Marsèll lancia il suo profumo artistico. E la confezione è una scultura progettata col Museo Zauli

Tra classico e contemporaneo, astratto e sensuale, il profumo Marsèll racconta la filosofia del marchio e guarda all’arte contemporanea. Con una confezione super esclusiva.

Aveva inaugurato i suoi nuovi spazi milanesi a gennaio 2017, in via Privata Rezia 2, zona Corvetto. Con il concept store Marsèll Paradise Milano il fashion brand Marsèll – specializzato in calzature – portava avanti la sua attenzione per il mondo delle arti contemporanee, con tutte le contaminazioni del caso, tra design, moda, musica, editoria. Uno spazio in cui acquistare i modelli delle varie collezioni, i dischi di Marsèll Records, e poi libri e cataloghi d’arte (esposti anche solo in consultazione). Un altro satellite di casa Marsèll, che fa il paio con la Marselleria di Via Paullo, contenitore creativo e spazio espositivo permanente, nato nel 2009 per accogliere installazioni, progetti video, mostre di fotografia, performance, spesso elaborati su misura.
Ed è proprio presso Marsèll Paradise che ha fatto il suo debutto ufficiale la prima fragranza Marsèll. Un profumo unisex, pensato per suggerire – in forma liquida e a livello dell’olfatto – senso ed estetica del marchio.

Il profumo Marsèll

Il profumo Marsèll

UN BOUQUET DENTRO UNA SCULTURA

La miscela è una creazione dello studio Flair di Parigi, mentre la custodia nasce grazie a una collaborazione col Museo Carlo Zauli di Faenza: un involucro prezioso, che è già un concentrato volatile di tradizione artigianale ed esprit contemporaneo. Di pelle la boccetta, inserita in un cubo di argilla nera del Belgio, che è un materiale conservato nelle cantine del Museo a partire dagli anni ’80 e utilizzato da Carlo Zauli per alcuni suoi lavori. Più che un contenitore una scultura super esclusiva: tanti pezzi unici quanti sono i componenti della fragranza e poi cinquanta edizioni a tiratura limitata.
Scoperchiandolo l’esperienza è quella di una seduzione lieve eppure intensa, fra astrazione concettuale e sensualità primaverile, senza dimenticare un pizzico d’esotico. Note di testa affidate al pepe nero, a una goccia d’aria e a una di smalto, mentre il cuore è un tuffo fra lillà, tè verde, sandalo. E nel bouquet di fondo si mixano il cuoio raffinato del Suederal, il fumé del Cade Wood, il legno di cedro dell’Atlas marocchino, il legno di Papiro, il muschio, il patchouly, il legno di Gaiac (ancora per una ventata affumicata), la cera nera e l’incenso del Labdano. Classico, ricercato, delicato, ma anche sperimentale, audace, notturno. Ovvero: appunti invisibili dal libro dei sogni (e dei segni) di Marsèll. Rielaborando stile e filosofia del brand.

– Helga Marsala

http://www.marsell.it
http://www.marselleria.org

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

Scopri di più