Gli artisti e la ceramica. Intervista a Enzo Cucchi

Nuovo capitolo della rubrica dedicata al legame tra gli artisti e la ceramica. Stavolta a prendere la parola è Enzo Cucchi.

Considerata da Enzo Cucchi (Morro d’Alba, 1949) un materiale “necessario”, la ceramica è un elemento chiave della sua pratica artistica. Ne abbiamo parlato con lui.

In una recente intervista ha dichiarato: “Tutto ciò che viene definito antico’ e che giunge fino a noi è contemporaneo”. Nel foglio di sala della sua mostra ATTENZIONE alla PUTTANA SANTA si legge: “Può esistere la bellezza senza che ci si vada a inerpicare in discorsi paradossali sul fascino millenario di una nobiltà decaduta e forse mai davvero esistita?”. Posso chiederle come bellezza, monumento e bozzetto interagiscono nelle ceramiche realizzate per questa mostra?
La mia dichiarazione sull’antico è una semplice constatazione logica e lineare: se un’opera, un oggetto, delle idee che provengono dal passato giungono fino a noi, essi sono di fatto contemporanei, sono qui, la loro presenza dialoga con la quotidianità odierna. È quindi una presenza contemporanea. Niente a che vedere con i discorsi paradossali citati nel foglio di sala di questa mostra, tali discorsi sono quelli che spesso si accostano alle opere iper concettuali, dove tanta (troppa) teoria copre spesso una mancanza di formalizzazione. Molti artisti oggi si preoccupano più di spiegare che di formalizzare, non sanno dare peso, corpo e dimensioni a un’opera o, ancora peggio, pensano che ciò non sia importante.
Le mie ceramiche hanno a che fare con la bellezza dei monumenti (le fontane di Roma), la loro dimensione può ricordare un bozzetto, ma non è così.   Il bozzetto ha a che fare con una fase preparatoria. Per assurdo i bozzetti di queste ceramiche potrebbero essere identificati con le fontane che si scorgono passeggiando per Roma, che è una città sacra, perché sa mettere tutto in armonia, anche il caos più profondo.

Ne La forma della terra, Simone Ciglia mette in luce come per lei scegliere la ceramica (al posto della pittura o del disegno) sia una questione di necessità. Allo stesso tempo lei ha dichiarato che il tempo cambia, ma il suo lavoro resta uguale. Le chiedo allora: la necessità che l’ha spinta a scegliere la ceramica negli Anni Settanta rimane la stessa anche oggi?
Certo. Un artista, come qualsiasi essere umano, ha sempre le stesse necessità basilari, fisiche e mentali. Si lavora sempre alla stessa opera, pur formalizzando corpi, forme e pesi diversi. Anche se mi sento lontano dalle pratiche orientali, la loro concezione che tutto proviene dall’interno (a differenza di noi occidentali che siamo aggettati verso l’esterno, da sempre colonizzatori esploriamo e ci espandiamo) è vicina a ciò che dico: l’artista lavora sempre con gli stessi “materiali mentali”, si ritrova sempre in studio, solo con se stesso, la sua ricerca si ripete, sempre uguale, sui corpi delle opere che produce.

Enzo Cucchi. ATTENZIONE alla PUTTANA SANTA. Installation view at ZERO..., Milano 2020, Photo credit Lorenzo Palmieri. Courtesy the artist & ZERO...

Enzo Cucchi. ATTENZIONE alla PUTTANA SANTA. Installation view at ZERO…, Milano 2020, Photo credit Lorenzo Palmieri. Courtesy the artist & ZERO…

CERAMICA E ARTIGIANI SECONDO ENZO CUCCHI

Lei ha lavorato con diversi centri e molti artigiani: il suo approccio cambia a seconda della bottega in cui entra o resta anch’esso immutato?
In studio, dove disegno e dipingo, non ho assistenti di sorta. Quando devo realizzare opere in altri materiali (bronzi, ceramiche) vado nelle botteghe, dove artigiani, da sempre a contatto con la materia specifica, molto più esperti di me a riguardo, sanno trovare soluzioni tecniche ai miei problemi. Io mi approccio sempre allo stesso modo nei riguardi delle mie opere e della loro realizzazione. Poi vi è l’approccio umano con l’artigiano, che ovviamente è diverso di volta in volta.
Ettore Sottsass mi dava dei consigli eccezionali a riguardo: “Se vai a Prato, in quella bottega lì, chiedi tutto ma non il verde”. Conosceva a menadito tutte le manifatture d’Italia (e non solo), e di ogni bottega poteva indicarti i punti forti e i punti deboli.   Affidarsi alla sapienza di un artigiano è fondamentale.

Enzo Cucchi. ATTENZIONE alla PUTTANA SANTA. Installation view at ZERO..., Milano 2020, Photo credit Lorenzo Palmieri. Courtesy the artist & ZERO...

