Da Perugino a Goya: la storia dell’arte arriva al cinema con Nexo Digital

Sono pittori e scultori i nuovi protagonisti della stagione cinematografica italiana. Un inedito ciclo di appuntamenti targato Nexo Digital che approfondisce le storie e le passioni dei grandi maestri della storia dell’arte

Dopo il successo di Munch. Amori, fantasmi e donne vampiro e Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza, Nexo Digital torna a raccontare la storia dell’arte e i suoi grandi maestri con un inedito calendario di eventi atteso nelle sale cinematografiche italiane in primavera. Con “La Grande Arte al Cinema” il pubblico scoprirà sul grande schermo le storie di Pietro Perugino, degli anni turbolenti del Barocco con Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini, per poi passare alle tinte scure e dissacranti di Francisco Goya. Ecco tutti gli appuntamenti da non perdere da marzo a maggio 2023.

Valentina Muzi 

L’OMBRA DI GOYA

Francisco Goya, 3 maggio 1808 o "Los fusilamientos", 1814

Francisco Goya, 3 maggio 1808 o “Los fusilamientos”, 1814

Si parte a marzo con il docu-film dedicato a uno dei più importanti artisti spagnoli del Settecento, Francisco Goya. Presentato al 75esimo Festival di Cannes, L’ombra di Goya vede la firma di José Luis López-Linares – conosciuto anche come regista di Bosch. Il giardino dei sogni -. Il regista ha selezionato dodici specialisti provenienti da tutte le discipline per approfondire l’opera e la ricerca dell’artista, così da restituirla allo spettatore nella sua interezza. A capo del team di studiosi c’era, ad esempio, Jean-Claude Carrière, storico amico e collaboratore dello sceneggiatore Luis Buñuel. In sua compagnia Linares ha ripercorso le orme di Goya prima della sua prematura morte. Il documentario non sceglie un percorso lineare e cronologico, bensì spazia tra opere e periodi significativi in cui Goya smaschera i vizi e le ipocrisie del suo tempo analizzate grazie alle puntuali riflessioni di Carrière.

Grande Arte al Cinema
L’Ombra di Goya
Nelle sale italiane il 6, 7, 8 marzo 2023

PERUGINO RINASCIMENTO IMMORTALE

Perugino, Annunciazione Ranieri, 1487-1489

Perugino, Annunciazione Ranieri, 1487-1489

Nel 2023 ricorrono i 500 anni dalla morte dell’artista Pietro di Cristoforo Vannucci, meglio conosciuto come Perugino. A celebrarne l’eleganza e l’equilibrio di uno dei maggiori esponenti dell’arte rinascimentale italiana è il film Perugino. Rinascimento Immortale, diretto da Giovanni Piscaglia. Il regista, già noto per Van Gogh. Tra il grano e il cielo e Napoleone. Nel nome dell’arte, ha deciso di raccontare il Grande Maestro umbro approfondendo due ricerche che ne hanno contraddistinto la carriera: l’equilibrio e la compostezza architettonica riprese da Piero della Francesca e la propensione per la pittura devozionale appresa nella bottega di Andrea del Verrocchio. Altro tratto interessante su cui il regista ha voluto porre l’attenzione sono i personaggi a lui vicino, ovvero il collega Leonardo da Vinci e il suo prodigioso allievo, Raffaello. Questa scelta intende rendere omaggio all’importanza del contributo di Perugino nella storia dell’arte italiana, sebbene a volte il suo nome sembra essere messo in ombra dagli artisti precedenti e successivi a lui. Inoltre, con questo documentario lo spettatore potrà conoscere i capolavori del Maestro, passando dagli affreschi della Cappella Sistina alle due sale a lui dedicate alla Galleria Nazionale dell’Umbria.

Grande Arte al Cinema
Perugino. Rinascimento Immortale
Nelle sale italiane il 3, 4, 5 aprile 2023 

BORROMINI E BERNINI. SFIDA ALLA PERFEZIONE

Borromini, Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane

Borromini, Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane

Il ciclo di “Grande Arte al Cinema” si conclude a maggio con il film Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione, diretto da Giovanni Troilo. Il regista – già conosciuto per Frida. Viva la vida, Le Ninfee di Mone. Un incantesimo di acqua e luce e Power of Rome- ha voluto scavare nella vita di Francesco Borromini, una delle figure più travagliate e lungimiranti del Seicento. Il desiderio di affermazione lo ha portato ad abbandonare il suo umile lavoro di scalpellino a Milano per dirigersi nella Capitale e lavorare nel cantiere più prestigioso del suo tempo: la Fabbrica di San Pietro. Ed è proprio davanti a questa scelta radicale e coraggiosa che Borromini si fa tutt’uno con la sua arte, cambiando per sempre l’aspetto di Roma. Una personalità forte e determinata non pienamente soddisfatta e in continua rivalità (in primis) con sé stesso, e poi con Gian Lorenzo Bernini, uno degli antagonismi più famosi della storia dell’arte.

Grande Arte al Cinema
Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione
Nelle sale italiane 8, 9, 10 maggio 2023

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

Scopri di più