Futuro Antico. Intervista al grande collezionista Désiré Feuerle

Guardare il mondo con curiosità e credere in se stessi: sono questi i suggerimenti che il collezionista di origini tedesche Désiré Feuerle dà alle nuove generazioni per affrontare al meglio il futuro

Nato a Stoccarda, Désiré Feuerle vive e lavora in Asia ed è collezionista e consulente d’arte per rinomate collezioni internazionali di arte moderna, contemporanea e asiatica e fondatore di The Feuerle Collection a Berlino.
La Collezione Feuerle giustappone le prime sculture Khmer dal VII al XIII secolo con lacca cinese imperiale e mobili in pietra, mobili di studiosi cinesi in legno e pietra che vanno dalla dinastia Han del II secolo a.C. alla dinastia Qing del XVIII secolo a opere di artisti contemporanei internazionali come Zeng Fanzhi, Anish Kapoor, Nobuyoshi Araki, Cristina Iglesias, James Lee Byars e Adam Fuss.

Quali sono i tuoi riferimenti ispirazionali nell’arte?
Giotto, Beato Angelico e i dipinti della dinastia Song.

Quale progetto ti rappresenta di più?
Le giustapposizioni che ho fatto negli Anni Novanta nella mia galleria di Colonia, combinando le culture del mondo con l’arte contemporanea e moderna.

Puoi raccontarci la sua genesi?
Ho guardato gli affreschi di Giotto a Padova e mi sono ricordato, nello stesso momento, di una sensazione simile che ho vissuto guardando un monocromo di Yves Klein. Oppure quando, guardando un dipinto di Brice Marden, ho sentito una corrispondenza con la scultura gotica.

Qual è l’importanza del Genius Loci nel tuo lavoro?
Lo spazio, il luogo o il paese ti fanno guardare alle opere d’arte in modo diverso. Guardare un dipinto di Max Beckmann ad Abu Dhabi è diverso dal vederlo in Germania.
L’ambiente circostante, il paesaggio e le diverse culture influenzano la nostra percezione e il modo in cui ci sentiamo e reagiamo all’arte. Portare le opere d’arte fuori dal loro contesto originale è una pratica molto salutare per sentire la qualità universale di una grande opera d’arte. Il Beckmann diventa esotico ad Abu Dhabi e sembra più neutro: nessuno sfondo storico disturba qui il visitatore o lo trasporta nelle pieghe oscure della storia. Apprezzo questa esperienza.

PASSATO E FUTURO SECONDO DÉSIRÉ FEUERLE

Quanto è importante il passato per immaginare e costruire il futuro? Credi che il futuro possa avere un cuore antico?
La base di ogni futuro è il passato. Il passato sono le radici, e il futuro dovrebbe cercare di negoziare bene con il passato, creando qualcosa di nuovo che sia rilevante per il nostro tempo e per il domani. Tagliare completamente con il passato è un errore, perché credo che il passato è sempre intorno a noi, anche se invisibile.

Quale consiglio daresti a un giovane che vuole intraprendere la tua strada?
Viaggiare molto, catturare le differenze tra le culture cercando di sentire quali sono stati i grandi traguardi della storia. Questa è una sana pratica per capire meglio il mondo, le persone e le più diverse conquiste culturali e poetiche. Non tutti quelli che vorrebbero essere poeti sono poeti. Non tutti quelli a cui piace mangiare bene sono buongustai. E va bene così.
Non tutti devono vedere il mondo con gli occhi come faccio io. Ci sono sempre modi diversi per apprezzarlo. Probabilmente però, per chi ha questo tipo di sensibilità visiva, è un buon consiglio quello di guardare meno cose, ma guardarle più a lungo e cercare di sentirle.

In una epoca di post verità, il concetto di sacro ha ancora importanza e forza?
Sì, penso che soprattutto oggi ci sia una rinascita per le giovani generazioni, che cercano contenuti diversi per non sentirsi perse in questo mondo. Non lo chiamerei santità o spiritualità, ma piuttosto il bisogno di sentire l’anima del vivere l’essenza in questo mondo.

Come immagini il futuro? Potresti darci tre idee che secondo te guideranno i prossimi anni?
Essere positivi, cercare di creare felicità intorno a te e credere più in te stesso e nel tuo istinto interiore che nei media.

Marco Bassan

https://www.thefeuerlecollection.org/en/
https://www.spaziotaverna.it/

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Marco Bassan

Marco Bassan

Curatore d’arte contemporanea, fondatore di Spazio Taverna. Ha curato progetti per istituzioni quali il MAECI, Fondazione CDP, CONAI, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Parco Archeologico dell’Appia. Nel 2023 ha consegnato la tesi di dottorato presso Roma Tre…

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