La Kunsthaus di Zurigo raddoppia grazie a David Chipperfield

C’è grande attesa per l’inaugurazione di Extension – l’ampliamento della Kunsthaus di Zurigo a opera di David Chipperfield – prevista il 9 e 10 ottobre. Ad anticiparla c’è una mostra ideata dal coreografo William Forsythe per far “risuonare” i nuovo spazi.

Il pubblico non dovrà aspettare l’autunno per scoprire l’Extension, il nuovo edificio progettato da David Chipperfield che raddoppia gli spazi della Kunsthaus Zürig e lo trasformerà nel più grande museo d’arte della Svizzera (apertura prevista per il 9-10 ottobre).
Il nuovo spazio museale, ancora vuoto di dipinti, sculture, installazioni, è lo scenario, dal 23 aprile al 24 maggio, di The Sense of Things, una mostra ideata dal coreografo americano William Forsythe. Pensato appositamente per questa preview, con la curatela di Mirjam Varadinis, si propone come un intervento acustico disseminato negli ampi spazi della nuova costruzione. “Riunirsi per fare l’esperienza sonora di un edificio è certamente qualcosa di atipico, ma è anche un modo dolce e originale di presentare il museo come un luogo destinato a svolgere un ruolo importante nella società civile”, ha spiegato Varadinis.
L’uso di campane di varie dimensioni, con toni e timbri diversi, provenienti da campanili di chiese sconsacrate, sviluppa una composizione contrappuntistica, a cui contribuiranno gli stessi visitatori con i loro spostamenti. La collaborazione fra Kunsthaus Zürich e Forsythe intende suggerire al pubblico che, dopo lo sconvolgimento sociale causato dalla pandemia, un senso di comunità può nuovamente essere ricostruito, anche attraverso sonorità inconsuete in un museo chiamato ad avere un significativo impatto sociale nell’immediato futuro.

William Forsythe. The Sense of Things. Exhibition view at Kunsthaus Zürich, Zurigo 2021 © William Forsythe. Photo © Franca Candrian

William Forsythe. The Sense of Things. Exhibition view at Kunsthaus Zürich, Zurigo 2021 © William Forsythe. Photo © Franca Candrian

STORIA DELLA KUNSTHAUS EXTENSION

La “Kunsthaus Extension” è stata formalmente consegnata ai committenti l’11 dicembre scorso dopo dodici anni trascorsi dal lancio del progetto e un costo complessivo di 206 milioni di franchi svizzeri (circa metà sostenuto da privati, il resto dalla città e dal cantone di Zurigo). Nelle previsioni il museo accoglierà fra i 380mila e i 400mila visitatori all’anno. L’estensione di Chipperfield è collegata con una galleria sotterranea di settanta metri alla sede storica della Kunsthaus, costruito nell’Heimplatz nel 1910. Da allora il museo si è ampliato diverse volte, a partire dal progetto di Karl Moser del 1925, poi nel 1958 con una grande galleria espositiva, auditorium e ristorante su progetto dei fratelli Pfister. Infine, nel 1976, un altro ingrandimento firmato Erwin Müller. L’ estensione permetterà di esporre il 20% delle collezioni, circa il doppio di quanto possibile attualmente. La suddivisione degli spazi è focalizzata su quattro macro aree: l’esposizione delle collezioni dagli Anni Sessanta in avanti, la Collezione Emil Bührle, lo spazio per le esposizioni temporanee e la hall centrale aperta a tutti, pensata come un nuovo spazio pubblico per la fruizione dell’arte.
In particolare le 150 opere della collezione Bührle saranno trasferite dalla villa privata sulla Zollikerstrasse e offriranno al pubblico alcuni dei migliori esempi della pittura francese del XIX secolo, inclusi capolavori di Monet, Cézanne, van Gogh. Insieme alle collezioni già di proprietà del museo costituiranno un insieme di pittura impressionista e post impressionista fra i più importanti in Europa, dopo Parigi.

Kunsthaus Zürich, ampliamento di David Chipperfield, shop. Photo © Juliet Haller, Ufficio di urbanistica, Zurigo

Kunsthaus Zürich, ampliamento di David Chipperfield, shop. Photo © Juliet Haller, Ufficio di urbanistica, Zurigo

ZURIGO: PIÙ SPAZIO ALL’ARTE

Come risultato di questa riorganizzazione, gli spazi “storici” del museo avranno più sale da dedicare alla pittura antica e alla valorizzazione degli artisti svizzeri, in particolare Ferdinand Hodler e Alberto Giacometti. Negli spazi liberati scultura, pittura, grafica dialogheranno fra di loro per offrire un approccio il più possibile completo all’opera degli artisti.
I materiali usati per gli interni della Extension sono il cemento a vista, il legno di quercia leggermente colorato e il marmo bianco per i pavimenti. Ottone per decorazioni delle pareti, porte, corrimano, ascensori, segnaletica. La facciata, elegantemente segnata da pilastri, è modellata da pietra calcarea del Giura.
Di libero accesso sarà anche il giardino dell’arte situato a nord dell’edificio di Chipperfield. Insieme al Teatro di Zurigo, altra presenza di forte valore simbolico, il nuovo assetto urbanistico sottolinea la funzione di hub culturale della Heimplatz, che è anche porta di ingresso al quartiere universitario.

Kunsthaus Zürich, ampliamento di David Chipperfield, sala centrale. Photo © Juliet Haller, Ufficio di urbanistica, Zurigo

Kunsthaus Zürich, ampliamento di David Chipperfield, sala centrale. Photo © Juliet Haller, Ufficio di urbanistica, Zurigo

L’INSTALLAZIONE DI PIPILOTTI RIST

Un ruolo importante nel progetto di rinnovamento di questa parte di città lo svolge Tactile Lights, l’installazione luminosa di Pipilotti Rist su Heimplatz. Fulcro dell’opera è un’asta disegnata dall’artista che nelle sere dei mesi più bui dell’anno, da ottobre a marzo, proietta macchie di colore sulle facciate degli edifici circostanti e sul terreno. L’installazione va a completare quella già creata dall’artista nel 2016 per le vetrate del tetto e i rilievi della facciata nord dell’edificio storico progettato da Moser. Il tutto è avvenuto in coordinamento con il piano di illuminazione degli edifici previsto dal “Plan Lumière” della città.

‒ Dario Bragaglia

www.kunsthaus.ch

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Dario Bragaglia

Dario Bragaglia

Dario Bragaglia si è laureato con Gianni Rondolino in Storia e critica del cinema con una tesi sul rapporto fra Dashiell Hammett e Raymond Chandler e gli studios hollywoodiani. Dal 2000 al 2020 è stato Responsabile delle acquisizioni documentarie e…

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