6 novità in libreria. Da Gabriele Basilico alla Biennale di Venezia

Le novità editoriali di questa settimana partono dalla Venezia con il catalogo della Biennale e quello del Padiglione Uzbekistan, proseguono con la Milano di Gabriele Basilico e la Napoli di Davide Vargas, arrivano a Torino con il nuovo progetto di Flavio Favelli e si chiudono a New York con la cancel culture secondo David Haziza

La mezza dozzina di consigli editoriali di questa settimana si può leggere geograficamente. Decidiamo di partire da Venezia, raccontandovi il catalogo della Biennale curata da Cecilia Alemani e la pubblicazione che accompagna il Padiglione dell’Uzbekistan. Milano e Napoli sono le città che, in maniera diversa, hanno analizzato rispettivamente Gabriele Basilico (con il mitico Ritratto di fabbriche) e Davide Vargas (con lo spirito dell’architetto curioso). La penultima tappa è Torino, dove alla GAM è stato presentato il nuovo progetto di Flavio Favelli, accompagnato da una bella pubblicazione. Chiudiamo con New York, città dove risiede il “normaliano” David Haziza, autore di un pamphlet piuttosto duro contro la cancel culture.

Marco Enrico Giacomelli

BIENNALE ARTE 2022 – IL LATTE DEI SOGNI

Il catalogo della Biennale di Venezia, come nelle ultime occasioni, è articolato in due volumi racchiusi in un cofanetto cartonato. Il secondo, come di consueto, è più smilzo ed è un regesto dei padiglioni nazionali e degli eventi collaterali. Chiaro che, qualora si intendesse approfondire, conviene procurarsi le pubblicazioni specifiche. A meritare l’attenzione è soprattutto il primo volume. Ora, questa edizione della Biennale è stata particolare per diversi motivi, non da ultimo il fatto che la curatrice Cecilia Alemani abbia dovuto organizzarla tramite studio visit “virtuali” a causa della pandemia e che, per lo stesso motivo, abbia avuto a disposizione un anno in più. “Appena ho saputo che la Biennale sarebbe stata posposta, ho deciso di utilizzare il tempo supplementare per creare un libro che arricchisse l’esperienza della mostra e fotografasse il contesto inusuale in cui ha preso forma”, racconta la stessa Alemani nel dialogo con Marta Papini pubblicato in catalogo. Questo “extra time” ha permesso in particolare di commissionare saggi inediti, che rendono piuttosto unico il volume di questa edizione, ma in realtà anche quelli ristampati meritano la (ri)lettura. Se dovessimo sceglierne un paio, sarebbero tuttavia non classici saggi critici ma testi usciti dalla penna di due fra le narratrici più notevoli che può contare il nostro Paese: Igiaba Scego e Chiara Valerio.

Cecilia Alemani (a cura di) – Biennale Arte 2022. Il latte dei sogni
La Biennale di Venezia, Venezia 2022
2 voll., pagg. 1024, € 90
ISBN 9788898727629
https://www.labiennale.org/it

Cecilia Alemani (a cura di) – Biennale Arte 2022. Il latte dei sogni (La Biennale di Venezia, Venezia 2022)

Cecilia Alemani (a cura di) – Biennale Arte 2022. Il latte dei sogni (La Biennale di Venezia, Venezia 2022)

DIXIT ALGORIZMI

Viviamo – o almeno: alcuni vivono – assediati dall’ansia dell’algoritmo, come se si trattasse di un essere semidivino cooperante con forze oscure. In realtà, l’algoritmo è semplicemente una sequenza di operazioni volta a risolvere un problema. Cioè, posso tradurre in istruzioni algoritmiche qualsiasi problema, dal più banale e quotidiano al più complesso. Certo, ci vuole una certa predisposizione a formalizzare i problemi stessi, a renderli algebrici. Beh, forse-non-tutti-sanno-che il primo termine, algoritmo, è la traslitterazione latina del cognome, per così dire, del matematico persiano al-Khwarizmi, nato intorno al 780 a Khiva, nell’attuale Uzbekistan. Lo stesso al-Khwarizmi è l’inventore dell’algebra e colui il quale ha introdotto in Occidente lo zero e la notazione posizionale, cioè i cosiddetti numeri arabi. Alla sua figura è dedicato il progetto quadriennale, iniziato nel 2019, che trova nel Padiglione Uzbekistan alla Biennale di Venezia la sua ultima estrinsecazione, insieme a questo libro che mette insieme una ventina di contributor per ragionare di mito, tecnologia e arte contemporanea.

