Il 2023 culturale di Dresda. Dal ‘nuovo’ Palazzo Reale alla Biennale d’arte Ostrale

Il capoluogo della Sassonia vanta una storia di splendore artistico, distruzione e ricostruzione. Oggi valorizza il suo patrimonio grazie alla tecnologia digitale e intanto scommette sull’arte contemporanea

Se l’inizio dell’anno è il momento più adatto per stilare l’elenco dei buoni propositi, più prosaicamente si comincia anche a pianificare l’agenda dei viaggi di piacere, scoperta, arricchimento che scandiranno i prossimi mesi. Nel 2023, chi si muove in cerca di arte e cultura può facilmente individuare tra le sue destinazioni la città tedesca di Dresda, capoluogo della Sassonia fiorito artisticamente nel XVIII secolo grazie a una dinastia illuminata che all’epoca radunò a corte i più grandi architetti e artisti del tempo (principalmente italiani). Se non bastasse, allo sfarzo di edifici come la Semperoper (il teatro dell’opera) o lo Zwinger, magnifico complesso architettonico barocco circondato da giardini, si somma la ricca collezione d’arte conservata presso la pinacoteca della Gemäldegalerie, con opere, tra gli altri, di Raffaello, Giorgione, Antonello da Messina, Tiziano, Bellotto, El Greco e Velázquez. E anche il numero considerevole di chiese, le cui cupole caratterizzano lo skyline cittadino, è valso alla città l’appellativo di “Firenze sull’Elba”.

Frauenkhirche, Dresda

Frauenkhirche, Dresda

DRESDA: LA RICOSTRUZIONE E IL FUTURO

Con il capoluogo toscano, Dresda condivide anche un recente passato di distruzione: se i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale hanno toccato solo in parte l’urbanistica rinascimentale fiorentina, nella città sassone hanno invece provocato danni ingenti, aprendo una ferita che resta impressa nella memoria collettiva (l’anniversario del bombardamento cade il 13 febbraio). Simbolo della ricostruzione, all’inizio degli Anni Duemila, è diventata la settecentesca Frauenkirche, l’edificio protestante più grande della Germania, completamente distrutto durante gli attacchi: le macerie conservate sono servite alla ricostruzione che nel 2005 ha portato a riconsacrare il luogo di culto, dove oggi spicca l’altare monumentale in pietra realizzato da Anish Kapoor nella chiesa inferiore.
Insieme a Lipsia, da cui dista solo un centinaio di chilometri, e in quanto città di punta di una regione – la Sassonia – che si prepara ad accogliere a Chemnitz la Capitale Europea della Cultura 2025, Dresda negli ultimi anni sta investendo molto sul proprio potenziale turistico. Senza trascurare i capisaldi di una visita in città, come l’Albertinum (sede museale che custodisce una delle più vaste collezioni al mondo del movimento Die Brücke, nato proprio a Dresda agli inizi del Novecento, e che ospita frequentemente ambiziose mostre di arte moderna e contemporanea) o la Galerie Neue Meister (per approfondire la conoscenza dell’opera di Gerhard Richter, tra i maggiori artisti tedeschi viventi), oggi sono diverse le attrazioni da scoprire con occhi “nuovi”. Nel 2021 si è conclusa buona parte del restauro del Palazzo Reale, di cui ora si apprezzano la Galleria dei fucili e delle armi da fuoco del periodo tra XVI e XVIII secolo, collezionati dal Principe Elettore Augusto Il Forte, e gli appartamenti del sovrano fedelmente riportati allo stato originario. Mentre nel cortile del Palazzo dello Zwinger è stato allestito il padiglione Zwinger Xperience, che attraverso visori di realtà aumentata consente di sperimentare un viaggio immersivo e multimediale nella storia di Dresda (ma votate alla tecnologia sono anche la Festung Experience nella vicina Fortezza di Dresda e le esperienze di visita ad altre residenze storiche nei dintorni della città, come i castelli di Albrechtsburg a Meissen e di Moritzburg, dove gli HistoPad forniti ai visitatori permettono di attingere da una grande quantità di informazioni multimediali, tra immagini, filmati e video animazioni). Ma nel 2023 sarà ancora il Palazzo Reale a finire sotto i riflettori: nei prossimi mesi, infatti, sarà portato a termine il restauro del grande affresco biblico della Loggia, lavoro imponente (undici metri di lunghezza, su due livelli) realizzato alla metà del XVI secolo dai fratelli Benedikt e Gabriel Tola, arrivati a Dresda dall’Italia settentrionale, per conto del Principe elettore Moritz von Sachsen. Alla conclusione del cantiere, dalla prossima estate la Loggia sarà riaperta al pubblico.

La Zwinger Experience a Dresda

La Zwinger Xperience a Dresda

IL PROGRAMMA CULTURALE DI DRESDA: DA OSTRALE A FRIEDRICH

Per quel che riguarda l’arte contemporanea, a giugno (dal 10 del mese fino all’inizio di ottobre) inaugurerà l’edizione 2023 di Ostrale, Biennale di Arte Contemporanea battezzata nel 2007, che quest’anno si terrà presso la Robotron Kantine, sempre per la curatela di Andrea Hilger e Antka Hofmann. Nel 2024, invece (in attesa dell’anno da Capitale Europea della Cultura 2025 di Chemnitz, terza cittadina per numero di abitanti della Sassonia), si celebrerà il 250esimo anniversario della nascita di Caspar David Friedrich, esponente di spicco della corrente romantica originario di Dresda. In vista della ricorrenza, la città organizzerà una grande mostra dedicata al celebre paesaggista, che tanto fu capace di tradurre in pittura l’immaginario estetico e filosofico di un’epoca. Ma prima – dal 9 giugno al 24 settembre 2023 – la Pinacoteca degli Antichi Maestri di Dresda dedicherà una mostra alla pastellista veneziana Rosalba Carriera, in occasione del 350esimo anniversario della sua nascita. Della pittrice la galleria possiede infatti la più grande collezione al mondo, conservando ben 73 dipinti a sua firma.

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Redazione

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