con focus sulla pittura di paesaggio, il ritratto, l’arte sacra e le correnti pittoriche che localmente si svilupparono tra XIX e XX secolo. Una sezione è dedicata alla storia della città, rappresentata anche dall’approfondimento sul lavoro dell’Istituto Superiore Industrie Artistiche (ISIA), nato nel 1927 dalla trasformazione dell’Università delle Arti Decorative: attivo fino al 1943, l’istituto vide avvicendarsi nelle sue aule celebri insegnanti, tra i quali Martini, Marini, De Grada, Semeghini, Mazzuccotelli (il museo propone una breve rassegna delle opere dei maestri più noti). In estate si apre anche in orario serale, dalle 20 alle 23, ogni giovedì.

https://www.museicivicimonza.it/

Musei Civici di Monza

Musei Civici di Monza

IL MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA DI LISSONE

Il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone è stato inaugurato nel 2000, nell’area riqualificata dell’ex stazione ferroviaria Lissone-Muggiò, risalente ai primi del Novecento. La collezione ha origine nel nucleo di opere acquisite grazie allo storico Premio Lissone (tra i premi d’arte più antichi d’Italia, promosso fino al 1967 e reintrodotto dal 2002, a maggio 2023 ha proclamato due nuovi vincitori, Marion Baruch e Marco Eusepi), che, negli Anni Cinquanta e Sessanta, ha rappresentato un importante punto di riferimento per le sperimentazioni artistiche internazionali. Dal 2006, al premio d’arte si affianca quello dedicato al design. Oggi, la raccolta permanente di arte moderna e contemporanea comprende oltre 450 opere, ma il MAC è anche promotore di una vivace programmazione espositiva: fino all’11 giugno, una video installazione racconta la collezione di cartoline appartenuta a Le Corbusier, attraverso LC postcards collection, progetto inedito di Cristian Chironi a cura di Francesca Guerisoli; il 17 giugno riapre invece, nella Sala Gino Meloni, l’allestimento dell’intera collezione del Premio Lissone, dal 1946 al 1967. L’ingresso è gratuito.

https://www.comune.lissone.mb.it/museo-arte-contemporanea

Il MAC di Lissone

Il MAC di Lissone

IL PARCO DELLE SCULTURE ROSSINI ART SITE

Si raggiunge in mezz’ora d’auto da Monza il Rossini Art Site di Briosco, parco di dieci ettari situato nella Valle del Lambro, dove Alberto Rossini ha allestito la sua collezione di sculture del secondo Novecento. Con il sostegno della Fondazione Pietro Rossini, il parco continua ad acquisire opere di artisti internazionali, preoccupandosi di divulgare il patrimonio custodito attraverso un’articolata attività di visite (ogni domenica) e didattica per bambini. Passeggiando si apprezzano lavori degli Anni Sessanta di Mario Negri, Lorenzo Pepe, Andrea Cascella, Francesco Somaini, Giò Pomodoro, opere dei maestri dell’Astrattismo Concreto (da Turcato a Consagra a Munari), sculture di Spoerri, Arman, Tinguely (presente con le sue grandi composizioni metameccaniche, azionabili dal pubblico). Tra le opere site specific, la Segreta di Antonio Ievolella e le Anfore di Franz Sthaeler. L’attività di mecenatismo, che apre il parco a residenze per artisti emergenti, è stata ereditata dai figli di Alberto Rossini (scomparso nel 2015), Marco e Matteo. Fino al 30 luglio si visita la mostra Pausa, di Grazia Marisco.

http://www.rossiniartsite.com

Rossini Art Site, Briosco

Rossini Art Site, Briosco

IL MOLTENI MUSEUM DI GIUSSANO

Il Molteni Museum è nato nel 2015 nella sede dell’azienda d’arredamento di Giussano, “ditta” fondata da Angelo Molteni nel 1934. Dal 2021, il museo dispone di una nuova sede, la Glass Cube nel parco del Compound di Giussano (dove dal 2006 si apprezza lo spazio QallaM di Patricia Urquiola), e di un nuovo allestimento a cura di da Ron Gilad, ed espone una collezione permanente che comprende una cinquantina di elementi tra produzioni iconiche del brand e prototipi originali dei prodotti realizzati, in costante aggiornamento con nuovi disegni e progetti dagli archivi aziendali. Si intraprende così un viaggio nel mondo del design italiano, dalla prospettiva di una realtà che ha portato un importante contributo al comparto per tutta la seconda metà del Novecento. Ma c’è spazio anche per le mostre temporanee, come Officina Mangiarotti, fino al 29 settembre 2023, approfondimento a cura di Fulvio Irace, dedicato al rapporto tra Angelo Mangiarotti (1921-2012) e il Gruppo Molteni.

https://moltenimuseum.com/it/

Molteni Museum, Giussano

Molteni Museum, Giussano

DOVE MANGIARE A MONZA E DINTORNI

Cominciando dalle botteghe gastronomiche, ideali per scandire una passeggiata in città, il Forno Del Mastro è la prima tappa di un itinerario goloso e responsabile (per quanto riguarda la selezione delle materie prime e l’etica del lavoro): in laboratorio si sfornano pani di grande formato, pizze in teglia e alla pala, dolci da forno, cornetti e biscotti. Per il gelato, invece, l’insegna di riferimento è L’albero dei gelati, progetto cresciuto in tutta la Brianza, sempre fedele all’artigianalità del prodotto.
Nato alla fine del 2022, il Circolino è invece un locale che affianca caffetteria, ristorante gastronomico e cocktail bar, sotto l’egida di chef Claudio Sadler e del bartender Filippo Sisti. Dispone anche di un bel giardino, in prossimità del Lambro, ma nel centro della città.
A Triuggio si raggiunge l’Enosteria Lipen, per le pizze di Corrado Scaglione, che in paese, più di recente, ha avviato anche la bakery Cerere.

https://www.fornodelmastro.it/
https://www.alberodeigelati.it/
https://www.il-circolino.it/
https://www.lipen.it/

Il giardino del Circolino, Monza

Il giardino del Circolino, Monza

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