6 libri d’arte appena usciti. Dall’ultimo Celant all’Ontologia Orientata agli Oggetti

Da Domenico Gnoli al Rinascimento, dall'architettura di Franco Purini all'Ontologia Orientata agli Oggetti. Ecco le sei novità editoriali della settimana

Ultima settimana di febbraio 2022 e non mancano i nostri consigli editoriali. Ai nastri di partenza il catalogo della mostra di Domenico Gnoli e quello della rassegna sul Rinascimento a Vicenza, poi c’è l’edizione anniversario di Coraline, l’Ontologia Orientata agli Oggetti (OOO per gli amici), il “reazionario” architetto Franco Purini e infine il nuovo allestimento della collezione permanente del MUDEC di Milano.

Marco Enrico Giacomelli

DOMENICO GNOLI E GERMANO CELANT

Hanno un sapore amaro, questa mostra e questo libro dedicati a Domenico Gnoli. Il sapore amaro che si sprigiona nella consapevolezza che si tratta degli ultimi progetti – di scrittura (espositiva) e di ricerca – recanti la firma di Germano Celant. Progetti che quest’ultimo non era riuscito a portare a termine, come raccontano nell’Introduzione Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, “consapevoli di quanto ancora il discorso andasse approfondito insieme, attraverso lo scambio reciproco che ha caratterizzato la nostra collaborazione”. A testimonianza di questa incompiutezza c’è il testo critico dello stesso Celant, lucido e puntuale come sempre, ma breve, troppo breve per chi ne ha apprezzato gli affondi critici e insieme filologici che hanno contraddistinto la sua produzione più matura. Quest’ultimo brano di eredità è comunque preziosissimo – la mostra, indiscutibilmente la migliore del 2021, e il libro, impeccabile come gli altri pubblicati dal Progetto Prada Arte. Fra i gioielli contenuti fra le pagine, scegliamo di citare il testo di Italo Calvino, originariamente pubblicato nel 1983 e ora riscoperto. Nella speranza che, sul piano espositivo ed editoriale, Prada riesca a mantenere il livello eccelso a cui ci eravamo abituati.

Domenico Gnoli
Progetto Prada Arte, Milano 2021
Pagg. 424, € 90
ISBN 9788887029819
https://www.fondazioneprada.org/

Domenico Gnoli (Progetto Prada Arte, Milano 2021)

Domenico Gnoli (Progetto Prada Arte, Milano 2021)

IL RINASCIMENTO A VICENZA

Il Rinascimento metteva al centro l’essere umano, anzi, l’uomo bianco razionale”. “Non è vero: il Rinascimento è innervato di magia”. Come sempre accade, basta che qualcuno tiri in ballo un qualsiasi concetto, magari in chiave critica, per suscitare l’ira dei paladini dell’interpretazione opposta. In genere, in tali diatribe quelle che si perdono irrimediabilmente sono le sfumature – storiche, concettuali e via dicendo. Ovviamente nelle righe qui sopra ci riferiamo allo statement di Cecilia Alemani nel presentare alla stampa l’imminente Biennale di Venezia da lei diretta. Il consiglio da parte nostra è di arrivarci preparati, approfondendo un poco l’argomento. Il primo stimolo arriva dalla mostra La fabbrica del Rinascimento, allestita fino al 18 aprile alla Basilica Palladiana di Vicenza, e dal relativo catalogo, dove si indagano “processi creativi, mercato e produzione” che caratterizzano la città veneta nell’arco di tempo compreso fra il 1550 e il 1585. Di particolare interesse potrà risultare la sezione del libro dedicata a Il valore dell’arte: mercato e collezionismo, così da renderci immuni – se mai lo si dovesse ancora fare – a chi, a Venezia, lamenterà l’intromissione di dinamiche mercantili nel sacro territorio dell’arte, e pure a chi verserà lacrime sulla condizione economicamente fragile di tanti artisti (in quest’ultimo caso consigliamo la lettura de I libri di conto degli artisti: il caso del libro secondo di Francesco e Jacopo Bassano di Edoardo Demo). Se proprio ci si deve lamentare, ed è legittimo, almeno non si gridi allo scandalo di corta data.

