Art Basel Miami Beach 2022. Il report dalla fiera e il focus sulle gallerie italiane

Si è conclusa la ventesima edizione della fiera americana del gruppo globale di Art Basel. Vip, collezionisti, istituzioni, curiosi e appassionati: pare non mancasse proprio nessuno alla settimana dell'arte di Miami. Ecco com’è andata

Arriva il momento di tirare le somme per la più soleggiata tra le art week, quella di Miami, con tutto il palinsesto di fiere ed eventi in città in coincidenza con Art Basel Miami Beach. Ed è toccato all’ammiraglia americana del gigante globale il compito di chiudere l’anno, il 3 dicembre, dei grandi appuntamenti per il mercato internazionale, riunendo appassionati e star del cinema a due passi dalle lunghe spiagge della Florida.

L’EDIZIONE ANNIVERSARIO DI ART BASEL MIAMI BEACH

Avvistati a Miami Leonardo Di Caprio, Tobey Maguire e Jared Leto, così come David Beckham, Selena Gomez, Jon Bon Jovi. Ma nel fermento non sono mancati soprattutto e per fortuna i collezionisti, i direttori di musei e istituzioni, i curatori da tutto il mondo, riuniti al Convention Center – dove si teneva in contemporanea anche la Design Miami/, diretta dall’italiana Maria Cristina Didero – per festeggiare il ventennale di Art Basel Miami. E per celebrare degnamente la fiera di Art Basel ha messo in piedi di certo la più grande delle rassegne nella sua storia, con oltre 280 gallerie invitate – 25 alla loro prima partecipazione – da 38 diversi parti del mondo, e soprattutto da Nord e Sud America, chiudendo la manifestazione con un totale di 76.000 visitatori.

LE VENDITE E I COLLEZIONISTI ALLE FIERE DI MIAMI

Le vendite sono state robuste e numerose sin dal primo giorno ad Art Basel Miami, a quanto riportato da molte gallerie, anche se sembrerebbe che il flusso di acquisti sia andato leggermente più a rilento del solito, con acquisti più meditati e meno frenesia da “first choice”. Il che non ha minimamente intaccato il fermento e l’energia che tutti hanno riconosciuto alla fiera e più ampiamente all’offerta di eventi e appuntamenti in città. “Esperienza di Miami bellissima per atmosfera, clima e offerta”, ci ha raccontato infatti con entusiasmo il collezionista italiano Giovanni Scarzella“E Art Basel è sempre potente e magnifica: da segnalare in particolare per me i lavori di Yirui Jia di Mitchell Innes and Nash e di Eva Pade da Nicolai Wallner”.

Austyn Weiner, Sacrificial Lamb, 2022. Courtesy Massimodecarlo Gallery

Austyn Weiner, Sacrificial Lamb, 2022. Courtesy Massimodecarlo Gallery

LE VENDITE AD ART BASEL MIAMI BEACH 2022

Vendite sostenute dunque sin dall’inizio, si diceva, e lo confermano da Massimo De Carlo, ad Art Basel Miami con Carla AccardiMcArthur BinionAlighiero Boetti, Jenna GribbonKarin GulbranLudovic Nkoth, Yan Pei-Ming, Judith Linhares, Ferrari Sheppard, Paola Pivi, Sanford Biggers, Josh Smith, tra gli altri. Sold out in fretta le opere di Austyn Weiner, artista nata a Miami nel 1989 e aggiunta di recente al roster della galleria (la sua prima mostra personale in Europa sarà nel 2023 nella sede di Londra), esposta a Miami a Kabinett, il settore della fiera con un display dedicato nei booth. “Siamo lieti di essere tornati di nuovo a Miami per Art Basel 2022. Finora l’energia in fiera è piuttosto serena e siamo stati molto felici di ritrovare i nostri contatti locali e internazionali”, racconta Ludovica Barbieri, partner della galleria. “Le vendite del primo giorno sono state molto soddisfacenti e siamo stati particolarmente entusiasti di presentare un Kabinett dedicato interamente ad Austyn Weiner, che ha recentemente firmato con la galleria. Complessivamente, ad oggi sono state vendute oltre 25 opere, che vanno dai 10.000 ai 225.000 $”.

Carla Accardi, Contatti vari, 2005. Courtesy Massimodecarlo Gallery

Carla Accardi, Contatti vari, 2005. Courtesy Massimodecarlo Gallery

LE GALLERIE ITALIANE AD ART BASEL MIAMI BEACH 2022

Una selezione di artisti italiani del dopoguerra all’insegna di una dimensione “Oltre la pittura” per l’appuntamento di Mazzoleni con Art Basel Miami, con in stand opere di Lucio Fontana, Carla Accardi, Agostino Bonalumi, Jannis Kounellis, Nunzio, che hanno condiviso “un approccio innovativo alla pittura e alla scultura, sperimentando nuove tecniche e materiali”. Insieme a Victor Vasarely e Salvo“È sempre un piacere incontrare i nostri clienti americani e osservare il mercato dell’arte oltreoceano. Quest’anno, Art Basel Miami Beach è tornata con una ventata di nuova energia”, riporta la galleria, che ha sottolineato il “fortissimo interesse per Agostino Bonalumi con vendite di opere tra i 200 e i 350 mila dollari e un successo incredibile per Rosso (1981), forse anche l’opera più fotografata!”. Prima edizione di Art Basel Miami dall’inizio della pandemia per la galleria Alfonso Artiaco, con in stand opere tra i 15.000 e 350.000 $. “La fiera è sempre di ottimo livello e direi che il mercato sia comunque in fase di risalita”, ci ha raccontato il gallerista di Napoli. “Abbiamo presentato uno stand con un focus particolare su alcuni dei nostri artisti americani Sol LeWitt, Lawrence Weiner, Vera Lutter, Robert Barry e Glen Rubsamen. In fiera anche un dipinto dello spagnolo Juan Uslè. Abbiamo poi esposto un lavoro di Giulio Paolini ed alcune ceramiche del giovane Diego Cibelli: due grandi bassorilievi ispirati ai dipinti di Arcimboldo, una cornucopia ricca di decorazioni floreali ed un totem”. A qualche ora dalla conclusione della fiera erano andate in porto spedite le vendite per Sol LeWitt e Cibelli che, “ha avuto un grande riscontro con il collezionismo americano”.

