Weekend a Mestre. Cosa fare e vedere in città e nei dintorni

Qualche consiglio per riscoprire la cittadina lagunare, contraltare sulla terraferma di Venezia, in occasione della mostra su Emilio Vedova ospitata all’M9. Ampliando lo sguardo anche alla Riviera del Brenta

Si apre il 5 maggio, al Museo Novecento M9 di Mestre, la mostra Rivoluzione Vedova, primo progetto sull’arte contemporanea del museo inaugurato nel 2018 per ripercorrere, studiare e divulgare la storia del XX secolo. L’apertura dell’ambizioso polo museale mestrino ‒ pur contrassegnato da alterne fortune nei suoi primi anni di attività – ha portato nuova linfa alla cittadina lagunare, contraltare sulla terraferma dell’“ingombrante” Venezia, di cui a partire dal secondo dopoguerra sostenne lo sviluppo urbano, accogliendo attività commerciali, uffici e servizi. Mestre, che rivela qua e là le sue origini medievali, oggi è in realtà una meta che vale il viaggio di per sé, con il valore aggiunto di rappresentare un’ottima base di partenza per l’esplorazione di quell’area dell’entroterra veneto che dialoga con la Laguna, Riviera del Brenta in primis. Ecco allora qualche consiglio per esplorarla.

Livia Montagnoli

L’ITINERARIO NEL CENTRO DI MESTRE

Piazza Ferretto è il salotto, ora pedonale, della città. Da qui si avvista la Torre dell’Orologio, unica testimonianza rimasta del castello medievale, quando la torre fungeva da porta di accesso a Mestre. Restaurata da Guido Zordan, oggi è spazio espositivo che racconta la storia della città. Non distante, il Duomo di San Lorenzo, nonostante le origini antiche, è frutto di numerosi rifacimenti, che ne hanno alterato le linee originali; all’interno, tuttavia, si conservano diversi dipinti cinque e seicenteschi. Su Via Palazzo si prosegue tra edifici che testimoniano le diverse fasi urbanistiche che hanno interessato il centro cittadino, dal XVI al XX secolo. Proprio all’inizio del Novecento risale l’apertura della Galleria Matteotti, struttura in acciaio e vetro che aderisce allo stile Liberty. Mentre è la Chiesa di San Girolamo l’edificio (di culto) più antico della città, in posizione defilata rispetto al nucleo centrale: dietro la facciata settecentesca, la chiesa nasconde fattezze gotiche, risalenti alla fondazione duecentesca.

Piazza Erminio Ferretto con la Torre dell'Orologio, Mestre

Piazza Erminio Ferretto con la Torre dell’Orologio, Mestre

IL MUSEO M9

Inaugurato nel 2018, il museo M9 è frutto di un investimento di oltre 100 milioni di euro sostenuto per valorizzare un’area di 9mila metri quadrati. Il progetto architettonico è firmato dallo studio tedesco Sauerbruch Hutton, il focus è centrato sul Novecento, da raccontare nelle sue trasformazioni radicali o meno eclatanti, però importanti per comprendere come siamo cambiati. Affollano questo affresco collettivo ricordi, documenti e testimonianze storiche, riviste, poster, manifesti pubblicitari, oggetti di design, ma anche video, incisioni radiofoniche, installazioni multimediali che fanno uso della realtà aumentata. Tutto questo articolato su due piani, in otto sezioni tematiche. Ma il museo accoglie anche mostre temporanee, come il progetto di prossima apertura su Emilio Vedova (Rivoluzione Vedova, dal 5 maggio al 26 novembre 2023): per la prima volta dalla sua apertura M9 sceglie l’arte contemporanea come strumento per esplorare la storia del Novecento.

https://www.m9museum.it/

Polo Museale M9 credits Alessandra Chemollo

Polo Museale M9, credits Alessandra Chemollo

IL CENTRO CANDIANI

Dal 2016, nel centro di Mestre, gli spazi espositivi del Centro Culturale Candiani accolgono i progetti della Fondazione Musei Civici di Venezia (si è da poco concluso il ciclo di appuntamenti con l’arte moderna e contemporanea Cortocircuito). La casa della cultura di Mestre ha in realtà una storia più longeva, ideata su progetto di Iginio Cappai e Pietro Mainardis per svolgere una funzione di punto di riferimento e promozione per tutti i servizi culturali della città e del territorio, ma concretizzata solo diversi decenni più tardi (nel 2001). La riqualificazione degli Anni Dieci si deve all’architetto mestrino Giovanni Caprioglio. Fino al 14 maggio, il Centro espone La serena inquietudine del territorio, approdo fotografico (l’attività espositiva del Centro si concentra soprattutto su questo linguaggio) di un progetto avviato nel 2016 per indagare il Veneto dando voce alle persone e alle comunità che lo vivono quotidianamente. La mostra è a cura di Giovanni Cecchinato.

