A Milano inizia la fiera miart 2018

Evento di punta della Art Week milanese, la fiera di arte moderna e contemporanea sta per alzare il sipario sulla sua 23esima edizione. All’insegna del presente.

Mancano ormai poche ore all’avvio di miart, il consueto appuntamento fieristico milanese che, dal 13 al 15 aprile, accoglierà il grande pubblico nel padiglione 3 di Fieramilanocity. Diretta per il secondo anno da Alessandro Rabottini, la kermesse promette di consolidare il dialogo tra arte moderna, contemporanea e design da collezione, offrendo al popolo dell’art week una riflessione sul presente, lungo un orizzonte temporale che dagli esordi del Novecento raggiunge l’epoca odierna.
I numeri dell’edizione 2018, supportata per la prima volta da Intesa Sanpaolo nelle vesti di main partner, la dicono lunga sul ruolo cardine giocato dalla fiera meneghina nel contesto italiano e internazionale: 184 gallerie partecipanti, di cui 75 estere, fra le quali si contano parecchi debutti ‒ dallo Studio Trisorio di Napoli alla Thomas Dane Gallery, con sede nella città partenopea e a Londra, fino al colosso Gagosian ‒ suddivise in sezioni che scandiscono l’itinerario fieristico.

Prisma, Campagna Miart 2018

Prisma, Campagna Miart 2018

LE SEZIONI

Established ‒ a sua volta ripartita in Contemporary e Master ‒ lascerà ampio margine di manovra alle gallerie, che trasformeranno i propri stand in terreno di confronto tra gli artisti delle loro scuderie e in cornici per mostre dalla forte impronta curatoriale. Qualche esempio? la personale di Carsten Höller da Massimo De Carlo nella sottosezione Contemporary e, fra i Master, David Medalla nello spazio della galleria Astuni e l’omaggio a Mauro Staccioli da parte della galleria Il Ponte.
Venti gallerie internazionali, di cui tredici “esordienti”, animeranno la sezione Emergent, a cura di Attilia Fattori Franchini, incentrata sulla ricerca delle generazioni più giovani. Anche in questo caso i nomi sono tanti e fra gli artisti italiani spiccano Diego Marcon e Lorenzo Guerrini per Ermes-Ermes, Valerio Nicolai da Clima, Pennacchio Argentato da Acappella e Alfredo Aceto da Levy Delval.
L’incontro fra generazioni diverse è alla base della sezione Generations, a cura di Lorenzo Benedetti, che ha invitato otto coppie di gallerie a presentare le opere di due artisti diversi dal punto di vista generazionale. La lista è lunga e interessante, ma a balzare agli occhi sono le proposte di Gagosian- Mazzoleni, “promotori”, rispettivamente, di Sterling Ruby e Alberto Burri, e di A Gentil Carioca-Andersen’s Contemporary, con Jarbas Lopes e Tomás Saraceno.
Sono nove, invece, le gallerie protagoniste della sezione Decades, a cura di Alberto Salvadori: una ricognizione sulle decadi del secolo scorso in compagnia di “maestri” del calibro di Jonas Mekas, Giulio Turcato, Enrico Prampolini e Käthe Kollwitz.
On Demand, a cura di Oda Albera, vedrà le gallerie esporre opere site specific o interattive, innescando una relazione diretta con il pubblico. Ad esempio, Francesco Arena indagherà l’idea di distanza negli spazi di Raffaella Cortese, Teresa Margolles presenterà da Peter Kilchmann la sua opera di denuncia in merito all’emergenza femminile a Città del Messico, Eva Koťátková andrà in scena da Meyer Riegger e Tobias Zielony da Lia Rumma.
Anche quest’anno non mancherà il focus sul design, al centro della sezione Object curata da Hugo Macdonald: pezzi di design sperimentale e limited edition accostati a oggetti storici, proposti da quattordici gallerie. Nanda Vigo, Gio Ponti, Ico Parisi, Paul Evans e Conrad Willems sono solo alcuni dei nomi riuniti in questa sezione.

Object, Miart 2016

Object, Miart 2016

PREMI E TALK

I sette premi in palio lo scorso anno troveranno riscontro anche nell’imminente edizione di miart, coinvolgendo un ricco parterre di addetti ai lavori internazionali nel ruolo di giurati. Il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano metterò a disposizione 100mila euro per acquistare opere d’arte moderna e contemporanea da includere nella raccolta di Fondazione Fiera Milano; sarà invece di 10mila euro il riconoscimento messo in palio per lo stand con il miglior progetto espositivo nell’ambito del Premio Herno.  Il Premio LCA per Emergent assegnerà 4mila euro alla migliore galleria emergente, mentre il Premio Fidenza Village per Generations, riconoscerà 10mila euro per il miglior stand della sezione Generations; la stessa cifra spetterà al vincitore del Premio On Demand by Snaporazverein all’interno dell’omonima sezione. Nell’ambito del Premio CEDIT per Object, un’opera di un designer italiano emergente finirà nella collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano e il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte contemporanea e i giovani artisti consisterà in un premio acquisto del valore di 10mila euro.
Non potranno infine mancare all’appello i consueti miartalks, costruiti, quest’anno, attorno alla domanda “Cosa possiamo immaginare?”. Curato da Fatos Üstek, il ciclo di incontri vedrà misurarsi con il tema dell’immaginazione Jeremy Deller, Massimiliano Gioni, Nicolaus Schafhausen, Andrea Bowers, Luca Massimo Barbero, Andrea Viliani, Vincenzo de Bellis, Walid Raad, Laura Cherubini, Teresa Margolles e Giorgio Verzotti, solo per citarne alcuni.
Senza dimenticare la conversazione su Manifesta 12, in compagnia di Hedwig Fijen, Ippolito Pestellini Laparelli e Mirjam Varadinis, moderati da Paola Nicolin.

Arianna Testino

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Arianna Testino

Arianna Testino

Nata a Genova nel 1983, Arianna Testino si è formata tra Bologna e Venezia, laureandosi al DAMS in Storia dell’arte medievale-moderna e specializzandosi allo IUAV in Progettazione e produzione delle arti visive. Dal 2015 a giugno 2023 ha lavorato nella…

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