Villa Blanc, palazzo d’epoca romano divenuto sede universitaria

Una prestigiosa villa romana è rinata grazie ad un attento restauro che l'ha resa sede di una nota università: parliamo di Villa Blanc e un nuovo libro ne racconta la storia

Villa Blanc a Roma è rinomata per essere la sede di una delle più prestigiose università private italiane. LaLuiss Guido Carli ha infatti acquisito l’immobile nel 1997 trasformando questo storico edificio nel quartier generale della Luiss Business School dal 2016. La storia di Villa Blanc risale tuttavia ad epoche ben più lontane.

Il libro “Villa Blanc. Rinascita di un monumento tra eclettismo e modernità”

A raccontare le origini di questa dimora aristocratica è ora il volume “Villa Blanc. Rinascita di un monumento tra eclettismo e modernità” a cura degli architetti Giovanni Carbonara, teorico del restauro e capofila della “scuola romana”, recentemente scomparso, e Massimo Picciotto, responsabile del progetto di recupero della Villa. In occasione della presentazione del libro, Luigi Abete, Presidente Luiss Business School, ha dichiarato: “Villa Blanc è oggi una realtà che ridona un pezzo di storia alla collettività e un luogo di formazione, studio e innovazione alla grande comunità Luiss. Il progetto di riqualificazione della Villa, di cui il libro descrive con cura ogni singolo dettaglio dei lavori, ci dà la consapevolezza che l’intervento privato può non solo rigenerare ma anche e soprattutto custodire e valorizzare un bene, grazie al nuovo utilizzo, nell’interesse della cittadinanza e della società nel suo insieme”.

La storia di Villa Blanc e i suoi tesori

Come ben illustrato nel libro, Villa Blanc è caratterizzata da un’architettura in stile eclettico, realizzata negli ultimi anni del 1800 come residenza del barone Alberto Blanc, deceduto alcuni anni dopo il completamento dell’opera. Circondato da un grande parco di 39.000 m², oltre che dall’edificio principale della villa, il complesso si compone di sei edifici minori e delle serre. Alla morte del barone Blanc, la proprietà passò prima alla moglie Natalia e poi, nel 1927, ai quattro figli Gian Alberto, Margherita, Mario e Giulio. Nel 1922 sull’immobile viene posto il “vincolo di importante interesse artistico” dall’allora competente Ministero della pubblica istruzione. Dopo varie vicissitudini, che comportarono l’abbandono del complesso, la Luiss acquistò l’immobile e il parco avviando un’importante operazione di restauro. Nonostante l’avversione da parte dei comitati di quartiere, che allora protestarono per la privatizzazione dell’area, temendo che fosse chiusa alla fruizione pubblica, i lavori furono avviati. Trovarono così nuovo splendore i saloni di rappresentanza, come quello meraviglioso degli Specchi, quello da ballo e il ricercato Giardino d’Inverno.

Villa Blanc oggi

Oggi Villa Blanc, oltre ad essere sede del prestigioso ateneo, tenendo fede all’impegno di recuperare beni lasciati in disuso nel rispetto dell’ambiente circostante e a vantaggio dei cittadini, consente l’accesso al pubblico nel grande e curato parco, attrezzato con area giochi per bambini. Visite guidate permettono inoltre di ammirare le bellezze architettoniche e naturalistiche del luogo, testimoniando la volontà di mantenere quanto più fruibile questo scrigno architettonico capitolino alla collettività.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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