La fabbrica del Rinascimento. Processi creativi, mercato e produzione a Vicenza
Marsilio, Venezia 2022
Pagg. 336, € 40
ISBN 9791254630006
https://www.marsilioeditori.it

La fabbrica del Rinascimento. Processi creativi, mercato e produzione a Vicenza (Marsilio, Venezia 2022)

La fabbrica del Rinascimento. Processi creativi, mercato e produzione a Vicenza (Marsilio, Venezia 2022)

CORALINE IN EDIZIONE ANNIVERSARIO

Coraline scoprì quella porta poco dopo aver traslocato con la famiglia”. Inizia così Coraline di Neil Galman, romanzo per ragazzi che sta sul crinale tra il fantasy e l’horror e da cui è stato tratto nel 2009 un film d’animazione. A vent’anni dall’uscita del libro, Mondadori – che lo aveva tradotto prontamente nel 2003 – ne propone una “edizione anniversario” in grande formato, in cui le originarie illustrazioni di Dave McKean cedono il passo alle tavole di Aurélie Neyret. Resta intatta l’atmosfera perturbante nella quale si muove la protagonista Coraline, in un romanzo dalle tinte fumettistiche (Galman è un maestro britannico del genere), dove i paesaggi sfumano come ai margini di inquietanti scenari videoludici.

Neil Galman – Coraline
Mondadori, Milano 2022
Pagg. 176, € 18
ISBN 9788804741862
https://www.mondadori.it

Neil Galman – Coraline (Mondadori, Milano 2022)

Neil Galman – Coraline (Mondadori, Milano 2022)

GRAHAM HARMAN E L’ONTOLOGIA ORIENTATA AGLI OGGETTI

Incontrare un nuovo, appassionante sistema filosofico è come entrare in un edificio sconosciuto, nascosto allo sguardo eppure accessibile, di cui si scopre l’architettura via via che ci si dedica all’esplorazione”. Comincia così la Prefazione di Francesco D’Isa a Ontologia Orientata agli Oggetti di Graham Harman. Si dirà: quale interesse può avere un appassionato d’arte per “una nuova teoria del tutto”, soprattutto per una ontologia, dopo che tanta fatica si è fatta per capire qualcosa degli scritti di un Deleuze o di un Agamben? Ebbene, un primo indizio, pur banale, è la presenza dello stesso Graham nella Power 100 di ArtReview nel 2014 e nel 2015 (il libro in oggetto risale al 2018). In secondo luogo, il volume Iperoggetti di un sodale di Harman, Timothy Morton, è stato tradotto proprio nel 2018 dalla casa editrice Nero, che all’arte guarda con grande interesse. Ma soprattutto, il secondo capitolo del libro di Harman è intitolato L’estetica radice di tutta la filosofia. Se infine aggiungiamo il fatto che, come sottolinea D’Isa, questo testo è “un vero e proprio manuale di ontologia orientata agli oggetti, ben scritto e accessibile anche ai non specialisti”, allora non ci sono scuse per non addentrarsi in questa labirintica e inconclusa architettura.

Graham Harman – Ontologia Orientata agli Oggetti. Una nuova teoria del tutto
Carbonio, Milano 2021
Pagg. 237, € 17,50
ISBN 9788832278163
https://carbonioeditore.it

Graham Harman – Ontologia Orientata agli Oggetti. Una nuova teoria del tutto (Carbonio, Milano 2021)

Graham Harman – Ontologia Orientata agli Oggetti. Una nuova teoria del tutto (Carbonio, Milano 2021)

L’ARCHITETTURA SECONDO FRANCO PURINI

Nell’articolo dedicato a Franco Purini, nell’ambito della vasta indagine intitolata Architetti d’Italia, Luigi Prestinenza Puglisi lo ha definito senza mezzi termini un “reazionario”. Non si tratta chiaramente di una condanna senza appello, tanto che lo stesso LPP chiude il suo intervento con tre elementi positivi: “l’apertura […] ai temi della dimensione territoriale”, “il tentativo di tenere sempre una porta aperta tra la riflessione teorica e la progettazione” e “l’infaticabile e appassionato lavoro di docente”. Parafrasando la teoria della ricapitolazione, si potrebbe dire che l’ontogenesi (il libro) ricapitola la filogenesi (l’opera di Purini nel suo complesso). E quindi c’è del buono, senz’altro, ma innestato su un impianto sostanzialmente reazionario, ben sintetizzato nell’Introduzione. Dapprima infatti si individua una degradazione nella storia dell’architettura, avvenuta “nei primi vent’anni del XXI secolo”, quando la disciplina “ha smarrito i suoi contenuti più profondi”. Quel che il Discorso sull’architettura intende fare, nientemeno, consiste nel “restituire oggi all’architettura la sua natura di magica ‘scrittura terrestre’, in questo periodo messa in ombra da intenzioni superficiali e temporanee”. Si dirà che si tratta del sempreverde “o tempora, o mores!” di sapore ciceroniano, ma qui c’è di più: la perdita di “magia” è infatti un allontanamento dai “principi primi del costruire”, da quel “limitato numero di convinzioni permanenti” che caratterizza l’architettura. C’è dunque una architettura noumenica, ideale, che di volta in volta si concretizza in epifenomeni storicamente determinati – ma “la sua evoluzione attraverso lessici diversi non modifica o trasforma radicalmente la sua ratio”. Non si tratta dunque di tornare all’origine ma a com’è sempre stato, cancellando la presunta deriva degli ultimi vent’anni. Ora, basterà prendere in mano un qualsiasi libro di René Guénon per leggervi la medesima tesi, con le religioni a fungere da epifenomeni storici e geografici di un’essenza spirituale immutabile e originaria, funestata tuttavia dalle recentissime vicende umane. E sappiamo bene a quale collocazione sociopolitica appartenesse Guénon.

Franco Purini – Discorso sull’architettura. Cinque itinerari nell’arte del costruire
Marsilio, Venezia 2022
Pagg. 128, € 15
ISBN 9788829713783
https://www.marsilioeditori.it

Franco Purini – Discorso sull'architettura. Cinque itinerari nell’arte del costruire (Marsilio, Venezia 2022)

Franco Purini – Discorso sull’architettura. Cinque itinerari nell’arte del costruire (Marsilio, Venezia 2022)

LA COLLEZIONE DEL MUDEC DI MILANO

È sempre un momento importante per un museo quando si riallestisce la collezione permanente, che permanente non è, essendoci sempre una gran quantità di manufatti che sostano magari da decenni nei depositi, mentre nel mondo là fuori le coordinate cambiano. Tanto più se a ripensare il proprio percorso è un museo che un tempo si sarebbe definito etnografico. Il MUDEC – Museo delle Culture di Milano ha preso il proverbiale toro per le corna e racconta le proprie scelte in questo libro, che pullula di saggi più che di immagini, ed è un’ottima scelta. Si comincia dunque con la prima sala, Milano nel mondo spagnolo, per mettere in prospettiva il proprio situarsi spazio-temporale; si prosegue con La nuova dimensione globale del continente asiatico, questione dirimente oggi come non mai; la sala 3 analizza La corsa all’Africa, non facendo alcuno sconto al colonialismo italiano; si transita poi Verso la città multiculturale e si plana sul qui e oggi, ovvero Afrodiscendenti nella Milano globale. Altro che table book, un libro da leggere e studiare.

Milano globale. Il mondo visto da qui
24 ORE Cultura, Milano 2021
Pagg. 346, € 25,90
ISBN 9788866485377
https://www.24orecultura.com/libri/#libri24ore

Milano globale. Il mondo visto da qui (24 ORE Cultura, Milano 2021)

Milano globale. Il mondo visto da qui (24 ORE Cultura, Milano 2021)

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Marco Enrico Giacomelli

Marco Enrico Giacomelli

Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et…

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