Rinnovare la storia. La mostra di Alessandro Roma a Torino

Partire dai maestri dell’arte moderna per rinnovare il linguaggio della pittura e dalla scultura. È l’operazione compiuta da Alessandro Roma negli spazi di Quartz Studio a Torino

Due grandi tele di Alessandro Roma (Milano, 1977), srotolate alla maniera di un dittico di arazzi rinascimentali, riempiono lo sguardo con un tripudio di colori che raccolgono nella loro mistura notevoli retaggi – per citare i più evidenti, Matisse, i murali Art Déco, Ernst e il Realismo Magico della Germania tra Anni Venti e Trenta, Magritte. In questo modo la composizione non riposa nella memoria solamente quale scena di metamorfosi fisica e simbolica, dal serpente al pavone e viceversa, come suggerisce l’andamento sinuoso tendente a infinito dei corpi degli animali e della vegetazione circostante, ma rimane impressa in virtù di una sintesi non ostentata di avanguardie storiche, di una rigenerazione di esperienze ormai familiari all’arte contemporanea e di letture epiche ed erudite.

Alessandro Roma. The whisper of the peacock becomes a snake. Photo Beppe Giardino, ©bg QZ

Alessandro Roma. The whisper of the peacock becomes a snake. Photo Beppe Giardino, ©bg QZ

LA MOSTRA DI ALESSANDRO ROMA A TORINO

Un matrimonio mistico in procinto di arrendersi placidamente al vorticoso ineluttabile fluire dell’eterno – la ruota del pavone coincide con la rotazione del Sole e delle altre stelle, con la longevità e la resurrezione; il corpo affusolato del serpente forma l’uroboro, che rappresenta l’alternarsi di morte e rinnovamento. Un movimento materializzato e rappreso nella scultura in ceramica, che attenua di un soffio le tonalità brillanti dei dipinti per connetterli in prospettiva alla stampa xilografica (incorniciata da inserti sempre in ceramica richiamando le foglie degli arazzi e quelle scolpite) che intitola la mostra di Roma negli spazi di Quartz Studio a Torino.
In complesso, l’esposizione è al contempo racconto tramandato e buon auspicio; quasi un dono da parte di Roma, che mette a disposizione dell’osservatore i saperi, l’abilità tecnica e l’emotività per ricordare che esiste, nelle arti e ovunque, il costante bisbiglio del rinnovamento.

Federica Maria Giallombardo

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Federica Maria Giallombardo

Federica Maria Giallombardo

Federica Maria Giallombardo nasce nel 1993. Consegue il diploma presso il Liceo Scientifico Tradizionale “A. Avogadro” (2012) e partecipa agli stage presso l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Biella (2009-2012). Frequenta la Facoltà di Lettere Moderne presso l’Università degli Studi…

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