Enzo Cucchi. ATTENZIONE alla PUTTANA SANTA. Installation view at ZERO…, Milano 2020, Photo credit Lorenzo Palmieri. Courtesy the artist & ZERO…

IL RITORNO DELLA CERAMICA

Nella sua esperienza con la ceramica ha lavorato molto con la terracotta, ma anche con smalti e lustri. Come interviene il colore nella sua costruzione plastica? O forse non è plastica, ma sempre pittura?
Smalti e lustri non sono colori, sono per l’appunto, smalti e lustri. Queste ceramiche sono state pensate dopo aver visto all’opera un grande maestro faentino della ceramica, il signor Goffredo Gaeta, praticamente un alchimista. I lustri che dà (il lustro è il risultato dell’ossidazione di polveri metalliche gettate sulla ceramica in fase di cottura) sono qualcosa di molto particolare, il processo è stato sviluppato in anni di lavoro e bottega, è un lavoro intimo, notturno, misterioso, con dei tempi interni molto personali. Notando le sue capacità, ho pensato di dare alla luce queste ceramiche. Lustri e smalti sono materia, quindi fanno parte della sfera plastica. Anche la vernice che si usa in pittura è materia… La sfera plastica idealmente include quasi tutto.

Negli ultimi anni molti artisti hanno scelto la ceramica, come giudica questo “ritorno”? Quando lei ha iniziato a lavorare si parlava molto di “ritorni”: sente quindi una vicinanza con alcuni di loro? O forse non esistono ritorni e quindi neanche vicinanze?
Il ritorno è solo una dicitura, un’etichetta che qualche addetto all’arte affibbia a qualcosa.
Per quanto riguarda le vicinanze, preferisco le maestranze.
Porto rispetto, e quindi sono vicino, a qualsiasi essere umano si definisca artista, ci vuole coraggio ad autonominarsi artisti, soprattutto quando non lo si è e ci si definisce tali, doppio rispetto per chi decide una strada tanto impervia.
L’inquinamento che produce un finto artista all’interno del mondo dell’arte è passeggero, la lieve brezza che ci piace chiamare tempo spazza via senza sforzo gli animi senza radici.

Irene Biolchini

LE PUNTATE PRECEDENTI

Gli artisti e la ceramica #1 ‒ Salvatore Arancio
Gli artisti e la ceramica #2 ‒ Alessandro Pessoli
Gli artisti e la ceramica #3 ‒ Francesco Simeti
Gli artisti e la ceramica #4 ‒ Ornaghi e Prestinari
Gli artisti e la ceramica #5 ‒ Marcella Vanzo
Gli artisti e la ceramica #6 – Lorenza Boisi
Gli artisti e la ceramica #7 – Gianluca Brando
Gli artisti e la ceramica #8 – Alessandro Roma
Gli artisti e la ceramica #9 – Vincenzo Cabiati
Gli artisti e la ceramica #10 – Claudia Losi
Gli artisti e la ceramica #11 – Loredana Longo
Gli artisti e la ceramica #12 – Emiliano Maggi
Gli artisti e la ceramica #13 – Benedetto Pietromarchi
Gli artisti e la ceramica #14 – Francesca Ferreri
Gli artisti e la ceramica #15 – Concetta Modica
Gli artisti e la ceramica #16 – Paolo Gonzato
Gli artisti e la ceramica #17 – Nero/Alessandro Neretti
Gli artisti e la ceramica #18 – Bertozzi & Casoni
Gli artisti e la ceramica #19 – Alberto Gianfreda
Gli artisti e la ceramica # 20 – Sissi
Gli artisti e la ceramica #21 – Chiara Camoni
Gli artisti e la ceramica #22 – Andrea Anastasio
Gli artisti e la ceramica #23 – Michele Ciacciofera
Gli artisti e la ceramica #24 – Matteo Nasini
Gli artisti e la ceramica #25 – Luisa Gardini
Gli artisti e la ceramica #26 – Silvia Celeste Calcagno
Gli artisti e la ceramica #27 – Michelangelo Consani
Gli artisti e la ceramica #28 – Andrea Salvatori
Gli artisti e la ceramica #29 – Serena Fineschi
Gli artisti e la ceramica #30 – Antonio Violetta
Gli artisti e la ceramica #31 – Ugo La Pietra
Gli artisti e la ceramica #32 – Tommaso Corvi-Mora
Gli artisti e la ceramica #33 – Paolo Polloniato
Gli artisti e la ceramica #34 – Amedeo Martegani
Gli artisti e la ceramica #35 – Emanuele Becheri
Gli artisti e la ceramica #36 – Gianni Asdrubali
Gli artisti e la ceramica #37 – Arcangelo
Gli artisti e la ceramica #38 – Francesco Carone
Gli artisti e la ceramica #39 – Federico Branchetti
Gli artisti e la ceramica #40 – Aurora Avvantaggiato
Gli artisti e la ceramica #41 – Marco Ceroni

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Irene Biolchini

Irene Biolchini

Irene Biolchini (1984) insegna Arte Contemporanea al Department of Digital Arts, University of Malta, ed è Guest Curator per il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, per il quale dal 2012 cura mostre site specific. È curatrice della collezione d’arte…

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