Di forme e metafore. Simone Bossi a Roma

Divario, Roma – fino al 25 gennaio 2020. Alla sua prima personale, l’architetto-fotografo Simone Bossi espone dieci scatti che sono altrettante tessere di una ricerca fotografica. Esplorazione di uno spazio fisico, specchio metaforico dell’interiorità umana.

Leggerezza, verticalità, geometria tradiscono la sua formazione d’architetto, ma si fondono con la libertà artistica grazie alla ricerca del gioco di luce, del dettaglio, dell’indeterminato: quasi un montaggio cinematografico con la tecnica del découpage, teso a massimizzare la potenza espressiva di un’immagine. Dettagli che spingono a interrogarsi sulla forma compiuta. In questo caso, una caverna naturale che Simone Bossi (Varese, 1985) ha scelto per questo lavoro metaforico e concettuale. Circoscrivendo lo spazio a un singolo dettaglio, Bossi in realtà lo dilata, lo trasporta nella dimensione mentale, potenziale luogo di conoscenza (in omaggio a Platone) ma anche dell’inconscio e delle pulsioni, buone o cattive che siano (in omaggio a Freud e Jung). Dieci scatti che sono altrettanti frammenti del più ampio mosaico di un’ideale mappa delle potenzialità umane, che non prescindono da quel misterioso “lato oscuro” che caratterizza la personalità di ogni individuo.

Niccolò Lucarelli

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Evento correlato
Nome eventoSimone Bossi - (in) Land
Vernissage23/11/2019 ore 18,30
Duratadal 23/11/2019 al 25/01/2020
AutoreSimone Bossi
Generifotografia, inaugurazione, personale
Spazio espositivoDIVARIO
Indirizzovia Famagosta 33 - Roma - Lazio
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Niccolò Lucarelli
Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.