Mazzoleni, Art Basel Miami Beach 2022. Ph. Sebastiano Pellion di Persano. Courtesy Mazzoleni

Mazzoleni, Art Basel Miami Beach 2022. Ph. Sebastiano Pellion di Persano. Courtesy Mazzoleni

LE GALLERIE INTERNAZIONALI DI ART BASEL MIAMI 2022

Per quanto riguarda poi i grandi espositori internazionali, maestri americani anche da Hauser & Wirth, che ha riportato più vendite nel primo giorno di qualunque altra edizione di Art Basel Miami Beach e lavori acquisiti da grandi collezioni private e istituzionali. “A mezzogiorno (del giorno di preview, NdA) le nostre vendite superavano i 18 milioni di dollari, incluse opere di Philip Guston, Glenn Ligon, e nuovi lavori di Mark Bradford, George Condo, Nicole Eisenman e Rashid Johnson, tra gli altri. Un’energia così positiva in fiera che lascia ben sperare per il mondo dell’arte del 2023”, ha dichiarato il presidente della mega, Marc Payot. Da Pace, ogni incertezza sulla salute del mercato è stata fugata da parecchie vendite oltre il milione di dollari, a quanto dichiarato dal CEO Marc Glimcher. Tra queste Agnes MartinUntitled #14 (1998), $ 7 milioni; un dipinto dei Flowers di Andy Warhol del 1964 a $ 3.8 milioni; Roda Coração III di Beatriz Milhazes, $ 1 milione.

MIAMI E LE FIERE SATELLITE DI ART BASEL

Ma Miami non è solo Art Basel, e tante sono le scoperte possibili anche alle fiere che la accompagnano, da Nada a Untitled, per citarne solo due. “Personalmente mi è piaciuta moltissimo Nada”, aggiunge infatti sempre il collezionista Scarzella, “dove ho apprezzato lavori che conoscevo e conosciuto molti nuovi artisti, tra cui quelli di Hannah Murray di Marinaro Gallery e dell’iraniana Azadeh Emilzadeh di Franz Kaka. Belli anche gli spazi di Stems, Jack Barret, Lyles&King e delle italiane Clima e Eastcontemporary. Scenografica anche Untitled con la sua vicinanza al mare, e molto divertente come contesto, buona la proposta anche delle gallerie italiane come Luce, Secci e PlanX. Qui ho comprato un lavoro di Gwen O’Neil da Anna Erickson Presents, una galleria di Nashville”.

Dominic Chambers, After Albers (Emerald Lady), 2022. Courtesy l’artista e Luce Gallery, Torino

Dominic Chambers, After Albers (Emerald Lady), 2022. Courtesy l’artista e Luce Gallery, Torino

LE GALLERIE ITALIANE A UNTITLED

Da Untitled Art ha riportato buoni risultati di vendita la galleria di Bologna Studio G7, che ci ha raccontato di una “fiera e città molto reattive, un pubblico assolutamente eterogeneo e totalmente internazionale, con una buona affluenza anche di collezionisti italiani”. Vendute le opere di Franco Guerzoni (cicli Strappo d’Affresco e Intravedere, tra 16.000 e 25.000 dollari), Daniela Comani (dalla serie Bookshelf, range 2.000-10.000 dollari) e Giulio PaoliniSenza titolo (Sisifo) (range 13.000-18.000 dollari). Soddisfatto anche Nikola Cernetic, fondatore e direttore di Luce Gallery“Siamo molto felici dei numerosi riscontri positivi che hanno ricevuto tutti gli artisti presentati. Tra le opere vendute, After Albers (Emerald Lady) di Dominic Chambers (50.000 $), Not Yet Titled di Martha Tuttle (27.000 $), i due dipinti No Ordinary Love e Professional Dreamers di Zéh Palito (35.000 $; 40.000 $), Tainted Waters di Demetrius Wilson (9.000 $) e My Slice of Heaven di Yowshien Kuo (18.000 $), la cui prima personale in galleria inaugurerà il 15 dicembre. Inoltre, Living Room n.31 di Johanna Mirabel (20.000 $) è stato acquisito dall’X Museum di Pechino”. Alla sua seconda edizione della fiera, The Flat – Massimo Carasi di Milano era ad Untitled Art Miami Beach con un progetto di stand che esplorava lo spazio tra natura, esseri umani e innovazione tecnologica con le opere di Stefano Caimi, Michael Johansson, Leonardo Ulian (in mostra a Milano fino a metà gennaio) e Paolo Cavinato, le cui opere sono andate sold out in un range di prezzi tra i 3.500 e i 12.000 dollari.

Cristina Masturzo

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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