Arte pubblica in rovina. A Roma crolla la scultura di Mario Ceroli (Artribune ne denunciava il degrado da 8 anni)

Realizzata in occasione dei Mondiali di calcio del 1990, l'imponente opera in legno posta accanto al Palazzetto dello Sport è crollata dopo anni di degrato e incuria. Una situazione che noi di Artribune avevamo denunciato più e più volte tra appelli e resoconti dettagliati 

Ci troviamo nel Villaggio Olimpico del quartiere Flaminio di Roma, a due passi dal Museo MAXXI e dall’Auditorium Parco della Musica. Qui, di fronte al Palazzetto dello Sport, intorno alle 9 del mattino del 23 giugno 2025 è crollato Goal, l’imponente opera realizzata da Mario Ceroli (Castel Frentano, 1938) in occasione dei Mondiali di calcio del 1990. 
Da anni abbandonata a sé stessa, la scultura era transennata e l’area interdetta al pubblico, al fine di evitare possibili (e gravi) conseguenze a un eventuale crollo.
Da quanto si apprende nessuna persona è rimasta ferita, ma i cittadini erano anni che denunciavano lo stato di degrado in cui riversava l’opera, così come Artribune: tra appelli e resoconti dettagliati. 

Mario Ceroli, Goal, 1990. Ph. by nicerome, 2011
Mario Ceroli, Goal, 1990. Ph. by nicerome, 2011

L’opera “Goal” di Mario Ceroli a Roma

Alta 16 m, 35 tonnellate in legno di pino di Russia, tenuto insieme da saldature in acciaio zincato, color rosso rame, il monumento di Ceroli si ispirava alle forme di Leonardo da Vinci nel suo essere sferoidale e nell’assemblare poliedri concentrici, in linea con la cifra stilistica del maestro. L’opera rimandava all’eredità più bella e romantica dell’identità italiana, dovendo essere Italia90 anche un momento di celebrazione della nostra cultura nel mondo: la perfezione dei solidi platonici, il lascito rinascimentale, non senza strizzare l’occhio alla forma del pallone, che poi dei Mondiali era il vero e indiscusso protagonista. 

Francobollo di Italia 90 con la scultura di Ceroli
Francobollo di Italia 90 con la scultura di Ceroli

Gli spostamenti dell’opera di Mario Ceroli per Roma

Collocata all’EUR, era diventata anche protagonista di un francobollo da 450 lire; fu poi donata al Comune di Roma e nel 2001 esposta in Piazza Apollodoro, lungo Viale Tiziano, di fronte al Palazzetto dello Sport che porta la firma di Pier Luigi Nervi.
Fu solo all’inizio del 2011 che la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale avviò un nuovo intervento: furono apposti dei tiranti metallici e dei rinforzi per i punti d’appoggio, in modo da garantire la tenuta della struttura e contrastarne il deterioramento. Da allora non sono stati più organizzati interventi e/o progetti di restauro e conservazione della scultura. 

Mario Ceroli, Goal, 1990 - ph. by TripAdvisor
Mario Ceroli, Goal, 1990 – ph. by TripAdvisor

Cosa rimane del “Goal” di Mario Ceroli oggi?

Un mucchio di travi di legno distrutte dal tempo e dalle intemperie: ecco cosa rimane oggi dell’imponente Goal di Ceroli nel quartiere Flaminio. Una vicenza che getta benzina sul fuoco su una polemica che va avanti da quattordici anni e su cui si schiera anche l’assessore all’Ambiente del II municipio, Rino Fabiano, sottolineando che l’episodio “evidenzia i gravi ritardi da parte della Sovrintendenza Capitolina, che non ha mai assunto posizioni fattive quando si manifestano emergenze di questo tipo”, si legge su RomaToday. 
Oltre a non aver dato seguito ai numerosi appelli, la Sovrintendenza è “accusata” anche di non aver dato ascolto alla disponibilità di Ceroli, il quale “si era reso disponibile a trovare una soluzione”.

Valentina Muzi 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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