Valorizzare i dintorni di Pompei: il nuovo Piano strategico vale 900 milioni di euro

Un finanziamento gigantesco che ha come scopo quello di migliorare le aree attorno al Parco Archeologico, con azioni di riqualificazione, valorizzazione e connessione che ne incrementeranno l’attrattività turistica grazie a mobilità, infrastrutture, servizi

Pompei è una storia di riscatto, una battaglia vinta che dimostra che quando nel paese si lavora come squadra, e ci si crede, si può veramente cambiare il destino dei territori”: sono le parole del ministro della Cultura Dario Franceschini, che ha presieduto il Comitato di gestione del Piano strategico per lo sviluppo socio economico delle aree comprese nel Piano di gestione del sito Unesco. Un progetto che prende il nome di Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata e ha come finalità quella di valorizzare l’area attorno al sito archeologico più conosciuto al mondo, incrementandone la mobilità, le infrastrutture, i servizi e, in definitiva, la capacità di attrattività turistica. “A Pompei è stato fatto moltissimo da un punto di vista legislativo, finanziario e gestionale e adesso questo sito è diventato un modello riconosciuto dall’Unesco e dall’Unione europea di funzionamento e di utilizzo delle risorse comunitarie”, ha proseguito Franceschini. “Pompei è un simbolo del cambiamento che può essere realizzato in tutto il Mezzogiorno. L’attuazione del Piano strategico sarà adesso la grande sfida per il rilancio e la riqualificazione ambientale e urbanistica di tutto il territorio, anche quello fuori dalle aree archeologiche”.

Il giardino della casa di Cerere CC Parco Archeologico di Pompei

Il giardino della casa di Cerere CC Parco Archeologico di Pompei

GLI OBIETTIVI DEL PIANO STRATEGICO PER POMPEI

La spesa complessiva, approvata all’unanimità dal comitato e dagli enti locali interessati, ammonta a ben 900 milioni di euro provenienti da fondi statali e regionali: di questi, 594 milioni di euro per interventi già finanziati e 337 milioni di euro ancora da finanziare. Le linee di azione sono diverse. A cominciare dalla parte di mobilità e infrastrutture per rendere Pompei sempre più collegata, con la realizzazione dell’hub ferroviario a Pompei (30,6 milioni di euro), la riconversione della linea ferroviaria Torre Annunziata – Castellammare di Stabia – Gragnano in tram leggero (33 milioni di euro) e un nuovo percorso della linea ferroviaria EAV Pompei Santuario (67 milioni di euro). Ma sono previste anche azioni di riqualificazione (49 milioni di euro per il complesso di Villa Favorita con molo borbonico a Ercolano e 275 per quella ambientale-paesaggistica della fascia costiera) e di valorizzazione (quella della ex Real Fabbrica d’Armi “Spolettificio dell’Esercito” di Torre Annunziata). Approvato anche il completamento degli schemi fognari dei comuni dell’area interessata dal Piano di gestione del sito Unesco e il completamento della riqualificazione del fiume Sarno, che passa dai 217 euro precedentemente stanziati ai 402 attuali.

Oplontis caldarium Villa A Eracle nel giardino delle Esperidi III Bosco Piazza Anfiteatro CC Parco Archeologico Pompei

Oplontis caldarium Villa A Eracle nel giardino delle Esperidi III Bosco Piazza Anfiteatro CC Parco Archeologico Pompei

NUOVE PROPOSTE PER POMPEI

Sempre nell’ambito del Comitato di gestione, sono state avanzate nuove proposte da parte degli enti locali, tra cui la realizzazione della Cabinovia del Vesuvio – Comune di Ercolano (con un costo di 53 milioni di euro) e il completamento del programma generale di valorizzazione del sito reali di Portici, che fu prima residenza estiva della famiglia reale borbonica e poi sede della Scuola di Agraria di Portici. Quest’ultima, avanzata dalla Città Metropolitana di Napoli, avrebbe un valore di 71 milioni di euro. “L’incontro consolida ulteriormente la cooperazione tra Amministrazione centrale ed Enti Locali per il rilancio socio economico e turistico dei territori circostanti”, ha dichiarato il Direttore Generale di Pompei Giovanni Di Blasio. “Un open master plan condiviso, le cui linee di indirizzo rappresentano un solido riferimento anche per le attività di programmazione e pianificazione dei singoli attori sul territorio. Tutto ciò in un’ottica di unitarietà e di coerenza con le esigenze di conservazione e valorizzazione del sito UNESCO”.

– Giulia Ronchi

http://pompeiisites.org/

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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