Space Caviar & Sheida Ghomashchi (a cura di) – Dixit Algorizmi. The Garden of Knowledge
Humboldt Books, Milano 2022
Pagg. 216, € 18
ISBN 9788899385941
https://www.humboldtbooks.com

Space Caviar & Sheida Ghomashchi (a cura di) – Dixit Algorizmi. The Garden of Knowledge (Humboldt Books, Milano 2022)

Space Caviar & Sheida Ghomashchi (a cura di) – Dixit Algorizmi. The Garden of Knowledge (Humboldt Books, Milano 2022)

GABRIELE BASILICO – MILANO. RITRATTI DI FABBRICHE

Prendete le ricerche tipologiche di Bernd e Hilla Becher e ibridateli con il piglio sociologico di Walker Evans, senza però introdurre l’elemento umano nelle fotografie. Questo è uno dei tanti modi in cui si potrebbero estrapolare le ispirazioni che hanno permesso a Gabriele Basilico di dar vita a un classico della fotografia contemporanea: Milano. Ritratti di fabbriche. “Nella magica sospensione luminosa della Pasqua 1978, spostandomi nella città di zona in zona, pianta alla mano”, scrive Basilico, “mi sono ritrovato nella zona 14, tra via Ripamonti e via Ortles, in un’area caratterizzata prevalentemente da costruzioni industriali. Per la prima volta ho ‘visto’ le strade e, con loro, le facciate delle fabbriche stagliarsi nitide, nette e isolate su un cielo inaspettatamente blu, dove la visione consueta diventava improvvisamente inusuale. Ho visto così, come se non l’avessi mai visto prima, un lembo di città senza il movimento quotidiano, senza le auto parcheggiate, senza gente, senza rumori. Ho visto l’architettura riproporsi, filtrata dalla luce, in modo scenografico e monumentale. Ho rivisto attraverso il mirino della mia Nikon, le immagini nascere da un’operazione di astrazione, di isolamento, di assenza. Ho individuato un metodo per capire e per scoprire ciò che a volte si osserva in modo confuso e miope”. La serie fotografica fu realizzata fra il 1978 e il 1980, l’anno successivo venne pubblicato il libro per i tipi di SugarCo e nel 1983 il progetto fu esposto al PAC di Milano. Negli anni il volume è stato più volte riproposto e questa è l’edizione del quarantennale, che presenta i saggi di Fulvio Irace, Roberta Valtorta e Stefano Boeri, oltre a un testo del 2010 dello stesso Basilico.

Gabriele Basilico – Milano. Ritratti di fabbriche. Quarant’anni dopo
24 Ore Cultura, Milano 2022
Pagg. 160, € 39
ISBN 9788866486039
https://www.24orecultura.com/libri/

Gabriele Basilico – Milano. Ritratti di fabbriche. Quarant'anni dopo (24 Ore Cultura, Milano 2022)

Gabriele Basilico – Milano. Ritratti di fabbriche. Quarant’anni dopo (24 Ore Cultura, Milano 2022)

DAVIDE VARGAS – NAPOLI SCONTROSA

Ci farai un libro con questi testi e questi disegni?”. “Spero, cerco un editore.”. Si concludeva così l’intervista che nel 2019 avevamo realizzato con Davide Vargas, architetto, narratore e disegnatore. All’epoca aveva pubblicato i primi 100 testi, ognuno corredato da un acquerello, nella sua rubrica Narrazioni_I luoghi per Repubblica Napoli. Su Artribune li avevamo ripubblicati tutti, i disegni, in quattro uscite da venticinque immagini l’una. Nell’agosto del 2020, altri cinquanta disegni, “scoprendo che, a causa del lockdown, la sua pratica si è modificata per alcune settimane, andando a pescare nella ‘memoria della città’, e poi, come per reazione, nel periodo successivo la sua flânerie lo ha condotto fuori porta, fra Caserta e la Sicilia”. Nel frattempo il progetto del libro proseguiva e ora ha trovato casa fra i tipi de La nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi. Oltre cinquecento pagine, che contengono una selezione di testi e una selezione ancor più stretta di disegni, peraltro in bianco e nero – i marroni di Vargas sono caffè spalmato, letteralmente. Peccato, si potrebbe dire. Ma in realtà va bene così, perché un viaggio non è tale se si cristallizza.

