Tuscany Today. Il podcast sulla Toscana contemporanea arriva ad Arezzo e nei dintorni

Prosegue il viaggio alla scoperta della Toscana con la serie di podcast curati da Artribune con Toscana promozione turistica. Stavolta la meta è l’aretino.

Scelta da Roberto Benigni per alcune scene de La vita è bella, Arezzo è nota soprattutto per la produzione orafa e per ospitare la più grande e antica fiera antiquaria d’Italia. Nel terzo episodio di Tuscany Today – Itinerari e percorsi nella Toscana contemporanea vi raccontiamo perché includerla nel vostro prossimo viaggio. Soprattutto se avete un debole per la produzione contemporanea.

Attività finanziata con il FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014/2021

Ascolta i primi tre podcast della serie “Tuscany Today – Itinerari e percorsi nella Toscana contemporanea”

I LUOGHI DEL CONTEMPORANEO AD AREZZO

NERO design gallery, Arezzo. Photo Jacopo Bille, 2020

NERO design gallery, Arezzo. Photo Jacopo Bille, 2020

Terra d’origine di Piero della Francesca, Michelangelo Buonarroti e Masaccio, l’aretino può rappresentare una sorprendente scoperta sia per chi ha già una solida conoscenza della Toscana, sia per quanti stanno pianificando un viaggio scandito da più tappe in giro per la regione. Ideale punto di partenza di un tour in questa provincia è Arezzo, città ospitale e autentico scrigno di bellezze artistiche e architettoniche. A cominciare dagli affreschi de La Leggenda della Vera Croce, dipinti da Piero della Francesca fra il 1452 e il 1466 nell’imperdibile Basilica di San Francesco. Situata nel cuore della città e fondata sul finire del Duecento, questa chiesa si trova nelle immediate vicinanze di alcune delle mete imperdibili per gli appassionati del contemporaneo di passaggio ad Arezzo. È infatti adiacente alla Galleria Comunale di Arte moderna e contemporanea, che dal 2003 affianca all’esposizione della collezione permanente, in larga parte formata da opere di artisti italiani nella seconda metà del Novecento, mostre temporanee dedicate anche ad artisti del nostro secolo. Nelle medesima piazza, intitolata a San Francesco, si è insediata Nero Design Gallery, indiscusso punto di riferimento nazionale nel settore del contemporary design: a raccontarla, nel podcast Tuscany Today è il suo fondatore, Michele Seppia. Ugualmente influente è Sugar Store Space, riferimento indiscusso del fashion design in Italia, in attività dal 1980; in Corso Italia si trovano le sue boutique, che oggi includono una libreria, una galleria e un club space per eventi privati. Agli appassionati di vintage, modernariato e collezionismo si rivolge la celebre Fiera antiquaria di Arezzo, in programma ogni primo fine settimana del mese in tutto il centro storico. Questa tradizione si rinnova dal 1968, con il contributo di centinaia di espositori provenienti anche dal resto del Paese. In anni recenti, due riconosciuti maestri dell’architettura italiana hanno lasciato il proprio segno ad Arezzo e nei suoi dintorni. All’architetto e designer Alessandro Mendini si deve il progetto dell’eclettico Teatro Comunale di Arezzo, esito del restauro di un antico convento situato nel centro storico. L’architetto Guido Canali si è invece occupato della “fabbrica-giardino” realizzata in località Valvigna per il gruppo Prada.

DA CASA MASACCIO CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA AI MUSEI DELL’ARETINO

Casa Masaccio - Centro per l'Arte Contemporanea, Arezzo. Photo Ela Bialkowska, OKNO studio

Casa Masaccio – Centro per l’Arte Contemporanea, Arezzo. Photo Ela Bialkowska, OKNO studio

Proprio in provincia di Arezzo, nel centro storico di San Giovanni Valdarno, dal 1980 opera Casa Masaccio Centro per l’arte contemporanea. Si tratta della più longeva istituzione d’arte contemporanea dell’intera Toscana; si occupa attivamente di ricerca artistica e sperimentazione dei linguaggi contemporanei. Con regolarità propone mostre, conferenze, workshop, rassegne cinematografiche, concerti e residenze, indirizzando uno sguardo attento ai temi cruciali della nostra epoca. In giro per l’aretino, fra pievi, castelli, vigneti e borghi, come Caprese Michelangelo che ha dato i natali al celebre artista, non mancano i musei che hanno scelto di ricorrere anche alle potenzialità comunicative dell’interaction design per presentare le rispettive collezioni. A Sansepolcro, meta assolutamente consigliata per conoscere più da vicino la parabola artistica di Piero della Francesca, nato proprio qui, si può visitare l’Aboca Museum. Nel suo percorso include la coinvolgente Aboca Experience e combina le moderne tecnologie con gli strumenti storici e tradizionali della botanica medicinale. Sia in questo museo, che nel Piccolo Museo del Diario di Pieve Santo Stefano, ha lavorato lo studio di interaction ed exhibition design Dotdotdot: in entrambi i casi ha progettato percorsi immersivi, lasciando ai visitatori la possibilità di interagire con installazioni e video proiezioni e di vivere un’esperienza inedita.

CORTONA ON THE MOVE E GLI ITINERARI FRA NATURA E SPIRITUALITÀ

Cortona on the move. Via Nazionale, Arezzo. Courtesy Cortona on the move

Cortona on the move. Via Nazionale, Arezzo. Courtesy Cortona on the move

Conosciuta per le testimonianze archeologiche di epoca etrusca presenti nel suo territorio, nonché per l’integrità del suo centro storico, e per il museo MAEC, la cui collezione si estende dagli Etruschi fino al Novecento, Cortona ospita ogni anno un rinomato festival internazionale di visual narrative. Nato nel 2011, Cortona on the move si rivolge agli appassionati di fotografia contemporanea e di comunicazione visiva, sollecitando la loro attenzione con mostre, incontri, letture portfolio e altre iniziative ospitate nei palazzi storici del borgo e nella Fortezza del Girifalco. Si indirizzano ai visitatori desiderosi di accostare le proposte di interesse artistico con la scoperta del paesaggio gli itinerari di interesse naturalistico dell’aretino, terra ricca di uliveti, vigneti, mulini, casolari, necropoli e inaspettati castelli, a partire da quelli di Porciano e di Poppi. Fra le destinazioni da segnalare una menzione spetta al Parco delle Foreste casentinesi, Monte Falterona, Campigna, esteso per circa 36000 ettari nell’appennino tosco-emiliano. In autunno il foliage ne dipinge il sistema forestale; nel resto dell’anno gli itinerari a contatto con la natura possono essere scoperti a piedi o in mountain bike. A Dante Alighieri è intitolato uno dei percorsi tematici presenti: ricalca i sentieri che un tempo univano le città di Ravenna e Firenze. Silenzio e spiritualità si incontrano nell’Eremo di Camaldoli, fondato da San Romualdo nel 1012, e nel Santuario della Verna, profondamente legato alla figura di San Francesco.

PER SAPERNE DI PIÙ: I NOSTRI CONSIGLI DI LETTURA

Il podcast di Artribune

Il podcast di Artribune

Una selezione di articoli dall’archivio di Artribune, che ripercorrono esperienze che si sono svolte nell’aretino e forniscono ulteriori indirizzi per ampliare il numero di destinazioni da visitare in quest’area della Toscana.

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Redazione

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