La National Portrait Gallery di Londra riapre dopo un restauro durato tre anni

È la Pincipessa del Galles Kate Middleton a inaugurare il nuovo corso del museo britannico che - dopo tre anni di restauri - rinnova l’intero edificio e amplia la storica collezione con una serie di opere legate all’universo femminile

La National Portrait Gallery di Londra riapre le sue porte al pubblico, con un edificio profondamente trasformato dal progetto Inspiring People, firmato dallo studio Jamie Fobert Architects. Il progetto vede il coinvolgimento economico di diversi soggetti, il Blavatnik Family Foundation, il National Lottery Heritage Fund, la Garfield Weston Foundation, la Ross Foundation e di David e Molly Lowell Borthwick, per un totale di oltre 44 milioni di sterline. Un investimento importante capace di coprire le ingenti spese di ristrutturazione dell’edificio, la creazione di spazi pubblici e di un nuovo ingresso per i visitatori su Charing Cross Road, del piazzale Ross Place (in omaggio alla donazione proveniente dall’omonima fondazione) e di un nuovo centro di apprendimento. Ma ciò che rende unico questo progetto di ristrutturazione è la trasformazione degli spazi espositivi e la riapertura al pubblico della nuova ala Weston, nonché il riallestimento completo della collezione di ritratti (tra le più note e importanti al mondo). Per l’occasione, la prestigiosa raccolta si arricchirà di opere realizzate da donne – o che abbiano come soggetto le donne – così da acuire lo sguardo su tutte quelle figure femminili che spesso non godono dell’adeguata visibilità, insieme a oltre 250mila fotografie che vanno da metà Ottocento fino ai giorni nostri.

TRACY EMIN RIDISEGNA LA PORTA DELLA NATIONAL PORTRAIT GALLERY DI LONDRA

“Sentivo che le porte della National Portrait Gallery dovessero rappresentare ogni donna, di ogni età e di ogni cultura”, spiega l’artista Tracey Emin mentre parla di The Door, l’opera realizzata appositamente per il museo.  Le parole sono riportate in un lungo post sul profilo Instagram di Harry Weller, direttore creativo dello studio dell’artista inglese. Emin ha usato se stessa come modello “ma il risultato finale sono molte donne diverse, alcune che esistono nella mia mente e altre che forse esistono nella realtà, qui e ora, come nel passato (…). Sta allo spettatore discernere cosa provano e ciò che vedono o chi vedono del resto. Voglio che le persone stiano davanti alle porte e dicano: ‘assomiglia a mia madre, assomiglia alla mia migliore amica, a mia figlia’. Le persone potrebbero anche relazionarsi e vedere un elemento di dolore nelle immagini”.


LA PROGRAMMAZIONE DELLA NATIONAL PORTRAIT GALLERY DI LONDRA

La National Portrait Gallery di Londra non solo vanta nuovi spazi – espositivi e non – e una collezione più ricca, ma anche un notevole calendario di eventi. Si parte con Eyes of the Storm, la mostra di fotografie dell’ex musicista dei Beatles Paul McCartney: il progetto si concentra sui ritratti catturati dal cantante tra il dicembre del 1963 e il febbraio del 1964, quando il gruppo divenne un fenomeno globale. Scatti inediti restituiscono una prospettiva unica e personale su com’era essere il componente di una band, la stessa che iniziando a suonare nei garage ha poi scalato le vette del successo esibendosi davanti a milioni di persone. A questa si aggiungono poi First Look Festival, la mostra di Yevonde Life and Colour (supportata da Chanel Culture Fund) e il Taylor Wessing Photo Portrait Prize 2023.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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