Jago Into The White: al cinema il film dedicato allo scultore superstar

Jago non smette di sorprendere e di far parlare di sé: arriva nelle sale italiane il documentario di Luigi Pingitore che vede l'artista realizzare La Pietà. Il trailer

“Il “nuovo Michelangelo” italiano porta la scultura nel 21° secolo” avrebbe addirittura commentato il Guardian alla proiezione del film documentario Jago Into The White.

Presentata in anteprima al Tribeca Film Festival 2024, la pellicola dedicata all’artista autore de Il figlio velato, sarà nelle sale cinematografiche italiane il 18 e 19 giugno 2024 con Nexo Digital.

Jago Into The White: il documentario dedicato all’artista

Diretto da Luigi Pingitore, il film è stato girato nello studio di Jago a Napoli – ora divenuto museo – durante le sessioni di lavoro dell’artista per la creazione della sua opera La Pietà.

Per ben due anni le telecamere hanno seguito da vicino Jago alle prese con il marmo, nella complessa impresa di plasmare la materia, trasformarla da superficie fredda e grezza in un’opera vitale e carica di espressione.

“Sin dai primi ciak mi ha colpito il rapporto quasi agonistico che Jago ha con il marmo. Il suo è un lavoro animale, fisico, non solo spirituale. Un lavoro in cui maestria tecnica e sudore sono sullo stesso piano. È come se quella chiesa nel cuore di Napoli, a un certo punto, fosse diventata un ring. E il marmo il suo avversario” ha raccontato il regista.

Jago superstar

“Oggi sono animato da un senso di gratitudine” ha detto Jago parlando del film,“perché è raro in vita avere la possibilità di vedersi e conoscersi attraverso gli occhi di qualcun altro“.

Lui, capace di dedicarsi alla forma d’arte più impegnativa, quale la scultura, da sempre si presta alle dinamiche del sistema dell’arte, abituato a stare sotto i riflettori e a sfidare i suoi detrattori.

Jago Into The White arriva dunque come ulteriore dimostrazione del talento di un’artista dalle capacità tecniche oggettive e – prendendo a prestito le parole di Pingitore – “Consapevole che tutto, nella nostra esistenza, passa dall’energia. Che vita e arte non devono viaggiare separati. E che l’arte non è solo testimonianza di ciò che siamo, ma è soprattutto un esercizio di immaginazione su ciò che possiamo diventare”.

Roberta Pisa


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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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