Due grandi novità a Pompei: visitabili dopo i restauri la casa di Cerere e il Cavallo di Maiuri

Dal 14 giugno 2022 aprirà al pubblico la dimora con il busto della divinità della fertilità e lo scheletro dell'equide ritrovato negli anni Trenta da Amedeo Maiuri

Si chiude un ciclo di restauri a Pompei, al cui termine i visitatori possono nuovamente accedere a due capolavori del sito archeologico. Parliamo della grande casa di Cerere sulla via di Castricio – dimora che deve il nome al busto in terracotta dell’omonima dea della terra, della fertilità e dei raccolti trovato in uno degli ambienti aperti sull’atrio e risalente alla fine del IV secolo a.C. – e del Cavallo di Maiuri, il celebre scheletro di equide ritrovato nel 1938 da Amedeo Maiuri. Entrambi i beni sono stati sottoposti a un lungo restauro che ne permette ora una completa fruizione da parte del pubblico, cui sono offerti sempre maggiori servizi all’interno del Parco archeologico come le navette e il vivaio.

Il giardino della casa di Cerere CC Parco Archeologico di Pompei

Il giardino della casa di Cerere CC Parco Archeologico di Pompei

LA CASA DI CERERE E IL CAVALLO DI MAIURI AL PARCO ARCHEOLOGICO DI POMPEI

L’agognata riapertura della casa di Cerere – scavata per la prima volta tra il 1951 ed il 1953 – arriva dopo una serie di interventi sull’architettura e sugli apparati decorativi: sono stati restaurati i sontuosi pavimenti mosaicati e gli affreschi del primo stile, ma anche le coperture e il giardino dove venivano coltivati cereali, come l’orzo, il grano antico, il farro e altre specie legate al culto di Cerere. Anche il percorso di fruizione della domus è stato ampliato e migliorato, e ora include l’illuminazione delle decorazioni appena restaurate, una nuova passerella di collegamento tra l’atrio e il giardino e la conservazione ed esposizione dei reperti rinvenuti nella casa all’interno di apposite teche. Lungo la stessa via, i visitatori potranno nuovamente osservare lo scheletro del Cavallo di Maiuri dopo il massiccio intervento di restauro e valorizzazione del reperto – a seguito del quale era già stato esposto al pubblico nel dicembre 2021 – con il relativo nuovo allestimento in una posizione scientificamente più corretta, con struttura e materiali adatti al microclima pompeiano e in grado di assicurare le necessarie condizioni di tutela dello scheletro.

I NUOVI ALLESTIMENTI NEL PARCO ARCHEOLOGICO DI POMPEI

A Pompei prosegue il lavoro di studio, tutela e valorizzazione secondo il modello del ‘museo diffuso’“, ha spiegato il direttore del Parco archeologico Gabriel Zuchtriegel. “Nella casa di Cerere, oltre a ripristinare la spazialità dell’abitazione, distinta da alcuni ambienti con decorazione raffinatissima in II stile e prima solo parzialmente fruibile, è stato realizzato un sistema di illuminazione alimentata al 100% da un sistema di coppi fotovoltaici e dunque a impatto ambientale zero”. Per quanto riguarda il Cavallo di Maiuri, poi, “il restauro dello scheletro è stato connotato da un intervento multidisciplinare che ha visto all’opera i restauratori e gli archeologi, costantemente affiancati in ogni fase degli interventi da un archeozoologo. Anche questo allestimento prevede una fruizione secondo criteri accessibilità e inclusività“, ha sottolineato.

– Giulia Giaume

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

Scopri di più