Riflettere sul presente. Intervista a The Cool Couple

Fra i protagonisti di Fotopub, il festival andato in scena a Novo Mesto, in Slovenia, il duo The Cool Couple si racconta. Con uno sguardo sempre rivolto alla contemporaneità.

The Cool Couple ‒ composto da Niccolò Benetton (1986) e Simone Santilli (1987) ci parla delle ultime performance e del clima che si respira oltre la ex “Cortina di ferro”.

Per la vostra prima partecipazione al Fotopub avete scelto due momenti artistici differenti. Partiamo dal primo: Karma Fails ‒ Meditation Is Visualization la si può considerare una sorta di performance in collaborazione con il pubblico. Nel vostro analizzare quella che può essere chiamata la “mistica di regime” secondo canoni contemporanei, vi si può leggere un’ispirazione al celebre Che cos’è il fascismo di Fabio Mauri?
Karma Fails è sicuramente una performance che non potrebbe esistere senza il contributo dei suoi partecipanti, perché letteralmente entra dentro di loro. Fabio Mauri non era tra le nostre fonti di ispirazione, che sono riconducibili invece a una serie di analisi del neoliberalismo e del capitalismo cognitivo. Eravamo particolarmente interessati a utilizzare la meditazione come uno strumento per rimettere a fuoco una serie di fenomeni che solitamente cadono ai margini del nostro sguardo. È probabilmente nella capacità di dirottare l’attenzione, di alterare la visibilità di qualcosa o qualcuno che si esercita una delle forme di potere e controllo più efficaci e pericolose. Per riprendere le parole di Trevor Paglen, le cose che ci minacciano di più sono quelle per cui non c’è un’immagine. Non si tratta certo di qualcosa di nuovo, ma come artisti sentiamo la responsabilità di comprendere come possiamo produrre delle rappresentazioni efficaci, come possiamo affrontare degli argomenti che rimbalzano contro la soglia della nostra attenzione, o di interrogarci sull’efficacia di alcuni linguaggi artistici e delle stesse modalità espositive.

Un’altra opera importante, con cui partecipate al Fotopub, è Turborage: da un lato, l’afflato poetico di Gianni Rodari, dall’altro gli inevitabili accostamenti con la caotica contemporaneità. Come la legate a Karma Fails? Le due opere formano un percorso concettuale comune o sono indipendenti l’una dall’altra?
Il legame con Karma Fails deriva innanzitutto dal fatto che sono due capitoli dello stesso progetto, Turbulent Times, un’analisi di diversi aspetti del presente sullo sfondo della crisi globale. Se Karma Fails esplora i modi in cui aspetti apparentemente innocui delle nostre vite possono essere trasformati in strumenti biopolitici, Turborage affronta probabilmente l’altro lato della medaglia: la capacità del potere di assorbire quasi ogni forma di devianza. La favola di Rodari, in fondo, non fa che raccontare questo. Quando sono combinate, Karma Fails e Turborage offrono due momenti di apparente rigenerazione, da un lato tramite una meditazione, dall’altro con una vera e propria valvola di sfogo.

The Cool Couple. Courtesy the artists

The Cool Couple. Courtesy the artists

Questa a Nove Mesto non è la vostra sola presenza nella ex Jugoslavia. Fino al 21 settembre sarete presenti nella collettiva Autostrada Biennale ‒ Revolution Is Us a Prizren, in Kosovo. E dal 5 al 12 luglio avete preso parte al Contemporary Art Festival di Ptuj, di nuovo in Slovenia. Che idea vi siete fatti della scena contemporanea in area balcanica?
Nonostante le diverse occasioni in cui vi abbiamo esposto, purtroppo non abbiamo mai avuto la possibilità di frequentare in maniera approfondita i Paesi dell’ex Jugoslavia. Tuttavia, per quella che è la nostra esperienza, si tratta di una zona dove c’è un notevole fermento artistico, con un’energia completamente diversa dall’Europa occidentale.

Cosa vorreste poter esportare in Italia delle rassegne artistiche della ex Jugoslavia?
Il clima, la spontaneità, la grinta.

Niccolò Lucarelli

https://www.fotopub.com/

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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