https://muvemestre.visitmuve.it/

Centro Candiani, Mestre

Centro Candiani, Mestre

LE GALLERIE DI MESTRE

Vivace è il circuito delle gallerie d’arte di Mestre, che nell’estate 2022 ha visto anche l’esordio di Michela Rizzo in Via Torre Belfredo, con l’idea di alternare le esposizioni di grandi artisti internazionali alla valorizzazione di autori emergenti, com’è prassi della galleria già presente negli ex birrifici della Giudecca, a Venezia. Già nel 2012, invece, era arrivata in città Marina Bastianello, che più di dieci anni fa (con Massimo De Luca) volle scommettere sulle potenzialità della cittadina fin troppo a lungo schiacciata dalla fama della più nota dirimpettaia. Nel 2018, a conferma di quanto l’audacia sia stata premiata, la galleria si è trasferita nell’area del nascente M9, sempre ferma sulla sua scelta curatoriale di rappresentare gli artisti nati negli Anni Ottanta. A questo fermento è riconducibile anche la nascita dello spazio polifunzionale Home Studio, che ha debuttato sempre nel 2018 con un team di creativi under 30. Si aggiunge la presenza dell’agenzia creativa Vulcano a Marghera.

https://www.marinabastianellogallery.com/

Via Torre Belfredo a Mestre

Via Torre Belfredo a Mestre, nuova sede della galleria Michela Rizzo

IL FORTE MARGHERA

Monumento e parco pubblico che collega Venezia al Canal Salso, il Forte fu costruito all’inizio del XIX secolo dagli eserciti francese e austriaco, all’epoca avamposto con funzione strategica, dirimpetto ai Forti della Laguna, ma esteso sulla terraferma, verso le città murate di Padova, Treviso e Noale, oggi snodo culturale di proprietà del Comune di Venezia, gestito dalla Fondazione Forte Marghera, istituita nel 2015.
Riaperto al pubblico nel 2017, dopo una doverosa riqualificazione, il Forte è stato scelto per promuovere e valorizzare sulla terraferma il patrimonio civico di arte contemporanea, sotto la gestione della Fondazione MUVE, che negli ultimi anni ha utilizzato i fabbricati ottocenteschi come spazi espositivi per diversi progetti temporanei (ma nell’area opera anche la Biennale). Qui trova spazio pure il Centro studi per la valorizzazione delle architetture militari e dei sistemi difensivi, mentre il 6 e 7 maggio il Forte ospiterà il Venezia Comics 2023.

http://fondazionefortemarghera.it/

Forte Marghera

Forte Marghera

IN NAVIGAZIONE SULLA RIVIERA DEL BRENTA

Lungo le vie d’acqua percorse dagli antichi burchielli settecenteschi (tipica imbarcazione veneziana con una grande cabina in legno, finemente lavorata e decorata, utilizzata dai ceti più abbienti per raggiungere dalla città le ville in campagna), si articolano le minicrociere e le gite in battello alla scoperta della Riviera del Brenta, area di interesse paesaggistico e storico-artistico per lo sfarzo e la raffinatezza delle ville palladiane che si incontrano lungo il percorso. La navigazione collega Padova a Venezia (o viceversa), seguendo il Naviglio del Brenta, antico alveo naturale del Brenta, che si dirama all’altezza di Stra per sfociare in Laguna presso Fusina (alle porte di Marghera e Mestre). E il viaggio sull’acqua scorre lento, tra scoperte botaniche, ponti girevoli e apparizioni architettoniche inaspettate. Come Villa Foscari, la Malcontenta, opera di ingegno del Palladio che ricalca la forma di un tempio; o la settecentesca Villa Wildmann, di cui si scoprono interni riccamente affrescati. E ancora Villa Pisani, detta anche la Nazionale, in località Stra, oggi sede di un museo che conserva opere d’arte e mobilio del XVIII e XIX secolo: sul soffitto della maestosa Sala da ballo, l’affresco del Tiepolo, con La Gloria della famiglia Pisani. A Mira, la Barchessa è ciò che resta della seicentesca Villa Valmarana, conserva ancora gli arredi originali e gli affreschi settecenteschi del Chiozzotto. I battelli sono in servizio da marzo a ottobre, ma tutto l’anno è possibile studiare itinerari ciclopedonali per scoprire la Riviera.

https://www.larivieradelbrenta.it/
https://www.villapisani.beniculturali.it/

Villa Pisani, Riviera del Brenta

Villa Pisani, Riviera del Brenta

DOVE MANGIARE A MESTRE E DINTORNI

A Spinea, Payer è un microristorante, poco più di una decina di coperti, menu (di terra) breve, gentilezza e ambiente piacevole. La proposta gastronomica è informale, ma curata, e parte da una valida selezione degli ingredienti.
A Mirano si intercetta invece Il Sogno, trattoria di campagna con specialità dell’entroterra (dagli gnocchi con ragù di gallina padovana al carrello dei bolliti) e il vessillo dei prodotti Slow Food.
Diversa l’atmosfera a Le Cementine, costola bucolica del gruppo Alajmo, nata dalla collaborazione con il campus H-Farm. Siamo a Roncade, in provincia di Treviso, ma a soli venti minuti d’auto da Mestre; e la posizione del ristorante, immerso nel verde lungo il corso del Sile, permette di esplorare un altro percorso fluviale di grande fascino, meglio se percorrendo la ciclabile che da Treviso conduce a Jesolo seguendo l’acqua. Prima (o dopo), però, è bene rifocillarsi a tavola: l’idea di cucina di campagna, in casa Alajmo, si dispiega tra una zuppa di patate novelle e un risotto con le lumache dell’orto e sorbetto all’aglio orsino, un baccalà mantecato al pepe verde e un coccio di ortaggi.

https://www.trattoriailsogno.com/
https://alajmo.it/pages/homepage-le-cementine

Le Cementine, Roncade

Le Cementine, Roncade

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