Mostre, didattica e tanta tecnologia. Ecco il programma 2021 della Fondazione Modena Arti Visive

Cinque mostre personali, focus sulle nuove tecnologie e un ampliamento delle iniziative didattiche e di connessione con il territorio. Ecco tutti i dettagli del programma 2021 della Fondazione Modena Arti Visive.

La Fondazione Modena Arti Visive, nata nel 2017, riunisce sotto un’unica direzione strategica le attività e il patrimonio di tre istituzioni: la Galleria Civica, Fondazione Fotografia e il Museo della Figurina. A questo, si aggiunge la didattica: la Scuola di alta formazione di Modena è infatti da diversi anni attiva con due corsi importanti: il Master sull’immagine contemporanea e il Corso per curatori dell’immagine contemporanea ICON. Questi due aspetti della programmazione – l’attività espositiva e quella didattica – saranno, secondo una nota stampa divulgata nei giorni scorsi, sempre più legati tra loro. Un circuito virtuoso, quindi, “all’interno del quale le proposte formative ed educative si intrecciano con i contenuti delle mostre, divenendo così parte integrante dei percorsi espositivi e degli eventi collaterali. Gli artisti chiamati a esporre, grandi protagonisti dell’arte italiana e internazionale, sono a loro volta coinvolti nelle attività progettate per gli studenti e il grande pubblico, in qualità di docenti o visiting professor”, si legge nell’annuncio.

www.fmav.org

ESPOSIZIONE E FORMAZIONE VANNO A BRACCETTO

Jon Rafman. The Mental Traveller. Exhibition view at Fondazione Modena Arti Visive, Modena 2018. Photo © Rolando Paolo Guerzoni, 2018

Jon Rafman. The Mental Traveller. Exhibition view at Fondazione Modena Arti Visive, Modena 2018. Photo © Rolando Paolo Guerzoni, 2018

Nel comunicato, che si intitola significativamente “L’arte come formazione”, la Fondazione emiliana ha infatti annunciato il programma del 2021, ribadendo inoltre l’intenzione di indagare sempre più a fondo il mondo delle arti digitali e delle nuove tecnologie in genere, una tendenza già dimostrata più volte in passato (basti pensare alle mostre di Jon Rafman, Ryoichi Kurokawa e Geumhyung Jeong, ma anche a quella di Quayola, in apertura il prossimo 18 settembre). “L’obiettivo principale è quello di sviluppare una ricerca nel campo delle arti visive sempre più tematizzata verso le Digital Arts e le New Technologies, in un momento in cui la rivoluzione tecnologica in atto e i complessi mutamenti sociali che stiamo vivendo richiedono una riflessione profonda sulle responsabilità della cultura”, spiega la direzione.

 

LE MOSTRE PERSONALI DI FONDAZIONE MODENA NEL 2021

Luca Pozzi, Third Eye Prophecy, 2019. Scultura digitale, applicazione di realtà aumentata, dal progetto The Dark Collection presso Pinacoteca di Brera, dimensioni variabili.

Luca Pozzi, Third Eye Prophecy, 2019. Scultura digitale, applicazione di realtà aumentata, dal progetto The Dark Collection presso Pinacoteca di Brera, dimensioni variabili.

Per quanto riguarda le mostre, sono cinque le proposte per il 2021, che comprendono perlopiù opere in computer grafica, videoinstallazioni multimediali e progetti interattivi. Ci saranno gli italiani Luca Pozzi (Milano, 1983) e Pamela Breda (Vittorio Veneto, 1982) e lo spagnolo Jordi Colomer (Barcellona, 1962), alla sua prima personale italiana. Ma non manca uno sguardo alla storia con la retrospettiva di Luca Maria Patella (Roma, 1934), tra gli sperimentatori più precoci della multimedialità nell’ambito delle arti visive. L’esposizione racconterà l’evoluzione della sua pratica dai primi lavori degli anni Sessanta fino agli anni Duemila. Concluderà il programma la mostra “headliner”, dedicata a un artista “di fama internazionale che opera nel vasto panorama delle arti visive digitali, della performance e della musica astratta contemporanea”, il cui nome non è stato ancora reso noto.

 

IL FUTURO DEL MUSEO DELLA FIGURINA

Candy Candy, 1985 Edizioni Blu, Parma Da una serie di 191 figurine Courtesy Comune di Modena, Collezione Museo della Figurina – Fondazione Modena Arti Visive

Candy Candy, 1985
Edizioni Blu, Parma
Da una serie di 191 figurine
Courtesy Comune di Modena, Collezione Museo della Figurina – Fondazione Modena Arti Visive

Un nuovo format espositivo, il MuFi Digital, vedrà protagonisti una serie di artisti, disegnatori, designer e curatori chiamati a interpretare la collezione dello storico Museo della Figurina. La chiave tematica, sarà ancora una volta, l’utilizzo delle tecnologie digitali, anticipando così il futuro riassetto multimediale del Museo presso AGO Modena Fabbriche Culturali. Gli spazi esterni del Complesso architettonico di Sant’Agostino, in via di ristrutturazione, saranno inoltre animati virtualmente da MuFi OFF Digital, una serie di interventi digitali sulla storia e il patrimonio del Museo della Figurina, individuati attraverso un bando. È importante inoltre segnalare che la collezione del Museo sarà aperta al pubblico per tutta l’estate 2021 e in concomitanza con il Campionato Europeo di calcio 2021 è prevista una mostra sulla storia del torneo calcistico internazionale attraverso oltre 40 album di figurine da tutta Europa, provenienti dalla collezione del Museo della Figurina e dalla prestigiosa raccolta personale di Gianni Bellini.

IL LEGAME DI FONDAZIONE MODENA CON IL TERRITORIO

Workshop con Mario Cresci nell’ambito del Master di alta formazione sull’immagine contemporanea.

Workshop con Mario Cresci nell’ambito del Master di alta formazione sull’immagine contemporanea.

Per mantenere saldo il legame con il territorio, la Fondazione ha messo a punto un nuovo format annuale “a km zero”, il Progetto Modena, che nel 2021 consisterà in un progetto espositivo proposto da un curatore attivo in città, che sceglierà e commissionerà opere provenienti da artisti locali in collaborazione con le realtà attive in zona. Alla mostra si affianca FMAV line “un progetto territoriale su base digitale ideato per connettere le realtà modenesi che si occupano di cultura, dal teatro alla musica, dalla danza alle arti visive”.

EDUCAZIONE E FORMAZIONE: LE NOVITÀ

Laboratorio didattico, FMAV Palazzina dei Giardini, 2019.

Laboratorio didattico, FMAV Palazzina dei Giardini, 2019.

Per quanto riguarda la formazione, Fondazione Modena Arti Visive conferma il Master sull’immagine contemporanea e il Corso per curatori dell’immagine contemporanea ICON, a cui affianca i corsi brevi Elements. Verrà però ampliata e valorizzata la collaborazione con partner internazionali, nazionali e locali e si punta anche sull’incremento dell’offerta didattica che si rivolge alle scuole, con attività in sede ma anche a distanza per famiglie, studenti e insegnanti. Nel 2021, infine, si festeggerà la decima edizione del Premio Davide Vignali, rivolto a tutti i giovani talenti della regione e promosso da Fondazione Modena Arti Visive, dalla Famiglia Vignali e dall’Istituto d’Arte A. Venturi.

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Redazione

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