Nasce a Torino Green Pea Building: nuova progettazione degli edifici per salvare il Pianeta

Le case del futuro, e il loro arredo, saranno firmate nei prossimi anni da Green Pea Building: un progetto di edilizia ecosostenibile nato dall’unione di Green Pea, lo store verde di Oscar Farinetti, e di Building, il gruppo immobiliare di Piero e Luca Boffa

Vorremmo che questo metodo di lavoro diventasse contagioso per tutti i settori”. A parlare dalla terrazza di Otium a Torino è Oscar Farinetti, patron di Eataly e Green Pea (“il primo store in Italia che vende solo oggetti e servizi in armonia con l’ambiente), e il metodo in questione è la partnership, “non una nuova società né un’iniziativa immobiliare” con Building, il gruppo di Piero e Luca Boffa, che si occupa di innovazione dell’abitare e del real estate. Dall’unione di queste due realtà imprenditoriali torinesi è nato Green Pea Building: per ora solo un marchio che nasconde un progetto a lungo termine, non solo rivolto alla progettazione e all’arredo delle case del futuro in chiave ecosostenibile, ma anche interessato a fornire un modello per altri imprenditori, del settore immobiliare e non.

Green Pea Building, Torino

Green Pea Building, Torino

GREEN PEA BUILDING: IL PROGETTO

Green Pea Building rappresenta la posa della prima pietra per la realizzazione degli edifici del futuro”, dichiara Piero Boffa, presidente del Gruppo Building. “Un cambio di passo significativo e il punto di partenza per la progettazione di edifici che si muovono nell’orizzonte dell’innovazione: in equilibrio con gli ecosistemi, massima espressione di un modello economico circolare, con un approccio che punta al benessere di tutti. Un manifesto capace di ispirare anche le nuove generazioni perché in grado di indicare una visione olistica verso nuove priorità, gettando le basi del primo esempio imprenditoriale sostenibile, nel campo delle costruzioni”. Dunque l’avvio di un processo di sostenibilità, economica e tecnologica, in merito alla costruzione di nuovi edifici (e al loro arredo con prodotti rispettosi dell’ambiente) da realizzarsi a partire dal 2023 per proseguire negli anni. Per farlo, i due imprenditori hanno stilato un manifesto green in 7 punti, sviluppato insieme a Boffa Petrone & Partners e al Laboratorio di Sostenibilità ed Economia Circolare dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

GREEN PEA BUILDING: IL MANIFESTO

I 7 punti di Green Pea Building sono Terra, Aria, Acqua, Energia, Risorse, Persone e Futuro”, si legge nel testo del manifesto: “colonne portanti di una riflessione culturale che offra soluzioni concrete a sostegno della transizione ecologica. Rigeneriamo la terra, insieme a chi rispetta la bellezza che risiede nella natura e nella società; tuteliamo la purezza dell’aria, in sinergia con il mondo vegetale; Contrastiamo lo spreco e l’inquinamento dell’acqua, preservandone la qualità; Usiamo solo l’energia necessaria, prediligendo quella da fonti rinnovabili; Riduciamo e gestiamo, risorse, scarti ed emissioni; Incoraggiamo stili di vita sostenibili e relazioni di valore tra le persone, invitandole ad essere co-responsabili; Rendiamo conto dell’impatto delle nostre scelte sul futuro, a noi stessi e agli altri, raccontandole”.

Otium - Green Pea, Torino, ph Claudia Giraud

Otium – Green Pea, Torino, ph Claudia Giraud

GREEN PEA BUILDING: UN CAMBIO DI MENTALITÀ

Si tratta di un cambio di mentalità che mette al centro l’attenzione alla biodiversità naturale e culturale, alle comunità, alla qualità delle relazioni e alla sostanza dei comportamenti. “Il Laboratorio di Sostenibilità ed Economia Circolare di UNISG nasce per supportare l’innovazione, proponendo una visione olistica all’analisi e alla progettazione”, conclude il biologo marino Silvestro Greco, direttore scientifico del Laboratorio di Sostenibilità ed Economia Circolare di UNISG. “Non possiamo permetterci di compromettere i rapporti con il miglior fornitore di materia prima che il genere umano conosca, ovvero la Natura. Con questo obiettivo nasce Green Pea Building. Un progetto che individua un linguaggio comune, accessibile, trasparente, inclusivo, che attraverso la bellezza e la leggerezza, ci guidi nell’affrontare le difficoltà di una società in crisi, perché continua ad essere espressione di un’economia dai confini infinti su un Pianeta finito”.

– Claudia Giraud

https://www.greenpea.com

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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