23 artisti contemporanei al Museo delle Navi Romane di Nemi

Arte contemporanea e antichi reperti convivono. Gli artisti si sono relazionati con l’architettura e la collezione di questo particolare museo alle porte della Capitale

Il rapporto tra storia antica e contemporanea è sempre più spesso indagato da progetti curatoriali che esplorano, per assonanze e contrasti, il legame creativo e culturale che può unire due lontanissime sfere temporali. Nasce così anche la mostra Riportando tutto a casa, nuovo progetto off site della galleria Contemporary Cluster di Roma, realizzato in collaborazione con il Museo delle Navi Romane di Nemi, e curato da Lorenzo Madaro. Alle porte della Capitale, nell’area dei Colli Albani, il museo fu costruito negli Anni Trenta per ospitare due navi appartenute all’imperatore Caligola (37- 41 d.C.), recuperate nelle acque del lago tra il 1929 e il 1931. Nell’allestimento attuale, alle navi si affianca un focus sul popolamento del territorio albano in età repubblicana e imperiale, con particolare riguardo ai luoghi di culto.

Museo delle Navi romane, Nemi

Museo delle Navi romane, Nemi

RIPORTANDO TUTTO A CASA. LA MOSTRA SECONDO LORENZO MADARO

Il progetto espositivo Riportando tutto a casa (qui si mutua il titolo di un romanzo di Nicola Lagioia) propone un incontro corale tra artisti italiani di differenti geografie ed esperienze, attitudini e storie alle spalle, in dialogo con la collezione del Museo delle Navi Romane di Nemi, attraverso installazioni, dipinti, sculture, video arte e altri linguaggi in grado di generare una lettura ulteriore di un grande tema: il ricordo”, sottolinea il curatore Lorenzo Madaro.  “Questo si declina attraverso frammenti, visioni, proposte immaginifiche, brandelli di materiali attraverso i quali gli artisti coinvolti elaborano una personale visione che si associa al grande repertorio di oggetti ritrovati, elementi rinvenuti durante importanti scavi archeologici degli ultimi decenni, con cui condividono una possibile e a volte contraddittoria familiarità”.

Dario Carratta, Seme Occulto, 2022, olio su tela, 200x150 cm.

Dario Carratta, Seme Occulto, 2022, olio su tela, 200×150 cm

RIPORTANDO TUTTO A CASA. LA MOSTRA

Frammenti, visioni e brandelli di memoria si esprimono nelle opere di Paolo Assenza, Antonio Barbieri, Canicola, Dario Carratta, Cosimo Casoni, Giovanni Chiamenti, Matteo Costanzo, Fabrizio Cotognini, Giovanni De Cataldo, Valerio Di Fiore, Gioia Di Girolamo, Luca Di Terlizzi, Marco Emmanuele, Francesco Fossati, Federika Fumarola, Alberto Gianfreda, Alessandro Giannì, Giulia Manfredi, Caterina Morigi, Nero/Alessandro Neretti, Luca Petti, Giusy Pirrotta e Andrea Polichetti. Fino al 30 settembre, il pubblico può passeggiare tra i lavori cercando il proprio sentiero, imbattendosi in superfici e perimetri che inglobano reperti d’archeologia subacquea e testimonianze storiche. “Il progetto di una mostra di arte contemporanea che si integri con l’esposizione permanente del Museo”, sottolinea la Direttrice del Museo delle Navi Romane, Daniela De Angelis, “rientra nella mission della Direzione Regionale Musei Lazio e dei Musei Territoriali, ovvero quella di ideare nuovi percorsi di valorizzazione del Museo e delle sue collezioni”.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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