La potenza della pittura. Manfredi Beninati a Firenze

Galleria Poggiali, Firenze – fino al 29 luglio 2017. Una mostra che ribadisce l’importanza della pittura figurativa come elemento identitario dell’arte di Manfredi Beninati. Un sapore umanistico ne intride le opere, ricche di riferimenti e citazioni dalla storia dell’arte: scrigni preziosi della memoria artistica.

In aperta controtendenza rispetto a un momento in cui l’arte predilige il concettualismo, Manfredi Beninati (Palermo, 1970) celebra il figurativo ideando una pittura dove il senso solenne del passato – suggerito dalla grandiosità dei paesaggi onirici e sterminati – si sublima con un immaginario che passa dall’oggetto quotidiano al soggetto umano e animale, per sfondi d’atmosfera surrealista e turneriana insieme; la pennellata sfumata delle grandi distanze si alterna a quella più rapida e secca dei primi piani. Case, alberi, oggetti, fluttuano, compresi in un’armonia cosmica che ricorda Chagall, così come la tavolozza cromaticamente ampia, gioiosa, un inno alla pittura quale celebrazione della vita con lo sguardo costantemente posato sulla natura. Preziosa la citazione dalla Venere d’Urbino, così come gli scorci di pittura giapponese di fine Ottocento, che fanno di questa mostra un elegante viaggio per immagini custodi di cultura.

Niccolò Lucarelli

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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