L’incredibile concerto dei Gorillaz a New York in realtà aumentata

In occasione del lancio del loro nuovo singolo, “Skinny Ape”, i mitici Gorillaz sono tornati sotto i riflettori con un progetto a dir poco avveniristico. Stiamo parlando dei due concerti in realtà aumentata che la band ha recentemente tenuto a Londra e a New York. Ecco il video della performance in Times Square

Fin dal loro emblematico esordio discografico nel 2001 i Gorillaz hanno da subito messo le cose in chiaro presentando al mondo intero un progetto innovativo che travalicasse la sfera musicale per offrire importanti sperimentazioni sia in ambito tecnologico sia per il mondo dell’animazione. Nata dalla collaborazione tra il vulcanico Damon Albarn e il fumettista britannico Jamie Hewlett, la celeberrima band virtuale è di fatto sempre riuscita a sorprendere il pubblico tanto con una commistione di suoni accattivanti e coinvolgenti quanto con modalità performative che, tra ologrammi e featuring da capogiro (De La Soul, Thundercat e Little Dragon sono solo alcuni dei grandi nomi coinvolti nei loro show), li hanno resi un vero e proprio punto di riferimento per l’avanguardia del XXI secolo. A confermare questa tesi è l’ultimissima apparizione pubblica che i Gorillaz hanno da poco tenuto in due luoghi iconici: Times Square e Piccadilly Circus.

IL CONCERTO IN REALTÀ AUMENTATA DEI GORILLAZ

Con l’intenzione di promuovere il lancio di Skinny Ape, il primo singolo che anticipa l’uscita del loro ottavo album, Cracker Island (prevista per febbraio 2023), i Gorillaz non si sono fatti sfuggire l’occasione di proporre ancora una volta qualcosa di mai visto e sentito prima. Presentata lo scorso 17 dicembre simultaneamente a Londra e a New York, la loro nuova performance li ha visti prendere vita grazie alla realtà aumentata. Unico nel suo genere, lo spettacolo AR ha chiamato alla raccolta centinaia e centinaia di fan pronti a godersi il concerto mediante il prezioso supporto delle nuove tecnologie. Realizzato attraverso una collaborazione con Google, i live sono stati resi fruibili sia dai propri smartphone che dai giganti schermi a LED presenti nelle rispettive piazze. Ma come funziona esattamente?

LA COLLA BORAZIONE FRA GOOGLE E I GORILLAZ

Le ultime esibizioni dei Gorillaz sono state rese possibili con l’API (acronimo di Application Programming Interface) geospaziale di Google ARCore, ovvero un software intermediario in grado di far dialogare fra di loro due applicazioni diverse in modo da consentire il collegamento in remoto di contenuti specifici a qualunque area coperta da Google Street View garantendo così la creazione di esperienze interattive, a livello globale, accessibili tramite la realtà aumentata. L’API, infatti, permette agli sviluppatori di connettere le coordinate locali dell’utente con quelle geografiche del VPS (Virtual Private Server) nell’ottica di poter lavorare con un solo sistema di coordinate. Questa metodologia fa sì che contenuti digitali, ad esempio etichette di testo o modelli 3D, possano venire associati a posizioni specifiche apparendo così come parte degli ambienti reali nei quali si trovano i suoi fruitori.

Valerio Veneruso

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Valerio Veneruso

Valerio Veneruso

Esploratore visivo nato a Napoli nel 1984. Si occupa, sia come artista che come curatore indipendente, dell’impatto delle immagini nella società contemporanea e di tutto ciò che è legato alla sperimentazione audiovideo. Tra le mostre recenti: la personale RUBEDODOOM –…

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