A Barcellona hanno restaurato i colori originali della celebre Casa Batlló

Il restauro della facciata posteriore e del cortile interno del capolavoro di Antoni Gaudì ha svelato il progetto originale del 1906. Con un intervento che porta la firma dell'architetto Xavier Villanueva

Tra i capolavori di Antoni Gaudì spicca Casa Batlló a Barcellona che nel 2025 festeggia il ventesimo anniversario della sua iscrizione a Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Proseguendo una serie quinquennale di importanti restauri programmati per quest’anno, quello concluso il 19 giugno riguarda la facciata posteriore e il cortile interno della residenza dei Batlló, luogo che Gaudì aveva concepito come spazio intimo e calmo per rigenerarsi dal caos della città. Grazie a un investimento di 3,5 milioni di euro e un team di esperti e artigiani locali guidati dall’architetto Xavier Villanueva, l’intervento ha svelato gli originali colori che Gaudì aveva pensato nel 1906.

Casa Batlló: il restauro della facciata posteriore e del cortile interno

Sulla facciata posteriore sono stati restaurati gli stucchi e i trencadís (dal catalano trencat che significa rotto, frammento) in vetro e ceramica delle pareti laterali e del cornicione. Sono state recuperate le ringhiere in ferro battuto, le finestre e le portefinestre in legno, nonché il pavimento a mosaico dei balconi, rinforzando la struttura che si presentava in uno stato di forte degrado.
Nel cortile privato sono stati riprodotti invece degli elementi andati perduti nel tempo, come le fioriere accanto ai cortili di ventilazione e un pergolato di erica a forma di parabola, originariamente posto al centro del cortile. Il pavimento è stato replicato fedelmente con 85mila tessere di mosaico Nolla, rispettando le tecniche originali.

Trencadís restoration process. © Casa Batlló
Il restauro dei Trencadís © Casa Batlló

Parola all’architetto Xavier Villanueva

Quando abbiamo scoperto i colori originali non potevamo crederci. La facciata vista oggi è paragonabile a un negativo fotografico del progetto originale di Gaudì“, spiega l’architetto Xavier Villanueva. “Le scoperte che abbiamo fatto si riferiscono in forme, colori e materiali al resto di Casa Batlló“.

Casa Batlló e le incursioni d’arte contemporanea

Nel corso degli ultimi dieci anni ci sono stati diversi interventi d’arte contemporanea che hanno animato il capolavoro modernista di Barcellona. Tra questi, ricordiamo il video mapping per i 10 anni dall’ingresso nel patrimonio UNESCO nel 2015, le installazioni metalliche firmate dall’architetto giapponese Kengo Kuma per celebrare la riapertura al pubblico nel 2021, dopo diversi interventi di ristrutturazione. A questi si aggiunge, nel 2023, il video mapping di Refik Anadol, Living Architecture, realizzato nell’ambito della mostra Digital Impact e del 200′ anniversario di Passeig de Gràcia.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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