Per la prima volta verrà restaurato Ponte Vecchio a Firenze. Interventi per 2 milioni di euro

Non aveva mai ricevuto interventi di restauro dal Trecento a oggi e adesso, uno dei simboli della città, si appresta a “rifarsi il look”. Sull’Arno verrà allestita una piattaforma galleggiante e mobile che permetterà ai restauratori di lavorare su tutta la superficie del ponte

Chissà cosa diranno i tanti (troppi?) turisti che ogni giorno attraversano la città nel vedere uno dei suoi monumenti più iconici essere protagonista di un importante restauro: uno spettacolo unico, dato che, da quando è stato realizzato poco prima della metà del Trecento, non aveva mai ricevuto interventi di questo tipo. Nei prossimi giorni partirà l’iter che porterà al primo restauro conservativo di Ponte Vecchio a Firenze“un’operazione inedita”, come è stata definita dal sindaco Dario Nardella“Nei secoli il Ponte ha subito varie trasformazioni e numerosi consolidamenti, ultimo quello dopo la drammatica alluvione del 1966, ma mai ci si era preoccupati dello stato della pietra e delle decorazioni. Adesso è arrivato il momento, grazie a un grande investimento da parte dell’amministrazione comunale, di un completo restyling che restituirà alla città e al mondo un bene iconico completamente restaurato e valorizzato”. L’intervento, dai lavori propedeutici fino al restauro, avrà un costo complessivo di due milioni di euro.

LE CONDIZIONI CONSERVATIVE DI PONTE VECCHIO A FIRENZE

Secoli di agenti atmosferici e di flusso e piene dell’Arno hanno chiaramente segnato l’aspetto del ponte, il cui restauro è coordinato dai servizi Belle Arti e Viabilità di Palazzo Vecchio. Per prima cosa verranno eseguiti rilievi e prelievi dei campioni dei materiali, tutte azioni che permetteranno di definire le azioni di restauro. Per effettuare queste analisi, nei prossimi giorni verrà allestita una piattaforma galleggiante con ponteggi, e verrà installato il sistema di monitoraggio del ponte che durerà un anno. La piattaforma galleggiante sarà operativa per tre settimane, e si sposterà da una campata all’altra del ponte per permettere ai restauratori di eseguire i rilievi. Con la piattaforma inoltre, i prossimi 24 e 25 ottobre, saranno realizzate riprese con un drone.

IL RESTAURO DEL PONTE VECCHIO DI FIRENZE

Le operazioni di restauro andranno a intervenire sull’aspetto del ponte, e quindi sulle sue alterazioni cromatiche e sulla presenza di alghe, licheni e vegetazione infestante; saranno quindi rimosse le macchie di umidità presenti sulla superficie del monumento, per poi procedere al consolidamento della pietra lesionata e alla ricostruzione delle parti mancanti delle sue componenti del ponte. Verrà prestata particolare attenzione alle parti decorate, della quale verrà recuperata la leggibilità, e sistemate le parti in legno degradate che sorreggono le botteghe. Gli ultimi lavori previsti saranno dedicati alla carreggiata stradale, con la stilatura dei giunti e la verniciatura protettiva della pavimentazione.

L’INTERVENTO DELLA FAMIGLIA ANTINORI NEL RESTAURO DEL PONTE VECCHIO DI FIRENZE

A restituire l’antico splendore ad uno dei monumenti simbolo della città di Firenze è anche la famiglia Antinori, fondatrice della storica azienda vinicola fiorentina Marchesi Antinori, sostenendo la parte relativa ai nuovi prospetti di Ponte Vecchio. “La storia della nostra famiglia è da sempre legata a doppio filo alla città di Firenze sin dal XIII secolo“, racconta Piero Antinori, Presidente Onorario di Marchesi Antinori. “Una città che ci ha dato tanto in questi secoli, motivo per cui ci fa particolarmente piacere poter essere parte di questo importante progetto di conservazione di Ponte Vecchio“.

Desirée Maida
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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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