Napoli: i progetti di Natale al Museo Archeologico e a Castel dell’Ovo

È un messaggio di speranza e solidarietà che il museo vuole dare attraverso la metafora della luce, facendosi più vicino alla comunità. Le attività del MANN proseguono durante le festività natalizie in versione online. Intanto a Castel dell'Ovo vengono proiettate le immagini realizzate da Franz Cerami e dagli studenti dell’Università degli studi Suor Orsola Benincasa.

Dall’8 dicembre, tre grandi fasci luminosi vengono proiettati verso la città di Napoli. Partono dal MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che con questa iniziativa vuole simbolicamente farsi sentire vicino alla comunità, soprattutto in un momento di difficoltà comune. Sui tre portoni, corrispondenti all’ingresso principale dell’edificio storico, al cosiddetto centro studi ed al lato degli uffici, sono installati fari che diffonderanno luce naturale e, dai prossimi giorni, anche colorata, proiettando ad esempio la bandiera italiana. In occasione di questo Natale 2020 sono diverse le realtà culturali che hanno voluto regalare alla cittadinanza opere pubbliche realizzate da artisti contemporanei, come è successo a Venezia con Fabrizio Plessi e a Palazzo Strozzi di Firenze con Marinella Senatore 

Mann, luci di Natale, render

Mann, luci di Natale, render

LE INIZIATIVE DEL MANN DI NAPOLI

Malgrado la prolungata chiusura dei musei, serrati dal 3 novembre a causa delle misure restrittive anti contagio, il MANN prosegue in versione digitale, con attività online e tour virtuali. Un’ulteriore iniziativa è stata lanciata in occasione delle feste natalizie, con l’intento di mantenere acceso il dialogo con i cittadini: ogni martedì, dall’8 fino al 29 dicembre, sarà proposto il gioco MANN in quiz Christmas. Per ciascun appuntamento sarà in palio un abbonamento OpenMANN in versione family, che si potrà aggiudicare chi risponderà in modo corretto e rapido alle domande postate su Facebook. 

LE LUCI DI NATALE DEL MANN DI NAPOLI: LE PAROLE DEL DIRETTORE

La vita delle città d’arte e dei loro quartieri, in questo Natale diverso da tutti gli altri, è un tema che, come istituto di cultura attivo sul territorio, non potevamo ignorare”, ha chiosato Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. “In occasione dell’8 dicembre accenderemo le luci sulla nostra facciata: la luce è da sempre identificata con la vita che ritorna. È la prima volta che lo facciamo e la chiusura del Museo è un motivo in più per dare questo segnale ai cittadini e agli operatori commerciali. E stiamo preparando altre sorprese a dicembre, per contribuire a tenere viva questa parte di centro storico così legata alla nostra identità. Perché il museo siamo tutti noi e solo insieme possiamo risollevarci“. 

NATALE 2020: IL VIDEOMAPPING DI CASTEL DELL’OVO

Voiello Digital Storytelling Lab è il progetto con cui il noto marchio di pasta ha voluto rendere omaggio alla sua città. L’iniziativa è stata portata avanti dal video artista Franz Cerami con gli studenti dell’Università degli studi Suor Orsola Benincasa. Il risultato è una video proiezione, realizzata sulla facciata di Castel dell’Ovo, simbolo della città partenopea, che dal 22 dicembre ogni giorno per 11 giorni si accende all’imbrunire; le quattro opere proiettate sono Magica I. (Video-animazione olio e grafite, 2020); Magica II. (Video-animazione digitale, 2020); Fire. (Video-animazione digitale, 2020); Lumina, (Video-animazione digitale, 2020). Il compito affidato agli studenti è stato quello di rielaborare creativamente il tema della Smorfia correlato al progetto La Scaramantica 2020 di Voiello, reinterpretando così i simboli della tradizione partenopea e la proverbiale scaramanzia di questa città. “Napoli è una città da sempre raccontata, dipinta, cantata. Una città rielabora costantemente forme e colori. Porta con sé un grande bagaglio di storia e di storie. Un grande serbatoio di immaginazione”, afferma l’artista campano Franz Cerami. “Un artista contemporaneo non può non fare i conti con questa memoria, raccogliere un patrimonio culturale materiale e immateriale ma reinterpretarlo in forme contemporanee. Per questo non potevo non aderire con entusiasmo al progetto Voiello, non potevo non raccogliere l’idea di riscrivere in modo creativo le icone ed i miti della città di Napoli attraverso la realizzazione di quattro opere che verranno proiettate in assoluta anteprima”. Sotto, le immagini delle opere.

-Giulia Ronchi

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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