Il colore del melograno. Online il film culto di Sergej Paradžanov

Sequenze ipnotiche, caratterizzate da un profondo simbolismo, compongono uno dei film più affascinanti del Novecento. La Cineteca di Bologna propone, all'interno del programma "Il Cinema Ritrovato", la pellicola "Il colore del melograno", girata dal regista sovietico Sergej Paradžanov nel 1969

Il colore del melograno, pellicola girata dal regista sovietico Sergej Paradžanov nel 1969, racconta la vita del trovatore Sayat Nova attraverso allegorie e musiche del folklore armeno; immagini dense di significato costellano il film, un lungometraggio incentrato sulla visione, con dialoghi quasi assenti. L’altra grande protagonista è l’attrice Sofiko Čiaureli, che interpreta ben sei personaggi diversi, femminili e maschili.
Il regime sovietico censurò il film, che venne tuttavia accolto con grande clamore al di fuori dell’URSS. Secondo Martin Scorsese: “guardare ‘Il colore del melograno’ è come aprire una porta ed entrare in un’altra dimensione dove il tempo si è fermato e la bellezza si manifesta senza costrizioni. I tableaux cinematografici di Paradžanov sembrano intagliati nel legno o nella pietra”, mentre a detta di Michelangelo Antonioni, il film “è di una bellezza perfetta. E Parajanov, secondo me, è uno dei migliori registi al mondo“.
Restaurato da Cineteca di Bologna e The Film Foundation’s World Cinema Project, Il colore del melograno è inserito nella programmazione Il Cinema Ritrovato | Fuori Sala e visibile on demand fino al 21 aprile.

– Roberta Pisa

https://programmazione.cinetecadibologna.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

Scopri di più