Horst P. Horst: eleganza senza tempo

Victoria and Albert Museum, Londra – fino al 4 gennaio 2015. Una grande mostra racconta la poliedrica personalità di Horst P. Horst, fotografo di moda e non solo. Una carriera che intreccia arte, cinema, fashion e avanguardia.

La moda è un’espressione del proprio tempo, l’eleganza è un’altra cosa”. Così scriveva Horst P. Horst (Horst Paul Albert Bohrmann, Weissenfels, 1904 – Palm Beach, 1999) nel 1984. Si tratta di un concetto che aveva ben chiaro, quello della distinzione tra la fugacità della moda e l’atemporalità dell’eleganza. E guardando i suoi celebri scatti non si può non notare subito la loro incredibile modernità. Si fa fatica, per esempio, a credere che la foto Corset by Detolle for Mainbocher sia del 1939; più facile pensare che sia uno scatto degli Anni Ottanta, o addirittura dei nostri giorni.
Le 250 foto presenti in mostra, quasi tutte tirature vintage, testimoniano la relazione tra il fotografo e i protagonisti della moda e dell’arte dei suoi anni: Coco Chanel, Elsa Schiapparelli, Marlene Dietrich, Salvador Dalí. Molti dei capolavori in mostra sono appena entrati nella collezione del Victoria & Albert Museum grazie alla donazione del collezionista Gert Elfering. Oltre alle stampe originali sono esposte 94 copertine di Vogue, studi e appunti dell’archivio personale del fotografo.
Dopo gli anni di formazione con Walter Gropius, che lo introduce al design, il 1930 segna l’anno dell’arrivo di Horst a Parigi per una collaborazione nello studio di Le Corbusier. Rimarrà presto affascinato dall’opulenza dell’haute couture negli anni di passaggio dall’illustrazione alla fotografia di moda. Horst esplora dunque la fotografia e si lancia da subito nelle prime sperimentazioni dai tagli audaci e forti contrasti di luce, per cogliere a pieno la modernità degli abiti di Chanel, Lanvin, Molyneux e Vionnet.

Corset by Detolle for Mainbocher, 1939 -® Conde Nast, Horst Estate

Corset by Detolle for Mainbocher, 1939 -® Conde Nast, Horst Estate

Il fermento e lo spirito delle avanguardie che si respirano in città non possono non contaminare il suo lavoro: Horst si avvicina cosi a Salvador Dalì ed Elsa Schiapparelli, creando interessanti composizioni surrealiste. Lo scenario, dalla fine degli anni Trenta, si sposta, prima a Hollywood, dove Horst diventa uno dei fotografi più richiesti da star come Rita Hayworth, Bette Davis, Ginger Rogers e Marlene Dietrich, poi nei più intimi luoghi dei viaggi in Medio Oriente, Israele, Siria, Iran ma anche Marocco e Italia. Un’intera sezione della mostra è dedicata alla serie Patterns from Nature dove Horst, ispirandosi al lavoro di Blossfeldt, esplora il dettaglio del mondo vegetale attraverso una serie di collage. Il fermento che si respira oltreoceano, tuttavia, lo attira sempre di più: inizia così la felicissima collaborazione tra il fotografo e Condé Nast.
Dopo le numerose tirature vintage in bianco e nero la scena si colora e le sale del museo londinese si illuminano grazie alle campiture dai forti colori primari delle prime iconiche copertine per Vogue America. Tra il gennaio del 1939 e il settembre 1942 Horst firma per la rivista ben 34 copertine. Il lavoro per Vogue continua anche nelle pagine dedicate agli interni, quelle di Vogue Living. Horst, grande esteta e amante dell’interior design, sarà infatti il regista degli universi privati attraverso le foto dei meravigliosi salotti americani ed europei.  Parallelamente l’artista continua la sperimentazione fotografica degli Anni Cinquanta e Sessanta sulla nudità maschile e femminile; un esempio affascinante è la serie dei dettagli, con chiari riferimenti alla statuaria greca.

Barbara Martorelli

Londra // fino al 4 gennaio 2015
Horst. Photographer of Style
VICTORIA AND ALBERT MUSEUM
Cromwell Road
+44 (0)20 7942 2000
[email protected]
www.vam.ac.uk

 

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