Arte e cibo. 4 iniziative in cui si ispirano a vicenda tra Bologna, Treviso e Venezia

Dalla trattazione di tematiche attuali all’excursus nella storia del costume italiano attraverso l’evoluzione del gusto a tavola, alle tangenze del fare artistico con la produzione alimentare. Quattro appuntamenti tra arte e gastronomia

Dalla mostra dedicata al gusto italiano che ha contraddistinto la programmazione del 2022 dell’M9 di Mestre alla recente collaborazione tra Slow Food e l’artista Otobong Nkanga – che ha realizzato l’opera Of Grounds, Guts and Stones sul tema dello sfruttamento delle risorse nel giardino antistante l’Università Gastronomica di Pollenzo – le tangenze tra il mondo dell’arte e quello del cibo si ripropongono in forme sempre diverse, che si tratti di stimolare la creatività artistica (o gastronomica, dalla prospettiva di chi sta in cucina) o di fornire materiale utile ad analizzare fenomeni di costume e urgenze dell’attualità. Una panoramica delle iniziative in corso, o che prenderanno forma nelle prossime settimane, che dimostra l’assunto.

Livia Montagnoli

ANTROPOCENE ALLO SPAZIO BATTIRAME DI BOLOGNA

Non è nuovo a favorire il dialogo tra arte e gastronomia lo Spazio Battirame, nato nel 2016 dal recupero di una casa colonica ottocentesca alla periferia della città, quartiere Roveri, per iniziativa della cooperativa sociale Eta Beta, che ne ha fatto un luogo di condivisione, accoglienza, creatività, circondato da diversi ettari di terreno messi a coltura, e fervente di attività artigiane (dalla vetreria alla ceramica, alla falegnameria) che offrono a persone svantaggiate e in situazioni di marginalità un percorso di inserimento lavorativo. Alla guida dell’associazione c’è l’artista catalano Joan Crus, recentemente protagonista anche ad Arte Fiera per doutdo, che da anni organizza iniziative volte a indagare i molteplici livelli di significato di cui può farsi carico un’esperienza gastronomica. Ora è la volta di AntropoCene, terzo atto del ciclo di lungo corso Sette Tavole, tra cultura, arte e gastronomia che si confrontano con il sociale. Otto chef – i primi due appuntamenti, il 6 e 7 febbraio scorsi, hanno visto protagoniste Chiara Pavan e Iolanda Bustos – chiamati a esplorare il tema dell’antropocene, muovendo dal cambiamento climatico e dall’impatto ambientale delle attività antropiche per istillare un moto di fiducia nel futuro. Si riprende i 14 marzo con Damiano Donati, per proseguire fino a settembre, coinvolgendo, tra gli altri, Pier Giorgio Parini, Cristiano Tomei e Gabriele Bonci. In concomitanza con le cene, a partire da marzo, sarà allestita una collettiva fotografica sempre legata al tema portante dell’iniziativa. E i fotografi protagonisti parteciperanno anche ai talk introduttivi di ogni serata.

http://www.etabeta.coop/antropocene

AntropoCene, Spazio Battirame, Bologna

AntropoCene, Spazio Battirame, Bologna

EUCARESTIA AL FUTURE FOOD INSTITUTE DI BOLOGNA

Ancora a Bologna, per tutto il mese di febbraio il Future Food Institute ospita la mostra No Food Tomorrow “EuCarestia” curata dal collettivo {[(etica)estetica]anestetica} con la collaborazione della street artist inglese Isapamois. L’esposizione, inaugurata in occasione di Arte Fiera, è allestita negli spazi della Scuderia Future Food Living Lab, in piazza Verdi, e ruota attorno a un’installazione contemplativa e provocatoria che invita a riflettere sulla sicurezza alimentare e sulla crisi climatica. Un obiettivo chiarito dal titolo EuCarestia, che scompone il termine mutuato dal greco “ringraziamento” per evocare la possibilità di una carestia in Europa. Nel concreto, il visitatore si trova davanti a un trittico di tabernacoli e a un confessionale che contengono una serie di NFT appositamente realizzati che riproducono le immagini al microscopio di alimenti cardine della dieta mediterranea, ma a rischio di impoverimento per la progressiva perdita di biodiversità alimentare. Una sacralità, quella del cibo, esplicitamente invocata dal collettivo, tanto più nel momento del pericolo. Isapamois ha invece realizzato l’installazione luminosa visibile da piazza Verdi, sempre centrata sulla parola EuCarestia.

EuCarestia, Future Food Institute Bologna

EuCarestia, Future Food Institute Bologna

NOTE DI PRANZI A TREVISO

Inaugura il 4 marzo nella quattrocentesca Casa Robegan di Treviso la mostra Note di pranzi, a cura de La Costruzione del gusto. In esposizione circa trecentocinquanta menu in arrivo da una collezione piemontese privata, che raccontano le tavole italiane dalla metà dell’Ottocento ai giorni nostri. Un progetto di storia della gastronomia che immancabilmente chiama in causa anche l’evoluzione della grafica e i fenomeni di costume (come la nascita del turismo) occorsi in quasi due secoli di socialità. Tra i menu esposti – provenienti da case reali, ristoranti, hotel, navi da crociera o contesti domestici – anche prove d’artista. L’iniziativa coinvolgerà l’intera città con un programma diffuso di appuntamenti, tra conferenze e workshop sulla storia della gastronomia e della cultura a tavola e lezioni di cucina, ospitate in luoghi e locali storici di Treviso. Fino al primo aprile.

www.museicivicitreviso.it/it/le-collezioni/casa-robegan/ca-da-noal-casa-robegan

Note di Pranzi, Casa Robegan, Treviso

Note di Pranzi, Casa Robegan, Treviso

KAIROSPIAZZI A VENEZIA

Dal punto di vista dell’associazione veneziana Spiazzi, il fare artistico può tradursi in altro rispetto all’oggetto d’arte, diventando “produzione di rapporti e situazioni condivise”. Ed è su questo pensiero che si innesta l’iniziativa Kairospiazzi, progetto espositivo che prenderà forma a marzo negli spazi dell’associazione nel sestiere Castello, con il coinvolgimento del collettivo Tocia Cucina e Comunità. L’evento si svolgerà in due giornate chiamando il pubblico a partecipare al fare artistico nella dinamica di un “mercato”, inteso come forma di relazione umana e integrazione sociale, perché no anche attraverso il cibo. Del resto recentemente Spiazzi ha aperto la rassegna di autoproduzioni di arte, design e artigianato che da anni organizza a Venezia per cercare di valorizzarne il tessuto produttivo indipendente anche all’autoproduzione alimentare e ai suoi protagonisti. È andata così in scena un’edizione speciale di Manos, destinata a ripetersi in futuro.

https://www.facebook.com/spiazzi.venezia/

Kairospiazzi

Kairospiazzi

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati