Infrangere il sogno americano. Le foto di Gregory Crewdson a Torino

Il fotografo americano Gregory Crewdson presenta alle Gallerie d’Italia di Torino la sua nuova serie di scatti in esclusiva mondiale. Dando prova di un grande talento nel cogliere le inquietudini dell’animo umano

Staged photography e Gregory Crewdson sono due termini che vanno a braccetto ed è inevitabile visto che il fotografo (New York, 1962) è riconosciuto come uno dei massimi esponenti di quel movimento che ha rivoluzionato il processo creativo dell’immagine. Crewdson si muove come un regista, appoggiandosi a una troupe, creando delle messe in scena simili a film still ambientati in sobborghi dell’America rurale e suburbana, luoghi anonimi senza riferimenti spazio-temporali, dove il fotografo è in grado di creare una suspence visiva che evoca le atmosfere dei film di David Lynch.

Gregory Crewdson. Eveningside, exhibition view at Gallerie d'Italia, Torino, 2022

Gregory Crewdson. Eveningside, exhibition view at Gallerie d’Italia, Torino, 2022

LA MOSTRA DI GREGORY CREWDSON A TORINO

La mostra Gregory Crewdson.Eveningside prende il titolo dall’omonima serie presentata alle Gallerie d’Italia di Torino in esclusiva mondiale e in parte commissionata da Intesa Sanpaolo. La serie Eveningside è concepita come l’ultimo capitolo di una trilogia che abbraccia dieci anni di attività e le tappe di un percorso artistico ed esistenziale che passa da visioni più intime e personali a grandi visioni esistenziali. Partendo da Cathedral of the Pines (2012-14), passando per An Eclipse of Moths (2018-19) fino alla serie Eveningside (202-22), si possono ammirare anche gli scatti di Fireflies (1996), incipit della mostra. Un’esposizione necessariamente poderosa se si pensa all’ampio respiro richiesto da queste opere composte su grande formato.  A corredo, nella sala multimediale, il backstage viene narrato nel video Making Eveningside, con musiche originali di James Murphy degli LCD Soundsystem, e Stuart Bogie, polistrumentista compositore americano. Intesa Sanpaolo presenta inoltre i nuovi appuntamenti di #INSIDE alle Gallerie d’Italia – Torino, un ricco palinsesto di incontri che prevede talk con ospiti di rilievo ed eventi speciali, fino al 18 gennaio 2023, a ingresso libero.

LA FOTOGRAFIA SECONDO GREGORY CREWDSON

Remote e solitarie foreste fanno da sfondo alla serie Cathedral of the Pines, che prende il nome da una strada in cui Crewdson si è imbattuto, quando, dopo il divorzio nel 2012, è andato a vivere in una chiesa metodista sconsacrata a Becket, in Massachusetts. Forse il lavoro più intimo e personale dell’artista che indaga la tensione tra legame umano e separazione. Da questi paesaggi, dove le foreste incombono come presenze spirituali, Crewdson si sposta a Pittsfield, sempre in Massachusetts, per realizzare la serie An Eclipse of Moths, nella quale domina il paesaggio urbano triste e decadente delle città industriali dimenticate. Le falene (moths), attratte dalle luci elettriche che le confondono, private dei loro punti di riferimento, sono una similitudine della sconfitta di Pittsfield e dell’America stessa. Nella serie Eveningside, infine, il fotografo ha scelto di esprimersi in un bianco e nero molto raffinato, virando su una tavolozza monocromatica. La chiave emotiva nella composizione è dettata dalle combinazioni di luce e ombra e di effetti speciali come pioggia, fumo o foschia. Qui Crewdson sonda momenti sospesi nella vita quotidiana. Le figure, scarne e viste attraverso le vetrine dei negozi, sono colte nella banalità della routine quotidiana. Crewdson si conferma un indagatore delle zone d’ombra dell’animo umano, nel suo sondare la profonda solitudine dell’individuo in un’America ben lontana dal sogno americano.

Rebecca Delmenico

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