Il processo creativo di Edward Hopper. Come nasce un capolavoro

Dallo schizzo all'opera finita. E dalla mente alla tela, passando per l'emozione. Ecco come nascevano le opere di Edward Hopper, uno dei pittori più amati di tutti i tempi

La pittura di Edward Hopper (1882-1967) ha milioni di estimatori in tutto il mondo. Le sue atmosfere silenziose, le composizioni geometriche, la sospensione lirica: tutto contribuisce al fascino immortale dei suoi dipinti. In questo video, prodotto dal Walker Art Center di Minneapolis nel 2014 in occasione della mostra Hopper Drawing: A Painter’s Process, il pittore americano commenta il suo procedimento creativo: il percorso che lo porta dall’idea all’opera finita, passando per tante stazioni intermedie. “È un lungo processo”, spiega, “la gestazione avviene nella mente, poi affiora l’emozione”. Sono tantissimi infatti i disegni e gli schizzi che Hopper realizzava prima di ogni opera; alcuni erano preparazioni per i dipinti, altri restavano sulla carta, come appunti veloci per fermare le sue visioni.
I brani dell’intervista sono tratti dal programma televisivo degli Anni Sessanta Invitation to Art, condotto da Brian O’ Doherty.

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Redazione

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