Davide Vargas – Napoli scontrosa
La nave di Teseo, Milano 2022
Pagg. 512, € 25
ISBN 9788834611272
http://www.lanavediteseo.eu/

Davide Vargas – Napoli scontrosa (La nave di Teseo, Milano 2022)

Davide Vargas – Napoli scontrosa (La nave di Teseo, Milano 2022)

FLAVIO FAVELLI – I MAESTRI. SERIE ORO

278 fascicoli, ordinatamente disposti a coprire tutte le pareti. La raccolta completa delle dispense pubblicate a partire dal 1963 dai Fratelli Fabbri, I Maestri del Colore, a occupare una sala del seminterrato della GAM di Torino. Ogni copertina, però, ha un colore supplementare: quello dorato delle carte dei Ferrero Rocher, che Flavio Favelli ha applicato in porzioni più o meno ampie delle riproduzioni fotografiche che occupano un’ampia porzione di ognuna delle copertine. Il libro che accompagna la mostra le riproduce tutte, nel formato che a sua volta riproduce quello generoso dei Maestri del Colore. Il legame che l’artista ha con questa serie è viscerale, intimo, profondo, come racconta lui stesso nel volume – una storia familiare tra Firenze e Bologna. C’è poi il ruolo importantissimo che la serie ha rivestito per la divulgazione dell’arte negli Anni Sessanta e Settanta, all’ombra della scuola di Roberto Longhi, come racconta con dovizia di particolari Elena Volpato. Detto e letto tutto questo, resta la curiosità di notare cosa ha coperto di volta in volta Favelli: praticamente tutto, nel caso di Duchamp; una piccola porzione, e mimeticamente, nel caso di Morandi.

Flavio Favelli – I maestri. Serie oro
Viaindustriae, Foligno 2022
Pagg. 128, € 30
ISBN 9788897753810
http://www.viaindustriae.it/

Flavio Favelli – I maestri. Serie oro (Viaindustriae, Foligno 2022)

Flavio Favelli – I maestri. Serie oro (Viaindustriae, Foligno 2022)

DAVID HAZIZA – LE PROCÈS DE LA CHAIR

Spesso ci si lamenta della povertà degli argomenti nelle discussioni che si svolgono su qualunque tema in Italia. E spesso si citano presunti esempi virtuosi che contraddistinguerebbero altri Paesi: quanto sono colti i dibattiti francesi, quanto sono bilanciati i talk show statunitensi. Per rinfrancarsi, vi invitiamo alla lettura – ora in francese, presto prevediamo in traduzione italiana – di questo saggio del “giovane filosofo” David Haziza, normaliano che tiene lezioni alla Columbia di New York (di letteratura francese, però) e che sostiene di argomentare al di là di destra e sinistra (che novità!). Il problema è tuttavia proprio l’argomentazione, che latita, per non dire che è assente. Sono posizioni espresse in maniera apodittica, infarcite di aneddoti che hanno il valore che meritano, con citazioni pescate qui e là (fra l’altro non verificabili, visto che non c’è mai un riferimento bibliografico preciso). Il tutto condito da un “era meglio prima” costantemente riproposto, dove però – come spesso capita in questi casi – il “prima” cambia di continuo collocazione spazio-temporale e dove si usa in abbondanza la preterizione. Ma di cosa discetta Haziza? Del puritanesimo che pervaderebbe l’America, un male che sta infettando l’Europa e che è uno strano mix di igienismo, tecnologismo, femminismo e neutralismo. Fa rimpiangere l’Agamben meno centrato.

David Haziza – Le procès de la chair
Grasset & Fasquelle, Parigi 2022
Pagg. 260, € 20
ISBN 9782246829447
https://www.grasset.fr/

David Haziza – Le procès de la chair (Grasset & Fasquelle, Parigi 2022)

David Haziza – Le procès de la chair (Grasset & Fasquelle, Parigi 2022)

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Marco Enrico Giacomelli

Marco Enrico Giacomelli

Giornalista professionista e dottore di ricerca in Estetica, ha studiato filosofia alle Università di Torino, Paris 8 e Bologna. Ha collaborato all’"Abécédaire de Michel Foucault" (Mons-Paris 2004) e all’"Abécédaire de Jacques Derrida" (Mons-Paris 2007). Tra le sue pubblicazioni: "Ascendances et…

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