Verso la Biennale d’arte di Venezia 2019. Ecco gli artisti scelti dai Paesi Nordici

Continua a delinearsi il quadro delle partecipazioni nazionali alla 58. Mostra Internazionale d’Arte di Venezia, che si terrà dall’11 maggio al 24 novembre 2019. È la volta del padiglione dei Paesi nordici che ha svelato i nomi degli artisti che saranno in laguna…

In attesa di scoprire quali saranno gli artisti scelti da Milovan Farronato per il Padiglione Italia, si va componendo sempre di più il grande mosaico delle partecipazioni nazionali alla  58esima Biennale d’arte di Venezia. Dopo la Finlandia,  l’Austria,  la Francia, l’Estonia, la Lituania, la Scozia e Hong Kong, la Nuova Zelanda e gli Stati Uniti tocca ai Paesi Nordici svelare il nome degli artisti che li rappresenteranno in Laguna.

IL PADIGLIONE DEI PAESI NORDICI

Il Nordic Pavillion, disegnato dall’architetto norvegese Sverre Fehn e completato nel 1962, è gestito da tre nazioni, Svezia, Finlandia e Norvegia, che fino all’ultima Biennale si sono alternate nella presenza. Dal 2017, il padiglione ospita un progetto condiviso in cui tutti e tre i paesi sono egualmente rappresentati. Ad alternarsi sono, invece, i commissari: nel 2017 è stato curato dal Moderna Museet di Malmo, in Svezia, nel 2019 sarà la volta del Kiasma di Helsinki, in Finlandia, e nel 2021 toccherà invece all’OCA – Office for Contemporary Art di Oslo. Una formula di collaborazione a rotazione ormai condivisa con un’agenzia per paese a rotazione scelta come commissario e gli altri due – in questo caso il Kiasma e l’Oca – che la supportano nella selezione degli artisti che saranno ancora una volta tre, uno per ogni nazione.

GLI ARTISTI

La mostra, intitolata Weather Report: Forecasting Future, è curata da Leevi Haapala e Piia Oksanen, rispettivamente direttore e senior curator del Museum of Contemporary Art Kiasma – Finnish National Gallery di Helsinki ed affronta uno dei temi più dibattuti del nostro tempo: i cambiamenti climatici e la complessa relazione tra l’uomo e la natura. La questione sarà elaborata a partire dal lavoro di nabbteeri, duo di artisti finlandesi composto da Janne Nabb (1984) e Maria Teeri (1985) dalla norvegese Ane Graff (1974) e dalla svedese Ingela Ihrman (1985). Tutti artisti giovani ma con una ricerca ben strutturata alle spalle. Il lavoro di nabbteeri fonde studi umanistici e scienze naturali mixando installazioni, scultura, performance e testi. Ane Graff, invece, coniuga nelle sue sculture ed installazioni, arte, microbiologia, chimica con le teorie femministe. Le sculture naturali di Ingela Ihrman crescono, sbocciano e appassiscono proprio come se fossero piante. I suoi lavori sono ispirati dalle teorie ambientaliste degli anni Settanta, includendo spesso sia installazioni che elementi performativi.

– Mariacristina Ferraioli

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Mariacristina Ferraioli

Mariacristina Ferraioli

Mariacristina Ferraioli è giornalista, curatrice e critico d’arte. Dopo la laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia dell’Arte, si è trasferita a Parigi per seguire corsi di letteratura, filosofia e storia dell’arte presso la Sorbonne (Paris I e Paris 3).…

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